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-<sect1 id="tool-jmoons">
-<title
->Posizione satelliti di Giove</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Posizione satelliti di Giove</secondary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Posizione dei satelliti di Giove </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="jmoons.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Posizione satelliti di Giove</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Questo strumento mostra la posizione dei quattro satelliti maggiori di Giove (Io, Europa, Ganimede e Callisto) rispetto al pianeta, in funzione del tempo. Il tempo è sull'asse delle ordinate, le unità sono giorni e <quote
->tempo=0.0</quote
-> corrisponde all'istante attuale della simulazione. L'asse orizzontale indica la separazione angolare dalla posizione di Giove, in minuti d'arco. La separazione è misurata lungo la direzione dell'equatore di Giove. La posizione di ogni satellite in funzione del tempo traccia una curva sinusoidale nel grafico, conseguenza del suo moto orbitale. Ogni curva ha un colore diverso per distinguerla dalle altre. I nomi in cima alla finestra indicano il colore utilizzato per ciascun satellite (&ie; rosso per Io, giallo per Europa, verde per Callisto e blu per Ganimede). </para
-><para
->Il grafico si può modificare con la tastiera. L'asse del tempo si può espandere o comprimere con i tasti <keycap
->+</keycap
-> e <keycap
->-</keycap
->. È possibile modificare l'istante corrispondente al centro dell'asse con i tasti <keycap
->[</keycap
-> e <keycap
->]</keycap
->. </para>
-</sect1>
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-<sect1 id="ai-blackbody">
-
-<sect1info>
-
-<author
-><firstname
->Jasem</firstname
-> <surname
->Mutlaq</surname
-> <affiliation
-><address>
-</address
-></affiliation>
-</author>
-</sect1info>
-
-<title
->Radiazione di corpo nero</title>
-<indexterm
-><primary
->Radiazione di corpo nero</primary>
-<seealso
->Colori e temperature delle stelle</seealso>
-</indexterm>
-
-<para
->Con <firstterm
->corpo nero</firstterm
-> si fa riferimento a un oggetto che emette <firstterm
->radiazione termica</firstterm
->. Un corpo nero perfetto assorbe tutta la luce incidente senza rifletterla. Alla temperatura ambiente un oggetto di questo tipo apparirebbe perfettamente nero (da cui il termine <emphasis
->corpo nero</emphasis
->) Tuttavia, se portato ad alte temperature, un corpo nero inizierà ad emettere <firstterm
->radiazione termica</firstterm
->. </para>
-
-<para
->Tutti gli oggetti emettono radiazione termica (fintantoché la loro temperatura è al di sopra dello zero assoluto, o -273,15 gradi Celsius), ma nessun oggetto è davvero un emettitore perfetto; piuttosto, emetterà/assorbirà certe lunghezze d'onda della luce meglio di altre. Queste efficienze variabili rendono difficile studiare l'interazione di luce, calore e materia usando oggetti comuni. </para>
-
-<para
->Fortunatamente, è possibile realizzare un corpo nero quasi perfetto. Costruisci una scatola di materiale termoconduttivo, come il metallo. La scatola dovrebbe essere completamente chiusa da tutti i lati, in modo che l'interno non riceva luce dall'ambiente circostante. Quindi pratica un piccolo buco in un punto della scatola. La luce uscente da questo buco sarà quasi identica a quella di un corpo nero ideale, dato che la temperatura dell'aria nella scatola è costante. </para>
-
-<para
->All'inizio del ventesimo secolo, gli scienziati Lord Rayleigh e Max Planck (tra gli altri) studiarono la radiazione di corpo nero con uno strumento simile. Dopo molto lavoro, Planck fu in grado di descrivere empiricamente l'intensità della luce emessa da un corpo nero in funzione della lunghezza d'onda. Riuscì inoltre a descrivere come questo spettro varia al variare della temperatura. Il lavoro di Planck sulla radiazione di corpo nero è uno dei campi della fisica che portarono alla fondazione della meravigliosa scienza della Meccanica Quantistica, ma ciò va sfortunatamente oltre lo scopo di questo articolo. </para>
-
-<para
->Ciò che Planck e gli altri scoprirono è che, al crescere della temperatura di un corpo nero, la luce complessiva emessa per secondo aumenta, e la lunghezza d'onda del picco dello spettro si sposta verso colori più blu (vedi Figura 1). </para>
-
-<para>
-<mediaobject>
-<imageobject>
-<imagedata fileref="blackbody.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-<caption
-><para
-><phrase
->Figura 1</phrase
-></para
-></caption>
-</mediaobject>
-</para>
-
-<para
->Per esempio, una barra di ferro diventa di colore rosso/arancione se scaldata ad alta temperatura, e il suo colore cambia progressivamente verso il blu e il bianco con l'aumentare della temperatura. </para>
-
-<para
->Nel 1893, il fisico tedesco Wilhelm Wein quantificò la relazione tra temperatura del corpo nero e lunghezza d'onda del picco spettrale con la seguente equazione: </para>
-
-<para>
-<mediaobject>
-<imageobject>
-<imagedata fileref="lambda_max.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-</mediaobject>
-</para>
-
-<para
->dove T è la temperatura in Kelvin. La legge di Wien (nota anche come legge dello spostamento di Wien) afferma che la lunghezza d'onda della massima emissione di un corpo nero è inversamente proporzionale alla sua temperatura. Ciò ha senso: la luce di minor lunghezza d'onda (e maggior frequenza) corrisponde a fotoni di energia più alta, come ci si aspetta da un oggetto a temperatura maggiore. </para>
-
-<para
->Per esempio, il Sole ha una temperatura medio di 5800 K, con una lunghezza d'onda di massima emissione pari a: <mediaobject
-> <imageobject>
-<imagedata fileref="lambda_ex.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-</mediaobject>
-</para>
-
-<para
->Questa lunghezza d'onda cade nella regione verde dello spettro visibile, ma la radiazione continua del Sole emette fotoni a lunghezze d'onda maggiori e minori di lambda(max), e l'occhio umano percepisce come giallo/bianco il suo colore. </para>
-
-<para
->Nel 1879, il fisico austriaco Stephan Josef Stefan dimostrò che la luminosità L di un corpo nero è proporzionale alla quarta potenza della sua temperatura T. </para>
-
-<para>
-<mediaobject>
-<imageobject>
-<imagedata fileref="luminosity.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-</mediaobject>
-</para>
-
-<para
->dove A è l'area superficiale, alfa è una costante di proporzionalità e T è la temperatura in Kelvin. Sarebbe a dire che se raddoppiamo la temperatura (per esempio da 1000 a 2000 K) l'energia totale irradiata da un corpo nero cresce di un fattore 2<superscript
->4</superscript
-> o 16. </para>
-
-<para
->Cinque anni dopo, il fisico austriaco Ludwig Boltzmann derivò la medesima equazione, che è ora nota come legge di Stefan-Boltzmann. Considerando una stella sferica di raggio R, la sua luminosità sarà pari a </para>
-
-<para>
-<mediaobject>
-<imageobject>
-<imagedata fileref="luminosity_ex.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-</mediaobject>
-</para>
-
-<para
->dove R è il raggio stellare in cm, e alfa è la costante di Stefan-Boltzmann, che ha il valore: <mediaobject
-> <imageobject>
-<imagedata fileref="alpha.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-</mediaobject>
-</para>
-
-</sect1>
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-<sect1 id="ai-utime">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Tempo universale</title>
-<indexterm
-><primary
->Tempo universale</primary>
-<seealso
->Fusi orari</seealso>
-</indexterm>
-<para
->Il tempo segnato dagli orologi è essenzialmente una misura della posizione corrente del Sole in cielo, che è diversa per luoghi a diverse longitudini, essendo la Terra rotonda (vedi <link linkend="ai-timezones"
->Fusi orari</link
->). </para
-><para
->Tuttavia, talvolta è necessario definire un tempo globale, che sia lo stesso per ogni luogo sulla Terra. Un modo per farlo è prendere una località terrestre e adottarne il tempo locale come <firstterm
->tempo universale</firstterm
->, abbreviato in <abbrev
->TU</abbrev
-> (il nome è alquanto inappropriato, dato che il tempo universale ha poco a che fare con l'Universo. Sarebbe forse meglio pensarlo come un <emphasis
->tempo globale</emphasis
->). </para
-><para
->La località geografica scelta per rappresentare il tempo universale è Greenwich, in Inghilterra. La scelta è arbitraria e ha ragioni storiche. Il tempo universale divenne un concetto importante quando le navi europee cominciarono a solcare vasti mari aperti, lontano da ogni punto di riferimento noto. Un navigatore poteva risalire alla longitudine della nave confrontando il tempo locale (misurato dalla posizione del Sole) con l'ora al porto di partenza (misurata da un orologio preciso a bordo della nave). Greenwich era la sede dell'Osservatorio Reale, che aveva il compito di misurare il tempo con grande accuratezza, così che le navi in porto potessero ricalibrare i propri orologi prima di salpare. </para>
-<tip>
-<para
->Esercizio:</para>
-<para
->Imposta la località geografica a <quote
->Greenwich, Inghilterra</quote
-> usando la finestra <guilabel
->Imposta località</guilabel
-> (<keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->G</keycap
-></keycombo
->). Nota che il tempo locale (<abbrev
->TL</abbrev
->) e il tempo universale (<abbrev
->TU</abbrev
->) coincidono. </para
-><para
->Suggerimento bibliografico: la storia della costruzione del primo orologio sufficientemente preciso e stabile da essere utilizzabile sulle navi per tenere il tempo universale è un'avventura affascinante, ed è raccontata con perizia nel libro <quote
->Longitudine</quote
-> di Dava Sobel. </para>
-</tip>
-</sect1>
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-<sect1 id="ai-equinox">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Gli equinozi</title>
-<indexterm
-><primary
->Equinozi</primary>
-<seealso
->Equatore celeste</seealso
-> <seealso
->Eclittica</seealso
-> </indexterm>
-<para
->La maggior parte delle persone conosce l'equinozio vernale e quello autunnale come date del calendario, che segnano rispettivamente l'inizio della primavera e dell'autunno nell'emisfero nord. Sapevi che gli equinozi sono anche posizioni nel cielo? </para
-><para
->L'<link linkend="ai-cequator"
->equatore celeste</link
-> e l'<link linkend="ai-ecliptic"
->eclittica</link
-> sono due <link linkend="ai-greatcircle"
->cerchi massimi</link
-> sulla <link linkend="ai-csphere"
->sfera celeste</link
->, posti ad un angolo di 23,5 gradi l'uno rispetto all'altro. I due punti ove si intersecano sono detti <firstterm
->equinozi</firstterm
->. L'<firstterm
->equinozio vernale</firstterm
-> ha coordinate AR = 0 ore e Dec = 0 gradi, mentre l'<firstterm
->equinozio autunnale</firstterm
-> ha coordinate AR = 12 ore e Dec = 0 gradi. </para
-><para
->Gli equinozi sono importanti per l'alternarsi delle stagioni. Poiché giacciono sull'<link linkend="ai-ecliptic"
->eclittica</link
->, il Sole passa per ciascun equinozio ogni anno. Quando il Sole passa per l'equinozio vernale (di solito il 21 marzo) attraversa l'<link linkend="ai-cequator"
->equatore celeste</link
-> da sud a nord, comportando la fine dell'inverno nell'emisfero nord. Allo stesso modo, quando il Sole passa per l'equinozio autunnale (di solito il 21 settembre) attraversa l'equatore celeste da nord a sud, comportando la fine dell'inverno nell'emisfero sud. </para>
-</sect1>
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-<sect1 id="ai-stars">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Stelle: una <acronym
->FAQ</acronym
-> introduttiva</title>
-<indexterm
-><primary
->Stelle</primary
-></indexterm>
-
-<qandaset id="stars-faq">
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Che cosa sono le stelle?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Le <firstterm
->stelle</firstterm
-> sono enormi sfere autogravitanti composte (perlopiù) da gas idrogeno. Le stelle sono anche motori termonucelari; la fusione nucleare ha luogo in profondità nei nuclei delle stelle, dove la densità è estrema e la temperatura raggiunge le decine di milioni di gradi. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Il Sole è una stella?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Sì, il Sole è una stella. È l'elemento dominante del nostro sistema solare. Se confrontato con altre stelle, il nostro Sole non è nulla di speciale; ci appare tanto più grande e più luminoso perché è milioni di volte più vicino di ogni altra stella. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Perché le stelle brillano?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Risposta breve: le stelle brillano perché sono molto calde. È davvero tutto quello che succede. Qualunque oggetto scaldato a migliaia di gradi emette luce, proprio come fanno le stelle. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->La domanda successiva è ovvia: perché le stelle sono così calde?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Questa è una domanda più difficile. La risposta tipica è che le stelle ricevono il proprio calore dalle reazioni di fusione termonucleare nel loro nucleo. Tuttavia questa non può essere la causa originaria del calore delle stelle, poiché una stella deve essere calda in primo luogo per dare inizio alla fusione nucleare. La fusione può soltanto mantenere alta la temperatura, ma non può rendere calda una stella. Una risposta più corretta è che le stelle sono calde perché hanno subìto un collasso. Le stelle si formano da nebulose gassose diffuse; mentre il gas della nebulosa si condensa per formare una stella, l'energia potenziale gravitazionale del materiale è liberata dapprima come energia cinetica, e infine come calore all'aumento della densità. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Le stelle sono tutte uguali?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Le stelle hanno molte cose in comune: sono tutte sfere collassate di gas caldo e denso (perlopiù idrogeno), e reazioni di fusione nucleare hanno luogo nel centro o vicino al centro di ogni stella nel cielo. </para
-><para
->Tuttavia le stelle mostrano anche grandi differenze in certe proprietà. Le stelle più brillanti sono quasi cento milioni di volte più luminose di quelle più deboli. La temperatura superficiale delle stelle va da alcune migliaia a quasi 50.000 gradi. Queste differenze sono in gran parte dovute a una diversa massa: le stelle di grande massa sono più calde e più luminose di quelle di massa minore. La temperatura e la luminosità dipendono anche dallo <emphasis
->stato evolutivo</emphasis
-> della stella. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Che cos'è la sequenza principale?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
-><indexterm
-><primary
->Sequenza principale</primary
-></indexterm
-> La sequenza principale è lo stato evolutivo di una stella che sta fondendo idrogeno nel proprio nucleo. Questa è la prima (e più lunga) fase della vita di una stella (senza includere le fasi di protostella). Ciò che accade a una stella dopo aver esaurito l'idrogeno nel nucleo sarà oggetto dell'articolo sull'evoluzione stellare (di prossima uscita). </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Quanto vivono le stelle?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->La vita di una stella dipende molto dalla sua massa. Le stelle di massa maggiore sono più calde e molto più luminose, con la conseguenza di consumare il proprio combustibile nucleare molto più velocemente. Le stelle più grandi (di massa pari a circa cento volte quella del Sole) esauriscono il combustibile nel giro di qualche milione di anni soltanto, mentre le stelle più piccole (circa il dieci per cento della massa del Sole), con i loro consumi assai più frugali, brilleranno (seppur debolmente) per <emphasis
->migliaia di miliardi</emphasis
-> di anni. Nota che si tratta di un tempo assai più lungo dell'età attuale dell'Universo. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-</qandaset>
-</sect1>
-
-
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@@ -1,422 +0,0 @@
-<chapter id="using-kstars">
-<title
->Panoramica di &kstars;</title>
-
-<para
->Questo capitolo introduce molte delle caratteristiche di &kstars; sotto forma di percorso guidato. </para>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Ecco un'immagine della finestra principale di &kstars;: </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="screen1.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Finestra principale</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->L'immagine qui sopra mostra l'aspetto tipico di una finestra di &kstars;. Puoi vedere la mappa del cielo centrata su Betelgeuse, la stella più luminosa della costellazione di Orione. Orione è appena sorto dall'orizzonte orientale. Le stelle sono mostrate con <link linkend="ai-colorandtemp"
->colori realistici</link
-> e le luminosità relative. In tre angoli del display si trovano delle caselle con la data e l'ora corrente (<quote
->TL: 20:16:09 23 novembre 2010</quote
->), la località geografica (<quote
->Fremont, California, USA</quote
->) e l'oggetto attualmente centrato (<quote
->Centrato su: Betelgeuse (alfa Orionis)</quote
->). Sopra la mappa celeste ci sono due barre degli strumenti. La barra principale contiene scorciatoie per <link linkend="kstars-menus"
->le funzioni dei menu</link
-> e il regolatore del passo temporale, che controlla la velocità dell'orologio della simulazione. La barra di visualizzazione contiene pulsanti che mostrano o nascondono differenti categorie di oggetti celesti. Ai piedi della finestra c'è una barra di stato, che mostra il nome di ogni oggetto su cui fai clic, e le <link linkend="ai-skycoords"
->coordinate celesti</link
-> (ascensione retta/declinazione o altezza/azimut) del puntatore del mouse. </para>
-
-<sect1 id="startwizard">
-<title
->La procedura guidata di configurazione</title>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Procedura guidata di configurazione</primary
-></indexterm
-> Alla prima esecuzione di &kstars; sarà avviata una procedura guidata di configurazione, che ti permetterà di impostare facilmente la tua località geografica e scaricare dei dati aggiuntivi. Puoi premere il pulsante <guilabel
->OK</guilabel
-> in ogni momento per uscire dalla procedura. </para>
-
-<para
->La prima seconda della procedura guidata ti permette di scegliere la località geografica iniziale, selezionandola dalla lista di oltre 2500 località conosciute, nella parte destra della finestra. La lista di località può essere filtrata in base a quanto inserito nelle caselle <guilabel
->Città</guilabel
->, <guilabel
->Provincia</guilabel
-> e <guilabel
->Nazione</guilabel
->. Se la località che ti interessa non compare nella lista, puoi selezionare per il momento una città vicina. In seguito potrai aggiungere la tua località manualmente tramite la finestra <link linkend="setgeo"
->Imposta località geografica</link
->. Una volta selezionata una località iniziale, premi il pulsante <guilabel
->Successivo</guilabel
-> </para>
-
-<para
->L'ultima pagina della procedura guidata ti permette di scaricare dati aggiuntivi, non inclusi nella distribuzione standard di &kstars;. È sufficiente premere il pulsante <guilabel
->Scarica dati aggiuntivi</guilabel
-> per aprire la finestra apposita. Quando hai finito, premi il pulsante <guilabel
->OK</guilabel
-> nella procedura guidata per iniziare a esplorare &kstars;. </para>
-</sect1>
-
-<sect1 id="lookaround">
-<title
->Dà un'occhiata in giro</title>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Controlli di navigazione</primary>
-<secondary
->Controlli di base</secondary
-></indexterm>
-Ora che abbiamo impostato l'ora e la località, diamo un'occhiata in giro. Puoi far scorrere la mappa usando i tasti freccia. Se tieni premuto il tasto &Shift; prima dello scorrimento, la velocità aumenta. La mappa si può anche far scorrere facendo clic e trascinando col mouse. Nota che, durante lo scorrimento della mappa, non tutti gli oggetti sono visualizzati. Ciò ha lo scopo di ridurre il carico di lavoro compiuto dalla <acronym
->CPU</acronym
-> per ricalcolare le posizioni degli oggetti, con l'effetto di rendere più fluido lo scorrimento (nella finestra <link linkend="config"
->Configura &kstars;</link
-> puoi definire quali oggetti debbano scomparire durante lo scorrimento). Ci sono vari modi per cambiare l'ingrandimento (o <firstterm
->livello di zoom</firstterm
->) della mappa:</para>
-
-<orderedlist>
-<listitem>
- <para
->Utilizzare i tasti <keycap
->+</keycap
-> e <keycap
->-</keycap
-></para>
-</listitem>
-<listitem>
- <para
->Premere i pulsanti di zoom avanti/indietro sulla barra degli strumenti</para>
-</listitem>
-<listitem>
- <para
->Selezionare <guimenuitem
->Zoom avanti</guimenuitem
->/<guimenuitem
->Zoom indietro</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Visualizza</guimenu
-></para>
-</listitem>
-<listitem>
- <para
->Selezionare <guimenuitem
->Zoom a scala angolare...</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Visualizza</guimenu
->. Ciò ti permette di specificare la dimensione angolare del campo di vista del display, in gradi.</para>
-</listitem>
-<listitem>
- <para
->Utilizzare la rotellina del mouse</para>
-</listitem>
-<listitem>
- <para
->Trascinare su e giù il mouse tenendo premuto il tasto centrale.</para>
-</listitem>
-<listitem>
- <para
->Tenere premuto &Ctrl; mentre trascini il mouse. Ciò ti permette di definire un rettangolo sulla mappa. Quando rilasci il pulsante del mouse, lo zoom della mappa si adatta alle dimensioni del rettangolo.</para>
-</listitem>
-</orderedlist>
-
-<para
->Nota che facendo zoom in avanti puoi vedere stelle più deboli che a livelli minori di ingrandimento.</para>
-
-<para
->Riduci l'ingrandimento fino a vedere una curva verde; essa rappresenta il tuo <link linkend="ai-horizon"
->orizzonte</link
-> locale. Se non hai modificato la configurazione di &kstars;, il display sarà verde sotto l'orizzonte, rappresentando la superficie solida della Terra. Ci sono anche una curva bianca, che rappresenta l'<link linkend="ai-cequator"
->equatore celeste</link
-> e una curva marrone, che rappresenta l'<link linkend="ai-ecliptic"
->eclittica</link
->, il percorso che il Sole sembra seguire attraverso il cielo nel corso di un anno. Perciò il Sole si trova sempre da qualche parte lungo l'eclittica, e anche i pianeti non se ne distanziano mai troppo. </para>
-</sect1>
-
-<sect1 id="skyobjects">
-<title
->Oggetti celesti</title>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti celesti</primary>
-<secondary
->Panoramica</secondary
-></indexterm>
-&kstars; visualizza migliaia di oggetti celesti: stelle, pianeti, comete, asteroidi, ammassi, nebulose e galassie. Puoi interagire con gli oggetti visualizzati in vari modi, e ottenere maggiori informazioni sul loro conto. Facendo clic su un oggetto il suo nome apparirà nella barra di stato; posizionando il puntatore del mouse su un oggetto, il suo nome apparirà temporaneamente sulla mappa. Un doppio clic centrerà la mappa sull'oggetto e inizierà l'inseguimento (in modo che rimanga centrato col passare del tempo). Un clic col pulsante <mousebutton
->destro</mousebutton
-> del mouse aprirà il menu contestuale dell'oggetto, che mette a disposizione altre opzioni. </para>
-
-<sect2 id="popupquick">
-<title
->Il menu a comparsa</title>
-<indexterm
-><primary
->Menu a comparsa</primary
-><secondary
->Esempio</secondary
-></indexterm>
-
-<para
->Ecco un esempio del menu che compare premendo il tasto <mousebutton
->destro</mousebutton
-> del mouse, relativo alla nebulosa di Orione: </para>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Menu a comparsa per M 42</screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="popup.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Menu a comparsa per M 42</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->L'aspetto del menu a comparsa dipende per certi versi dal tipo di oggetto su cui hai fatto clic col tasto <mousebutton
->destro</mousebutton
->, ma la struttura di base è descritta qui sotto. Sono disponibili <link linkend="popup-menu"
->maggiori informazioni sul menu a comparsa</link
->. </para>
-
-<para
->La parte superiore contiene scritte informative non selezionabili: il nome dell'oggetto («M 42»; «Nebulosa di Orione»), il tipo di oggetto («nebulosa gassosa») e la costellazione che contiene l'oggetto («Orione»). Le tre righe che seguono mostrano gli istanti di levata, culminazione e tramonto. Se al posto degli istanti di levata e tramonto c'è la parola "circumpolare", significa che l'oggetto è sempre sopra l'orizzonte visto dalla località corrente. </para>
-<para
->La parte centrale contiene azioni che possono essere eseguite sull'oggetto, come <guimenuitem
->Centra e insegui</guimenuitem
->, <guimenuitem
->Dettagli...</guimenuitem
-> e <guimenuitem
->Applica etichetta</guimenuitem
->. Vedi la <link linkend="popup-menu"
->descrizione del menu a comparsa</link
-> per una lista completa delle azioni e una spiegazione del loro funzionamento. </para>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti celesti</primary>
-<secondary
->Collegamenti Internet</secondary>
-<seealso
->Menu a comparsa</seealso
-></indexterm>
-La parte inferiore contiene collegamenti a immagini e/o pagine web con informazioni sull'oggetto selezionato. Se sei a conoscenza di &URL; aggiuntivi con informazioni o immagini su un dato oggetto, puoi aggiungere un collegamento personalizzato nel menu a comparsa dell'oggetto. Scegli <guimenuitem
->Dettagli</guimenuitem
-> dal menu a comparsa per aprire la finestra di dialogo <guilabel
->Dettagli oggetto</guilabel
->. Nella scheda <guilabel
->Collegamenti</guilabel
-> premi il pulsante <guimenuitem
->Aggiungi collegamento...</guimenuitem
->. </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="findobjects">
-<title
->Trovare oggetti</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumento Trova oggetto</primary
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti celesti</primary>
-<secondary
->Trovare oggetti per nome</secondary
-></indexterm>
-<para
->Puoi cercare oggetti con nome tramite la finestra <guilabel
->Trova oggetto</guilabel
->, richiamabile facendo clic sull'icona <guiicon
->cerca</guiicon
-> sulla barra degli strumenti, o selezionando <guimenuitem
->Trova oggetto...</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Puntamento</guimenu
->, o ancora premendo <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->F</keycap
-></keycombo
->. La finestra <guilabel
->Trova oggetto</guilabel
-> è mostrata qui sotto: <screenshot>
-<screeninfo
->Finestra Trova oggetto</screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="find.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Finestra Trova oggetto</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-</para>
-
-<para
->Questa finestra elenca tutti gli oggetti con nome noti a &kstars;. Molti oggetti sono elencati soltanto col loro nome di catalogo (per esempio NGC 3077), ma alcuni sono anche riportati col loro nome comune (per esempio, Galassia vortice). Puoi filtrare la lista per nome o per tipo di oggetto. Se vuoi filtrare per nome, inserisci una stringa nella casella in cima alla finestra, e la lista si ridurrà ai soli oggetti il cui nome inizia per quella stringa. Se vuoi filtrare per tipo, selezionane uno dalla lista ai piedi della finestra. </para
-><para
->Per centrare la mappa su un oggetto, selezionalo nella lista e premi <guibutton
->Ok</guibutton
->. Nota che, se l'oggetto è sotto l'orizzonte, il programma ti avvertirà che potresti non vedere nulla eccetto il terreno (puoi rendere il terreno invisibile nella pagina di configurazione <guilabel
->Guide</guilabel
-> o premendo il pulsante <guiicon
->terreno</guiicon
-> nella barra degli strumenti di visualizzazione). </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="centertrack">
-<title
->Centrare e inseguire</title>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti celesti</primary>
-<secondary
->Inseguimento</secondary
-></indexterm>
-<para
->L'inseguimento è attivato automaticamente ogniqualvolta un oggetto è centrato nella mappa, tramite la finestra <guilabel
->Trova oggetto</guilabel
->, con un doppio clic sull'oggetto stesso o selezionando <guimenuitem
->Centra e insegui</guimenuitem
-> dal menu contestuale attivato con un clic sul tasto <mousebutton
->destro</mousebutton
-> del mouse. Puoi disattivare l'inseguimento facendo scorrere la mappa, premendo l'icona <guiicon
->Arresta inseguimento</guiicon
-> nella barra degli strumenti principale o selezionando <guimenuitem
->Arresta inseguimento</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Puntamento</guimenu
->. </para>
-
-<note>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Tracce orbitali</primary>
-<secondary
->Associate all'oggetto centrato</secondary>
-</indexterm>
-Durante l'inseguimento di un corpo del sistema solare, &kstars; visualizzerà automaticamente una <quote
->traccia orbitale</quote
-> che mostra il cammino dell'oggetto nel cielo. Molto probabilmente dovrai portare il passo temporale a un valore grande (per esempio <quote
->un giorno</quote
->) per vedere la traccia. </para>
-</note>
-</sect2>
-
-<sect2 id="objectactions">
-<title
->Azioni da tastiera</title>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti celesti</primary>
-<secondary
->Azioni da tastiera</secondary
-></indexterm>
-<para
->Quando fai clic su un oggetto nella mappa, esso diventa l'<firstterm
->oggetto selezionato</firstterm
->, e il suo nome compare nella barra di stato. Ci sono alcuni comandi rapidi da tastiera che agiscono sull'oggetto selezionato: <variablelist>
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->C</keycap
-></term>
-<listitem>
-<para
->Centra e insegue l'oggetto selezionato</para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->D</keycap
-></term>
-<listitem>
-<para
->Mostra la <link linkend="tool-details"
->finestra dei dettagli</link
-> per l'oggetto selezionato</para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->L</keycap
-></term>
-<listitem>
-<para
->Mostra/nasconde sulla mappa il nome dell'oggetto selezionato</para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->O</keycap
-></term>
-<listitem>
-<para
->Aggiunge l'oggetto selezionato alla <link linkend="tool-obsplanner"
->lista delle osservazioni desiderate</link
-></para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->T</keycap
-></term>
-<listitem>
-<para
->Mostra/nasconde sulla mappa una traccia che mostra il cammino dell'oggetto sulla volta celeste (valido solo per i corpi del sistema solare) </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-</variablelist>
-</para>
-
-<note>
-<para
->Tenendo premuto il tasto &Shift; puoi eseguire queste azioni sull'oggetto centrato, invece che su quello selezionato. </para>
-</note>
-</sect2
-> <!--object actions-->
-</sect1
-> <!--objects in the sky-->
-
-<sect1 id="endtour">
-<title
->Fine della visita</title>
-<para
->Con questo si conclude il tour di &kstars;, sebbene solo una piccola parte delle funzioni disponibili siano state descritte. &kstars; include parecchi <link linkend="tools"
->strumenti astronomici</link
-> assai utili, può <link linkend="indi"
->controllare il tuo telescopio</link
-> e offre un'ampia gamma di opzioni per la <link linkend="config"
->configurazione e personalizzazione</link
->. Inoltre questo manuale include il <link linkend="astroinfo"
->progetto AstroInfo</link
->, una serie di brevi articoli, legati da collegamenti ipertestuali, che spiegano alcuni dei concetti di astrofisica e meccanica celeste alla base di &kstars;. </para>
-</sect1>
-
-</chapter>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/quicktour.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/geocoords.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/geocoords.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/geocoords.docbook (nonexistent)
@@ -1,66 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-geocoords">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Coordinate geografiche</title>
-<indexterm
-><primary
->Sistema di coordinate geografiche</primary
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Longitudine</primary
-><see
->Sistema di coordinate geografiche</see
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Latitudine</primary
-><see
->Sistema di coordinate geografiche</see
-></indexterm>
-<para
->Ogni punto sulla superficie terrestre si può specificare facendo uso di un sistema di coordinate. Il sistema di coordinate geografiche (geografia sta per <quote
->mappare la Terra</quote
->) è allineato con l'asse di rotazione terrestre, e definisce due angoli misurati dal centro della Terra. Un angolo, chiamato <firstterm
->latitudine</firstterm
->, misura la distanza da un punto qualsiasi all'equatore. L'altro angolo, chiamato <firstterm
->longitudine</firstterm
->, misura la distanza <emphasis
->lungo</emphasis
-> l'equatore a partire da un punto arbitrario sulla Terra (Greenwich, in Inghilterra, è il punto zero della longitudine accettato dalla maggior parte delle società moderne). </para
-><para
->Combinando questi due angoli si può specificare ogni luogo sulla Terra. Per esempio, Baltimora, nel Maryland (USA) ha una latitudine di 39,3 gradi nord, e una longitudine di 76,6 gradi ovest. Così un vettore tracciato dal centro della Terra attraverso un punto 39,3 gradi a nord dell'equatore e 76,6 gradi ad ovest di Greenwhich passerà per Baltimora. </para
-><para
->L'equatore è ovviamente una parte importante di questo sistema di coordinate, dato che rappresenta il <emphasis
->punto zero</emphasis
-> dell'angolo di latitudine, e il punto a metà strada tra i poli. L'equatore è il <firstterm
->piano fondamentale</firstterm
-> del sistema di coordinate geografiche. Tutti i <link linkend="ai-skycoords"
->sistemi di coordinate sferiche</link
-> definiscono un piano fondamentale. </para
-><para
->Linee di latitudine costante sono dette <firstterm
->paralleli</firstterm
->. Essi tracciano cerchi sulla superficie terrestre, ma il solo parallelo ad essere un <link linkend="ai-greatcircle"
->cerchio massimo</link
-> è l'equatore (latitudine = 0 gradi). Linee di longitudine costante sono dette <firstterm
->meridiani</firstterm
->. Il meridiano passante per Greenwich è il <firstterm
->meridiano fondamentale</firstterm
-> ( longitudine = 0 gradi). A differenza dei paralleli, tutti i meridiani sono cerchi massimi, e non sono paralleli tra loro, ma si intersecano ai poli. </para>
-<tip>
-<para
->Esercizio:</para>
-<para
->Qual è la longitudine del polo nord? La sua latitudine è 90 gradi nord. </para>
-<para
->Si tratta di una domanda trabocchetto. La longitudine non è definita al polo nord (neppure al polo sud). I poli hanno tutte le longitudini allo stesso tempo. </para>
-</tip>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/geocoords.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/ellipticalgalaxies.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/ellipticalgalaxies.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/ellipticalgalaxies.docbook (nonexistent)
@@ -1,98 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-ellipgal">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jasem</firstname
-> <surname
->Mutlaq</surname
-> <affiliation
-><address>
-</address
-></affiliation>
-</author>
-</sect1info>
-
-<title
->Galassie ellittiche</title>
-<indexterm
-><primary
->Galassie ellittiche</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->Le galassie ellittiche sono concentrazioni sferoidali di miliardi di stelle che assomigliano ad ammassi globulari su grande scala. Non mostrano una struttura interna rilevante; la densità di stelle decresce regolarmente andando dall'alta densità del centro alle rarefatte estremità, e possono presentare un vasto intervallo di ellitticità (o rapporto tra gli assi). Contengono tipicamente quantità molto scarse di gas e polvere interstellare, e nessuna popolazione stellare giovane (anche se vi sono eccezioni a queste regole). Edwin Hubble si riferiva alle galassie ellittiche col nome di galassie di tipo primitivo (<quote
->early-type</quote
->), perché pensava che si evolvessero fino a formare le galassie spirali (che chiamava galassie di tipo avanzato, o <quote
->late-type</quote
->). Per la verità ora gli astronomi pensano che accada il contrario (e cioè che le galassie spirali possano trasformarsi in ellittiche), ma i nomi ideati da Hubble sono ancora usati. </para>
-
-<para
->Inizialmente ritenute un tipo galattico semplice, le ellittiche sono ora note come oggetti abbastanza complessi. Parte di questa complessità è dovuta alla loro affascinante storia: si pensa che le ellittiche siano il risultato della fusione di due galassie spirali. Puoi vedere il filmato MPEG della simulazione al computer di una fusione simile presso <ulink url="http://oposite.stsci.edu/pubinfo/pr/2002/11/vid/v0211d3.mpg"
->questa pagina HST della NASA</ulink
-> (avvertenza: il file è di 3,4 MByte). </para>
-
-<para
->Le galassie ellittiche occupano un vasto intervallo di dimensioni e luminosità, dalle ellittiche giganti grandi centinaia di migliaia di anni luce e quasi mille miliardi di volte più luminose del Sole, fino alle ellittiche nane, appena più luminose di un ammasso globulare medio. Sono divise in diverse classi morfologiche: </para>
-
-<variablelist>
-<varlistentry>
-<term
->Galassie cD:</term>
-<listitem
-><para
->Oggetti immensi e luminosi che possono arrivare a quasi un Megaparsec (tre milioni di anni luce). Questi titani si trovano soltanto presso il centro di grandi e densi ammassi di galassie, e sono verosimilmente il risultato di molte fusioni tra galassie.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->Galassie ellittiche normali</term>
-<listitem
-><para
->Oggetti condensati con brillanze superficiali relativamente alte. Includono le ellittiche giganti (gE), le ellittiche di luminosità intermedia (E) e le ellittiche compatte.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->Galassie ellittiche nane (dE)</term>
-<listitem
-><para
->Questa categoria di galassie presenta differenze sostanziali rispetto alle ellittiche normali. I loro diametri sono dell'ordine di 1-10 chiloparsec, con brillanze superficiali molto minori di quelle delle ellittiche normali, il che conferisce loro un aspetto molto più diffuso. Mostrano lo stesso caratteristico decremento graduale della densità di stelle da un nucleo relativamente denso a una periferia diffusa.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->Galassie sferoidali nane (dSph)</term>
-<listitem
-><para
->Caratterizzate da luminosità e brillanza superficiale estremamente basse, sono state osservate soltanto nelle vicinanze della Via Lattea, e forse in altri gruppi di galassie molto vicini, come quello del Leone. Le loro magnitudini assolute vanno soltanto da -8 a -15. La galassia nana sferoidale del Dragone ha una magnitudine assoluta di -8,6, che la rende più debole di un tipico ammasso globulare della Via Lattea! </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->Galassie nane blu compatte (BCD)</term>
-<listitem>
-<para
->Piccole galassie insolitamente blu. Hanno colori fotometrici B-V da 0,0 a 0,30 magnitudini, valori tipici di stelle relativamente giovani di <firstterm
->tipo spettrale</firstterm
-> A. Ciò suggerisce che le BCD stiano al momento formando attivamente stelle. Questi sistemi dispongono inoltre di abbondante gas interstellare (a differenza di altre galassie ellittiche). </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-</variablelist>
-
-<tip>
-<para
->Puoi vedere esempi di galassie ellittiche in &kstars; usando la finestra Trova oggetto (<keycombo
-><keycap
->Ctrl</keycap
-><keycap
->F</keycap
-></keycombo
->). Cerca NGC 4881, che è la galassia cD gigante nell'ammasso di galassie della Chioma. M 86 è una galassia ellittica normale nell'ammasso di galassie della Vergine. M 32 è un'ellittica nana satellite della nostra vicina, la galassia di Andromeda (M31). M 110 è un'altra satellite di M31, ed è un caso limite di galassia sferoidale nana (<quote
->caso limite</quote
-> perché è alquanto più luminosa della maggior parte delle altre nane sferoidali). </para>
-</tip>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/ellipticalgalaxies.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/tools.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/tools.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/tools.docbook (nonexistent)
@@ -1,75 +0,0 @@
-<chapter id="tools">
-<title
->Strumenti di KStars</title>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary
-></indexterm
-> &kstars; è provvisto di alcuni strumenti che permettono di esplorare alcuni aspetti più avanzati dell'astronomia e del cielo notturno. </para>
-
-<itemizedlist>
-<listitem
-><para
-><link linkend="tool-details"
->Dettagli oggetto</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="tool-calculator"
->Astrocalcolatrice</link
-></para
-></listitem>
-<!--
-<listitem
-><para
-><link linkend="tool-aavso"
->AAVSO Lightcurves</link
-></para
-></listitem>
--->
-<listitem
-><para
-><link linkend="tool-altvstime"
->Grafico altezza in funzione del tempo</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="tool-whatsup"
->Che si vede stanotte?</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="tool-scriptbuilder"
->Costruttore script</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="tool-solarsys"
->Visore sistema solare</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="tool-jmoons"
->Satelliti di Giove</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="tool-obsplanner"
->Pianificatore delle osservazioni</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="tool-fitsviewer"
->Visore FITS</link
-></para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-&tool-details; &tool-calculator; &tool-altvstime; &tool-whatsup; &tool-scriptbuilder; &tool-solarsys; &tool-jmoons; &tool-obsplanner; &tool-fitsviewer; </chapter>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/tools.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/zenith.docbook
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/zenith.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/zenith.docbook (nonexistent)
@@ -1,42 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-zenith">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Lo zenit</title>
-<indexterm
-><primary
->Zenit</primary>
-<seealso
->Coordinate orizzontali</seealso>
-</indexterm>
-<para
->Lo zenit è il punto del cielo che puoi vedere guardando direttamente sopra la tua testa. Più precisamente, è il punto del cielo con un'<firstterm
->altezza</firstterm
-> di 90 gradi, ed è il polo del <link linkend="horizontal"
->sistema di coordinate orizzontali</link
->. Geometricamente, è il punto di intersezione tra la <link linkend="ai-csphere"
->sfera celeste</link
-> e una retta passante per il centro della Terra e la tua posizione sulla superficie terrestre. </para
-><para
->Lo zenit si trova, per definizione, lungo il <link linkend="ai-meridian"
->meridiano locale</link
->. </para>
-<tip>
-<para
->Esercizio:</para>
-<para
->Puoi puntare verso lo zenit premendo <keycap
->Z</keycap
-> o selezionando <guimenuitem
->Zenit</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Puntamento</guimenu
->. </para>
-</tip>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/zenith.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
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-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-angdist.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-angdist.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-angdist.docbook (nonexistent)
@@ -1,37 +0,0 @@
-<sect2 id="calc-angdist">
-<title
->Modulo distanza angolare</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo distanza angolare</tertiary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Modulo per il calcolo della distanza angolare </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="calc-angdist.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Distanza angolare</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Il modulo per la distanza angolare serve a misurare l'angolo tra due punti qualsiasi sulla sfera celeste. Basta specificare le <link linkend="equatorial"
->coordinate equatoriali</link
-> dei due punti desiderati per ottenere il risultato. </para>
-<para
->Questo modulo dispone inoltre di una modalità batch. In tale modalità puoi indicare il nome di un file che contenga quattro numeri per riga, corrispondenti ai valori di AR e Dec per una coppia di punti. In alternativa, puoi specificare un singolo valore per una qualunque di queste quattro coordinate nel pannello della calcolatrice. Se una coordinata è già indicata nella calcolatrice, i valori corrispondenti all'interno del file saranno ignorati. </para>
-<para
->Una volta forniti i nome per il file in ingresso e quello in uscita, premi il pulsante <guibutton
->Esegui</guibutton
-> per generare il file in uscita. </para>
-</sect2>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-angdist.docbook
___________________________________________________________________
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-native
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## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
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-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/indi.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/indi.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/indi.docbook (nonexistent)
@@ -1,1010 +0,0 @@
-<chapter id="indi">
-<title
->Controllo di periferiche astronomiche con <acronym
->INDI</acronym
-></title>
-<indexterm
-><primary
->Controllo INDI</primary>
-<secondary
->Panoramica</secondary>
-</indexterm>
-
-<para
->&kstars; fornisce un'interfaccia per configurare e controllare strumenti astronomici tramite il protocollo <acronym
-><link linkend="what-is-indi"
->INDI</link
-></acronym
->.</para>
-
-<para
->Il protocollo <acronym
->INDI</acronym
-> supporta una vasta gamma di strumenti astronomici, quali camere CCD e focheggiatori. Per avere una lista aggiornata dei dispositivi supportati, visita la <ulink url="http://indilib.org/index.php?title=Devices"
->pagina dei dispositivi supportati</ulink
-> da <acronym
->INDI</acronym
->.</para>
-
-<sect1 id="indi-kstars-setup">
-<title
->Configurazione INDI</title>
-<indexterm
-><primary
->INDI</primary>
-<secondary
->Configurazione</secondary>
-</indexterm>
-<para
->&kstars; può controllare indifferentemente periferiche locali e remote tramite l'architettura client/server <link linkend="what-is-indi"
->INDI</link
->. Le periferiche INDI possono funzionare in tre modalità differenti:</para>
-
-<orderedlist>
-<listitem
-><para
->Locale: la modalità locale è la più comune, ed è utilizzata per controllare periferiche locali (cioè direttamente collegate al tuo computer).</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->Server: questa modalità avvia un server INDI per una certa periferica e attende connessioni da client remoti. Non puoi gestire periferiche server, puoi soltanto accenderle e spegnerle.</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->Client: la modalità client è utilizzata per connettersi a server INDI remoti collegati a periferiche INDI. Puoi controllare le periferiche remote come se fossero in locale.</para
-></listitem>
-</orderedlist>
-
-<para
->Puoi gestire periferiche locali, avviare un server INDI e connetterti a client remoti tramite il <guimenuitem
->Gestore periferiche</guimenuitem
-> nel menu <guimenu
->Periferiche</guimenu
->.</para>
-
-<para
->Ecco un'immagine della finestra del <guilabel
->Gestore periferiche</guilabel
->:</para>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Driver di periferica in esecuzione</screeninfo>
-<mediaobject>
-<imageobject>
-<imagedata fileref="devicemanager.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-<textobject>
-<phrase
->Avvia driver di periferica</phrase>
-</textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Puoi avviare le periferiche sfogliando l'albero delle periferiche, selezionando una periferica e premeno il pulsante <guibutton
->Avvia servizio</guibutton
->. Puoi scegliere la modalità di funzionamento, locale oppure server, come descritto sopra. Il numero della porta è generato in modo casuale nell'intervallo da 7624 a 10.000. Per specificare una porta, fai clic sulla colonna della porta, accanto al driver desiderato. &kstars; permette di usare più driver con un singolo server INDI, e quindi una porta. Seleziona più driver e premi il pulsante <guibutton
->Avvia servizio</guibutton
->.</para>
-
-<para
->Per controllare periferiche remote, fai riferimento alla sezione <link linkend="indi-remote-control"
->Controllo periferiche remote</link
-></para>
-</sect1>
-
-<sect1 id="indi-telescope-setup">
-<title
->Impostazione telescopio</title>
-<indexterm
-><primary
->INDI</primary>
-<secondary
->Configurazione</secondary>
-</indexterm>
-
-<para
->La maggior parte dei telescopi sono equipaggiati con un'interfaccia <hardware
->RS232</hardware
-> per il controllo remoto. Connetti il jack RS232 sul tuo telescopio alla porta <hardware
->seriale/USB</hardware
-> del tuo computer. Tradizionalmente la RS232 si connette alla porta seriale; tuttavia, dato che molti nuovi portatili hanno rinunciato alla seriale in favore di porte <hardware
->USB/FireWire</hardware
->, potrebbe essere necessario ottenere un adattatore da seriale a USB.</para>
-
-<para
->Dopo aver connesso il telescopio alla porta seriale/USB, accendilo. È <emphasis
->vivamente</emphasis
-> consigliato scaricare e installare il firmware più recente per il controller del telescopio.</para>
-
-<para
->Il telescopio dev'essere allineato prima di poterlo utilizzare correttamente. Esegui questa operazione (allineamento a una o due stelle) come illustrato nel manuale del telescopio.</para>
-
-<para
->&kstars; deve verificare le impostazioni di data e ora e della località prima di connettersi al telescopio. Ciò assicura un corretto inseguimento e sincronizzazione tra il telescopio e &kstars;. I passi seguenti ti permetteranno di connetterti a una periferica direttamente collegata al tuo computer. Per la connessione e il controllo di periferiche remote, vedi la sezione <link linkend="indi-remote-control"
->controllo periferiche remote</link
->.</para>
-
-<para
->Puoi utilizzare la procedura guidata di configurazione del telescopio, la quale verificherà tutte le informazioni richieste. È in grado di controllare automaticamente le porte e rilevare telescopi connessi. Puoi avviare la procedura selezionando <guimenuitem
->Configurazione telescopio...</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Periferiche</guimenu
-></para>
-
-<para
->In alternativa, puoi connetterti a un telescopio locale seguendo i passi descritti di seguito:</para>
-
-<orderedlist>
-<listitem
-><para
->Imposta la tua località geografica. Apri la finestra <guilabel
->Imposta località geografica</guilabel
-> selezionando <guimenuitem
->Geografica...</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Impostazioni</guimenu
->, o premendo l'icona <guiicon
->Globo</guiicon
-> sulla barra degli strumenti, o ancora premendo <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->G</keycap
-></keycombo
->.</para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Imposta la data e l'ora locali. Puoi passare a un'ora e data qualsiasi selezionando <guimenuitem
->Imposta data/ora...</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Tempo</guimenu
->, o premendo l'icona <guiicon
->tempo</guiicon
-> nella barra degli strumenti. La finestra <guilabel
->Imposta data/ora</guilabel
-> fa uso di un elemento grafico standard di &kde; per la selezione della data. Nel caso tu debba riportare l'orologio all'ora corrente, basta selezionare <guimenuitem
->Usa ora corrente</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Tempo</guimenu
->.</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Fai clic sul menu <guimenu
->Periferiche</guimenu
-> e seleziona <guimenuitem
->Gestore periferiche...</guimenuitem
->.</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Sotto la colonna <guilabel
->Periferica</guilabel
->, seleziona il modello del tuo telescopio.</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Premi il pulsante <guibutton
->Avvia servizio</guibutton
->.</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Premi <guibutton
->Chiudi</guibutton
-> per chiudere la finestra del Gestore periferiche.</para>
-</listitem>
-</orderedlist>
-
-<note id="geo-time-note">
-<title
->Impostazioni frequenti</title>
-<para
->Non devi impostare l'ora e la località geografica ogni volta che ti connetti a un telescopio. È sufficiente regolare le impostazioni secondo le necessità.</para
-></note>
-
-<para
->Ora sei pronto per utilizzare le funzioni della periferica. &kstars; mette a disposizione due interfacce grafiche intercambiabili per il controllo dei telescopi:</para>
-
-<orderedlist>
-<title
->Controllare il telescopio</title>
-<listitem>
-<para
-><guilabel
->Controllo dalla mappa celeste</guilabel
->: per ogni periferica in esecuzione nel <guilabel
->Gestore periferiche</guilabel
-> apparirà una voce corrispondente nel menu a comparsa, tramite la quale potrai controllare le proprietà della periferica. Puoi dare comandi quali <command
->Slew, Sync,</command
-> e <command
->Track</command
-> direttamente dalla mappa celeste. </para>
-<para
->Ecco un'immagine del menu a comparsa con una periferica "LX200 classico" attivata:</para>
-<screenshot>
-<screeninfo
->Controllare la periferica dalla mappa del cielo</screeninfo>
-<mediaobject>
-<imageobject>
-<imagedata fileref="skymapdevice.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-</listitem>
-
-<listitem>
-<para
-><guilabel
->Pannello di controllo INDI</guilabel
->: il pannello offre all'utente tutte le funzioni supportate da una periferica. </para>
-
-<para
->Il pannello è diviso in tre settori principali:</para>
-<itemizedlist>
-<listitem>
-<para
-><guilabel
->Linguette periferiche</guilabel
->: ogni periferica aggiuntiva corrisponde a una linguetta nel pannello INDI. È possibile avere molteplici periferiche in attività contemporanea senza interferenze reciproche. </para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Viste di proprietà nelle schede <guilabel
->Controllo principale</guilabel
-> e <guilabel
->Opzioni</guilabel
->: le proprietà sono l'elemento chiave dell'architettura INDI. Ogni periferica definisce un insieme di proprietà per comunicare con il client. La posizione corrente verso cui punta il telescopio è un esempio di proprietà. Proprietà dal significato simile sono solitamente contenute in blocchi logici o gruppi. </para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
-><guilabel
->Visore registro</guilabel
->: le periferiche riportano il loro stato e rispondono ai comandi inviando messaggi INDI. Ogni periferica ha il proprio visore di registro. Solitamente una periferica invia messaggi solo al proprio driver, ma ha il permesso di inviare un messaggio generico quando opportuno. </para>
-</listitem>
-</itemizedlist>
-<screenshot>
-<screeninfo
->Pannello di controllo INDI</screeninfo>
-<mediaobject>
-<imageobject>
-<imagedata fileref="indicontrolpanel.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-</listitem>
-</orderedlist>
-
-<para
->Non devi scegliere quale interfaccia utilizzare, dato che si possono usare entrambe simultaneamente. Le azioni eseguite all'interno della <guilabel
->Mappa celeste</guilabel
-> si riflettono automaticamente nel <guilabel
->Pannello di controllo INDI</guilabel
->, e viceversa.</para>
-
-<para
->Per connetterti al tuo telescopio puoi selezionare <guimenuitem
->Connetti</guimenuitem
-> dal menu a comparsa della periferica, oppure puoi premere <guibutton
->Connetti</guibutton
-> nella scheda della periferica dal <guilabel
->Pannello di controllo INDI</guilabel
->.</para>
-
-<important
-><para
->La porta predefinita a cui &kstars; tenta di connettersi è <constant
->/dev/ttyS0</constant
->. Per modificare la porta di connessione, seleziona <guilabel
->Pannello di controllo INDI</guilabel
-> dal menu <guimenu
->Periferiche</guimenu
-> e cambia il valore nella scheda della periferica.</para
-></important>
-
-<para
->&kstars; aggiorna automaticamente l'ora, la longitudine e la latitudine del telescopio in base alle impostazioni correnti. Puoi abilitare o disabilitare questo aggiornamento dalla finestra di dialogo <guimenuitem
->Configura INDI...</guimenuitem
-> nel menu <guimenu
->Periferiche</guimenu
->. </para>
-
-<para
->Se &kstars; riesce a comunicare correttamente con il telescopio, ne otterrà le coordinate <abbrev
->AR</abbrev
-> e <abbrev
->DEC</abbrev
-> correnti e visualizzerà un mirino sulla mappa del cielo in corrispondenza di quella posizione.</para>
-
-<note id="indi-sync">
-<title
->Sincronizzare il telescopio</title>
-<para
->Se hai allineato il telescopio e l'ultima stella utilizzata era, per esempio, Vega, allora il mirino dovrebbe essere centrato proprio su Vega. Se invece si trova altrove, puoi fare clic su Vega col pulsante <mousebutton
->destro</mousebutton
-> del mouse e selezionare <command
->Sync</command
-> dal menu del telescopio. L'effetto sarà di ordinare al telescopio di sincronizzare le sue coordinate interne con quelle di Vega, dopodiché il mirino dovrebbe essere centrato su questa stella. </para>
-</note>
-
-<para
->Ecco fatto: il tuo telescopio è pronto per esplorare il firmamento!</para>
-
-<warning>
-<title
->ATTENZIONE</title>
-<para
->Mai usare il telescopio per osservare il Sole. Puntare il Sole può causare danni irreparabili agli occhi e alla strumentazione.</para>
-</warning>
-</sect1>
-
-<sect1 id="indi-other-setup">
-<title
->Configurazione CCD e cattura video</title>
-<indexterm
-><primary
->Controllo video CCD</primary>
-<secondary
->Configurazione</secondary>
-</indexterm>
-
-<para
->Puoi gestire CCD e dispositivi per la cattura video dal <guimenuitem
->Gestore periferiche</guimenuitem
-> nel menu <guimenu
->Periferiche</guimenu
->. Come accade per tutte le periferiche INDI, sarà possibile un controllo parziale dalla mappa celeste. La periferica può essere controllata in ogni suo aspetto dal <guimenuitem
->Pannello di controllo INDI</guimenuitem
->.</para>
-
-<para
->Il formato standard per la cattura di immagini è il FITS. Una volta catturata e scaricata un'immagine, sarà automaticamente visualizzata dal <link linkend="tool-fitsviewer"
->Visore FITS</link
-> di &kstars;.</para>
-</sect1>
-
-<sect1 id="indi-configure">
-<title
->Configura INDI</title>
-<indexterm
-><primary
->Configura</primary>
-<secondary
->INDI</secondary>
-</indexterm>
-
-<para
->La pagina INDI ti permette di modificare opzioni specifiche INDI <emphasis
->lato cliente</emphasis
->. La finestra è divisa in varie categorie principali: Generale, Aggiorn. autom. periferiche, Mappa celeste, Aggiorna fonte, Ruota filtri e Porta del server.</para>
-
- <itemizedlist>
- <listitem
-><para
->Generale</para>
- <itemizedlist>
- <listitem
-><para
-><option
->Cartella FITS predefinita:</option
-> specifica la cartella in cui saranno salvate tutte le immagini FITS. Se non viene indicata alcuna cartella, le immagini saranno salvate in $HOME.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
-><option
->Porta telescopio:</option
-> la porta predefinita per il telescopio. Connettendoti a un servizio locale o remoto per un telescopio, &kstars; assegnerà automaticamente il valore predefinito alla porta di connessione.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
-><option
->Porta video:</option
-> la porta video predefinita. Quando ti connetti a un servizio video locale o remoto, &kstars; utilizzerà automaticamente questo valore per la porta della webcam.</para
-></listitem>
- <!-- INDI Server + INDI Drivers Directory-->
- </itemizedlist>
- </listitem>
- <listitem
-><para
->Aggiorn. autom. periferiche</para>
- <itemizedlist>
- <listitem
-><para
-><option
->Data/ora:</option
-> se supportato, aggiorna la data e l'ora del telescopio una volta connesso.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
-><option
->Località geografica:</option
-> se supportato, aggiorna le informazioni sulla località geografica del telescopio (latitudine e longitudine) una volta connesso.</para
-></listitem>
- </itemizedlist>
- </listitem>
- <listitem
-><para
->Mappa celeste</para>
- <itemizedlist>
- <listitem
-><para
-><option
->Mirino periferica:</option
-> se questa opzione è marcata, &kstars; visualizzerà un mirino sulla mappa celeste, corrispondente alla regione verso cui è puntato il telescopio. Il mirino è visualizzato dopo una connessione riuscita al telescopio, e la sua posizione viene aggiornata periodicamente. Il nome del telescopio è visualizzato vicino al mirino. &kstars; visualizza un mirino per ogni telescopio connesso. Per cambiare il colore del mirino, apri la finestra <link linkend="viewops"
->Configura &kstars;</link
->. Seleziona la scheda <guilabel
->Colori</guilabel
-> e cambia il colore della voce <emphasis
->Indicatore obiettivo</emphasis
->.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
-><option
->Messaggi INDI nella barra di stato:</option
-> quando questa opzione è marcata, &kstars; visualizzerà i messaggi di INDI nella barra di stato.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
-><option
->Visualizzazione automatica FITS dopo cattura</option
->: quando questa opzione è marcata, &kstars; visualizzerà le immagini FITS catturate nel <link linkend="tool-fitsviewer"
->Visore FITS</link
->.</para
-></listitem>
- </itemizedlist>
- </listitem>
- <listitem
-><para
->Aggiorna fonte: sincronizza &kstars; in base al tempo del computer oppure del dispositivo e all'impostazione della località.</para>
- </listitem>
- <listitem
-><para
->Ruota filtri: assegna dei colori alle posizioni nella ruota dei filtri (per esempio Posizione 1 Rosso, Posizione 2 Blu, eccetera). Puoi assegnare colori fino a dieci posizioni (da zero a nove). Per assegnare un colore, seleziona il numero della posizione dalla lista a discesa, quindi digita il nome del colore nella casella. Ripeti il processo per tutte le posizioni che desideri e quindi premi OK.</para>
- </listitem>
- <listitem
-><para
->Porta del server: specifica l'intervallo delle porte su cui il server INDI effettuerà il bind all'avvio dei nuovi driver.</para>
- </listitem>
- </itemizedlist>
-
-</sect1>
-
-<sect1 id="indi-concepts">
-<title
->Concetti di INDI</title>
-<indexterm
-><primary
->Controllo del telescopio</primary>
-<secondary
->Concetti</secondary>
-</indexterm>
-
-<para
->Il concetto chiave in INDI è che le periferiche sono in grado di descriversi. Ciò si ottiene utilizzando XML per creare una gerarchia generica che rappresenti periferiche canoniche e non canoniche. In INDI, tutte le <emphasis
->periferiche</emphasis
-> possono contenere una o più <emphasis
->proprietà</emphasis
->. Ogni <emphasis
->proprietà</emphasis
-> può contenere uno o più <emphasis
->elementi</emphasis
->. Ci sono quattro tipi di proprietà INDI:</para>
-<itemizedlist>
-<listitem
-><para
->Proprietà testo.</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->Proprietà numerica.</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->Proprietà interruttore (rappresentata nell'interfaccia grafica sotto forma di pulsanti e caselle).</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->Proprietà luce (rappresentata nell'interfaccia grafica da LED colorati).</para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-
-<para
->Per esempio, tutte le periferiche INDI condividono la <emphasis
->proprietà</emphasis
-> interruttore standard CONNECTION. La proprietà CONNECTION ha due elementi, CONNECT e DISCONNECT. &kstars; interpreta la descrizione XML generica delle proprietà e crea un'interfaccia grafica che permetta all'utente di interagire.</para>
-
-<para
->Il pannello di controllo INDI presenta molte proprietà delle periferiche non accessibili dalla mappa celeste. Le proprietà mostrate differiscono a seconda del tipo di periferica. In ogni caso, tutte le proprietà condividono alcune caratteristiche, che determinano il modo in cui sono visualizzate e utilizzate:</para>
-
-<itemizedlist>
-<listitem>
-<para
->Permessi: tutte le proprietà possono essere abilitate alla sola lettura, alla sola scrittura, oppure sia alla lettura che alla scrittura. Un esempio di proprietà a lettura e scrittura è l'ascensione retta del telescopio. Puoi inserire una nuova ascensione retta e il telescopio, in base alle impostazioni correnti, si muoverà verso la nuova posizione o sincronizzerà le sue coordinate interne. Inoltre, mentre il telescopio si muove, la sua ascensione retta viene aggiornata, e il valore inviato al client.</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Stato: davanti ad ogni proprietà c'è un indicatore di stato (un LED rotondo). Ogni proprietà ha uno stato e un codice colore associato:</para>
-<table frame="top"
-><title
->Codice colori stato INDI</title>
-<tgroup cols="3" colsep="1" rowsep="1">
-<thead>
-<row>
-<entry
->Stato</entry>
-<entry
->Colore</entry>
-<entry
->Descrizione</entry>
-</row>
-</thead>
-<tbody>
-<row>
-<entry
->Inattivo</entry>
-<entry
->Grigio</entry>
-<entry
->La periferica non sta eseguendo alcuna azione relativa a questa proprietà</entry>
-</row>
-<row>
-<entry
->Ok</entry>
-<entry
->Verde</entry>
-<entry
->L'ultima operazione eseguita su questa proprietà si è conclusa con successo</entry>
-</row>
-<row>
-<entry
->Occupato</entry>
-<entry
->Giallo</entry>
-<entry
->La proprietà sta eseguendo un'azione</entry>
-</row>
-<row>
-<entry
->Attenzione</entry>
-<entry
->Rosso</entry>
-<entry
->La proprietà è in condizioni critiche ed esige la tua attenzione immediata</entry>
- </row>
- </tbody>
-</tgroup>
-</table>
-
-<para
->Il driver di periferica aggiorna lo stato delle proprietà in tempo reale quando necessario. Per esempio, se il telescopio si sta muovendo verso una posizione, allora le proprietà AR/DEC saranno indicate con <guilabel
->Occupato</guilabel
->. Quando il movimento viene completato correttamente, le proprietà saranno segnalate come <guilabel
->Ok</guilabel
->.</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Contesto: le proprietà numeriche possono accettare ed elaborare numeri in due formati, decimale e sessagesimale. Il formato sessagesimale è conveniente per esprimere l'ora o le coordinate equatoriali/geografiche. Puoi utilizzare un formato qualsiasi a tuo piacere. Per esempio, tutti i numeri seguenti sono uguali:</para>
-<itemizedlist>
-<listitem
-><para
->-156.40</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->-156:24:00</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->-156:24</para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Tempo: il tempo standard per tutte le comunicazioni relative a INDI è il Tempo Universale UTC specificato come AAAA-MM-GGTHH:MM:SS secondo lo standard ISO 8601. &kstars; invia automaticamente il tempo UTC corretto ai driver di periferica. Puoi abilitare/disabilitare gli aggiornamenti automatici dell'ora nella pagina <guimenuitem
->INDI</guimenuitem
-> della finestra di dialogo delle impostazioni. </para>
-</listitem>
-</itemizedlist>
-</sect1>
-
-<sect1 id="indi-remote-control">
-<title
->Controllo periferiche remote</title>
-<indexterm
-><primary
->Controllo del telescopio</primary>
-<secondary
->Periferiche remote</secondary>
-</indexterm>
-
-<para
->&kstars; fornisce un layer semplice ma potente per il controllo di periferiche remote. Una descrizione dettagliata del layer è disponibile nel <ulink url="http://www.clearskyinstitute.com/INDI/INDI.pdf"
->libro bianco</ulink
-> INDI.</para>
-
-<para
->Devi configurare sia la macchina server che quella client per il controllo remoto:</para>
-
-<orderedlist>
-<listitem>
-<para
->Server: per preparare una periferica al controllo remoto, segui gli stessi passi descritti nella configurazione <link linkend="indi-kstars-setup"
->locale/server</link
->. Quando avvii un servizio di periferica nel <guimenu
->Gestore periferiche</guimenu
->, viene visualizzato un numero di porta nella colonna <guilabel
->Porta di ascolto</guilabel
->. Oltre al numero di porta servono il nome host o l'indirizzo IP del server. </para>
-
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Client: seleziona <guimenuitem
->Gestore periferiche</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Periferiche</guimenu
-> e fai clic sulla linguetta <guilabel
->Client</guilabel
->. Nella scheda corrispondente puoi aggiungere, modificare o cancellare host. Aggiungi un host facendo clic sul pulsante <guibutton
->Aggiungi...</guibutton
->. Inserisci il nome host/indirizzo IP del server nella casella <guilabel
->Host</guilabel
->, e il numero di porta ottenuto dalla macchina <emphasis
->server</emphasis
-> nel passo precedente. </para>
-</listitem>
-</orderedlist>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Client INDI</screeninfo>
-<mediaobject>
-<imageobject>
-<imagedata fileref="indiclient.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Dopo aver aggiunto un host, fai clic su di esso per <guimenuitem
->Connetterti</guimenuitem
-> o <guimenuitem
->Disconnetterti</guimenuitem
->. Se viene stabilita una connessione, puoi controllare il telescopio dalla <guilabel
->mappa celeste</guilabel
-> o dal <guilabel
->Pannello di controllo INDI</guilabel
-> esattamente come descritto nella sezione <link linkend="indi-kstars-setup"
->locale/server</link
->. È davvero così facile come sembra. </para>
-
-<sect2 id="indi-commandline">
-<title
->Eseguire un server INDI dalla riga di comando</title>
-<para
->Sebbene &kstars; ti permetta di allestire con facilità un server INDI, puoi anche lanciarlo dalla riga di comando. </para>
-
-<para
->Dato che INDI è un componente indipendente del backend, puoi avere un server INDI in esecuzione su un host senza &kstars;. INDI può essere compilato separatamente per l'esecuzione su host remoti. Inoltre, i driver di periferica inviano messaggi di log a <constant
->stderr</constant
->, il che può essere d'aiuto per il debug. La sintassi per un server INDI è la seguente:</para>
-
-<para
->$ <command
->indiserver</command
-> [opzioni] [<filename
->driver</filename
-> ...]</para>
-
-<para
->Opzioni:</para>
-<para
->-l d : registra i messaggi del driver su d/AAA-MM-GG.islog</para>
-<para
->-m m : termina il client se rimane indietro per più di questi MByte, predefiniti 10</para>
-<para
->-p p : porta IP alternativa, predefinita 7624</para>
-<para
->-f percorso : percorso di una fifo per avvio e spegnimento dinamico dei driver</para>
-<para
->-v : mostra eventi chiave, nessun traffico</para>
-<para
->-vv : -v con contenuto dei messaggi chiave</para>
-<para
->-vvv : -vv con XML completo</para>
-<para
->driver : eseguibile oppure dispositivo@host[:porta]</para>
-
-<para
->Per esempio, se vuoi avviare un server INDI che esegua un driver LX200 GPS e resti in ascolto sulla porta 8000, devi digitare il comando seguente:</para>
-
-<para
->$ <command
->indiserver</command
-> -p 8000 <filename
->lx200gps</filename
-></para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="indi-secure-remote">
-<title
->Operazioni remote sicure</title>
-
-<para
->Supponi che vogliamo lanciare un indiserver con driver INDI su una macchina remota, <constant
->macchina_remota</constant
->, e connetterli a &kstars; in esecuzione sulla macchina locale.</para>
-
-<para
->Dalla macchina locale collegati a quella remota, <constant
->macchina_remota</constant
->, digitando:</para>
-
-<para
->$ <command
->ssh</command
-> -L <varname
->porta_locale</varname
->:<constant
->host_remoto</constant
->:<varname
->porta_remota</varname
-></para>
-
-<para
->Questo comando lega <varname
->porta_locale</varname
-> sulla macchina locale a <varname
->porta_remota</varname
-> su <constant
->host_remoto</constant
->. Dopo aver eseguito l'accesso, avvia indiserver sull'host remoto:</para>
-
-<para
->$ <command
->indiserver</command
-> -p <varname
->porta_remota</varname
-> [<filename
->driver</filename
->...]</para>
-
-<para
->Sulla macchina locale avvia &kstars;, quindi apri il <guimenuitem
->Gestore periferiche</guimenuitem
-> e aggiungi un host nella scheda <guilabel
->Client</guilabel
->. L'host dovrebbe essere quello locale (di solito 127.0.0.1) e il numero di porta dovrebbe essere la <varname
->porta_locale</varname
-> usata nei passi precedenti. Fai clic col pulsante <mousebutton
->destro</mousebutton
-> del mouse sull'host e seleziona <guimenuitem
->Connetti</guimenuitem
-> dal menu a comparsa. &kstars; si connetterà in modalità sicura al server INDI remoto. Le informazioni sull'host saranno memorizzate per le sessioni successive.</para>
-</sect2>
-</sect1>
-
-<sect1 id="indi-faq">
-<title
->Domande frequenti su INDI</title>
-<indexterm
-><primary
->Controllo del telescopio</primary>
-<secondary
-><acronym
->FAQ</acronym
-></secondary>
-</indexterm>
-
-<qandaset defaultlabel="qanda">
-<qandaentry>
-<question id="what-is-indi">
-<para
->Che cos'è INDI?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
-><acronym
->INDI</acronym
-> è il protocollo di controllo dell'<ulink url="http://indi.sourceforge.net"
->Instrument-Neutral-Distributed-Interface</ulink
-> sviluppato da <author
-><firstname
->Elwood</firstname
-><surname
->C. Downey</surname
-></author
-> del <ulink url="http://www.clearskyinstitute.com/"
->ClearSky Institute</ulink
->. &kstars; utilizza driver di periferica compatibili con il protocollo INDI. INDI ha molti vantaggi, compreso l'accoppiamento flessibile tra periferiche hardware e driver software. I client che utilizzano i driver (come &kstars;) non sanno nulla delle funzioni della periferica. Durante l'esecuzione, &kstars; comunica con i driver e produce un'interfaccia grafica dinamica in base ai servizi forniti dalla periferica. Ne consegue che, dopo l'introduzione di un nuovo driver o l'aggiornamento di uno esistente, &kstars; può sfruttare immediatamente le migliorie senza bisogno di cambiamenti dal lato client.</para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Avete in programma di supportare altre periferiche? </para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Sì, abbiamo in programma di supportare i principali dispositivi CCD e focheggiatori, e di estendere il supporto a un maggior numero di telescopi. Se vuoi che INDI supporti una periferica in particolare, invia un messaggio a <email
->indi-devel@lists.sourceforge.net</email
->. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Quali operazioni sono fornite da &kstars; per il controllo del telescopio? </para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Dipende da qual è il tuo telescopio, ma le tre operazioni di base sono <command
->Slew</command
->, <command
->Track</command
-> e <command
->Sync</command
->, che puoi eseguire direttamente dalla mappa celeste. Perché siano eseguite correttamente il tuo telescopio deve essere già allineato. Alcuni telescopi offrono una gamma più ampia di operazioni, come gestione del sito, modalità di movimento, messa a fuoco, posizione di riposo e così via. Puoi accedere alle funzionalità avanzate dei telescopi tramite il Pannello di controllo INDI nel menu Periferiche. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Qual è esattamente la differenza tra i comandi <command
->Slew</command
->, <command
->Track</command
-> e <command
->Sync</command
->? </para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Il comando <command
->Slew</command
-> ordina al telescopio di puntare un certo oggetto. Una volta che il telescopio ha raggiunto la posizione, continuerà a inseguire l'oggetto a velocità <emphasis
->siderale</emphasis
-> (quella del movimento delle stelle sulla volta celeste). Ciò funziona bene per stelle, oggetti di Messier e praticamente tutto ciò che sta al di fuori del sistema solare. Ma gli oggetti del sistema solare si spostano a velocità differenti, perciò il telescopio deve inseguirli (<command
->Track</command
->) nel loro movimento. </para>
-<para
->Per questo motivo devi dare il comando <command
->Track</command
-> se vuoi inseguire un oggetto con moto non siderale. Infine, <command
->Sync</command
-> serve a sincronizzare le coordinate interne del telescopio con quelle di un oggetto selezionato. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Posso controllare il mio telescopio in remoto? </para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Sì. Puoi avviare un server INDI sulla macchina collegata al telescopio, e il server rimarrà in ascolto di richieste da clienti &kstars;. Una volta connesso, puoi controllare il telescopio direttamente dalla mappa celeste. Questa procedura è descritta in dettaglio nella sezione <link linkend="indi-remote-control"
->Controllo periferiche remote</link
-> </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Quando faccio clic su <guibutton
->Connetti</guibutton
->, &kstars; risponde che il telescopio non è connesso alla porta seriale/USB. Che cosa posso fare? </para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Questo messaggio viene visualizzato quando &kstars; non riesce a comunicare col telescopio. Ecco alcune cose che puoi fare:</para>
-
- <orderedlist>
- <listitem>
-<para
->Controlla di avere i permessi sia in lettura che in scrittura per la porta a cui stai cercando di connetterti.</para>
- </listitem>
- <listitem>
-<para
->Controlla il cavo di connessione, assicurati che sia in buono stato e provalo con altre applicazioni.</para>
- </listitem>
- <listitem>
-<para
->Controlla l'alimentazione del tuo telescopio, assicurati che ci sia corrente e che il telescopio sia correttamente alimentato.</para>
- </listitem>
- <listitem>
-<para
->Imposta la porta corretta nel <guilabel
->Pannello di controllo INDI</guilabel
-> sotto il menu <guimenu
->Periferiche</guimenu
->. La porta predefinita è <constant
->/dev/ttyS0</constant
->.</para>
- </listitem>
- <listitem>
- <para
->Riavvia &kstars; e prova ancora.</para>
- </listitem>
- </orderedlist>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->&kstars; afferma che il telescopio è in linea e pronto, ma non trovo il relativo mirino, dove si trova?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->&kstars; ottiene le coordinate AR e DEC del telescopio al momento della connessione. Se l'allineamento è stato eseguito correttamente, dovresti vedere il mirino attorno alla posizione corrispondente nella mappa celeste. Tuttavia le coordinate AR e DEC fornite dal telescopio potrebbero essere scorrette (persino sotto l'orizzonte), il che rende necessario <link linkend="indi-sync"
->sincronizzare</link
-> il telescopio con la posizione corrente. Puoi utilizzare il menu contestuale per centrare la posizione del telescopio nella mappa celeste e attivare l'inseguimento.</para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Il telescopio si muove in direzioni casuali o non si muove del tutto. Che cosa posso fare?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Questo comportamento è dovuto perlopiù a impostazioni inesatte. Verifica i punti seguenti:</para>
-<orderedlist>
-<listitem>
-<para
->Il telescopio è allineato?</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->La modalità di allineamento del telescopio è corretta? Utilizza <guilabel
->Pannello di controllo INDI</guilabel
-> per controllare e modificare queste impostazioni (<constant
->Alt/Az,Polar, Land</constant
->).</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Le impostazioni di ora e data del telescopio sono corrette?</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Le impostazioni di latitudine e longitudine del telescopio sono corrette?</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->La differenza rispetto all'UTC è corretta?</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Gli assi di AR e DEC del telescopio sono bloccati saldamente?</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->L'interruttore N/S del telescopio (ove presente) è impostato correttamente per il tuo emisfero?</para>
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Il cavo tra il telescopio e il computer è in buone condizioni?</para>
-</listitem>
-</orderedlist>
-
-<para
->Se ritieni che tutte le impostazioni siano corrette, ma il telescopio continua a muoversi in direzioni casuali o a non muoversi del tutto, manda un resoconto a <email
->indi-devel@lists.sourceforge.net</email
-></para>
-</answer>
-</qandaentry>
-</qandaset>
-</sect1>
-</chapter>
-
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/indi.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/darkmatter.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/darkmatter.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/darkmatter.docbook (nonexistent)
@@ -1,86 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-darkmatter">
-
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jasem</firstname
-> <surname
->Mutlaq</surname
-> <affiliation
-><address>
-</address
-></affiliation>
-</author>
-</sect1info>
-
-<title
->Materia oscura</title>
-<indexterm
-><primary
->Materia oscura</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->Gli scienziati sono ormai a proprio agio con l'idea che il 90% della massa dell'Universo sia sotto forma di materia invisibile. </para>
-
-<para
->Nonostante dettagliate mappe dell'Universo vicino che coprono lo spettro dal radio ai raggi gamma, siamo in grado di individuare solo il 10% della massa che deve esistere là fuori. Come disse nel 2001 al New York Times Bruce H. Margon, astronomo all'Università di Washington: <quote
->È una situazione alquanto imbarazzante dover ammettere che non riusciamo a trovare il 90 per cento dell'Universo</quote
->. </para>
-
-<para
->Il nome dato a questa <quote
->massa mancante</quote
-> è <firstterm
->materia oscura</firstterm
->, e queste due parole riassumono abbastanza bene tutto ciò che ne sappiamo al momento. Sappiamo che c'è <quote
->materia</quote
->, perché possiamo vedere gli effetti della sua influenza gravitazionale. Tuttavia, questa materia non emette alcuna radiazione elettromagnetica, da cui l'aggettivo <quote
->oscura</quote
->. Esistono parecchie teorie per spiegare la massa mancante, da particelle subatomiche esotiche a una popolazione di buchi neri isolati, fino a meno esotiche nane bianche e brune. Il termine <quote
->massa mancante</quote
-> può essere fuorviante, dato che non è la massa a mancare, ma solo la sua luce. Ma che cos'è esattamente la materia oscura, e come facciamo a sapere che esiste, se non possiamo vederla? </para>
-
-<para
->La storia ebbe inizio nel 1933, quando l'astronomo Fritz Zwicky stava studiando il moto di ammassi di galassie lontani e di grande massa, nella fattispecie l'ammasso della Chioma e quello della Vergine. Zwicky stimò la massa di ogni galassia dell'ammasso basandosi sulla sua luminosità, e sommò tutte le masse galattiche per ottenere la massa totale dell'ammasso. Ottenne poi una seconda stima indipendente della massa totale, basata sulla misura della dispersione delle velocità individuali delle galassie nell'ammasso. Con sua grande sorpresa, questa seconda stima di <firstterm
->massa dinamica</firstterm
-> era <emphasis
->400 volte</emphasis
-> più grande della stima basata sulla luce delle galassie. </para>
-
-<para
->Sebbene l'evidenza sperimentale fosse già forte ai tempi di Zwicky, fu solo negli anni Settanta che gli scienziati iniziarono ad esplorare questa discrepanza in modo sistematico. Fu in quel periodo che l'esistenza della materia oscura iniziò ad essere presa sul serio. L'esistenza di tale materia non avrebbe solo risolto la mancanza di massa negli ammassi di galassie, ma avrebbe avuto conseguenze di ben più larga portata sull'evoluzione e il destino dell'Universo stesso. </para>
-
-<para
->Un altro fenomeno che suggerì la necessità di materia oscura consiste nelle curve di rotazione delle <firstterm
->galassie spirali</firstterm
->. Le galassie spirali contengono una vasta popolazione di stelle in orbita attorno al centro galattico su orbite quasi circolari, un po' come pianeti in orbita attorno a una stella. Come accade per le orbite planetarie, ci si aspetta che stelle con orbite galattiche più grandi abbiano velocità orbitali minori (si tratta di una semplice enunciazione della terza legge di Keplero). Per la verità, la terza legge di Keplero è applicabile soltanto a stelle vicine alla periferia di una galassia spirale, poiché presuppone che la massa racchiusa dall'orbita sia costante. </para>
-
-<para
->Tuttavia gli astronomi hanno condotto osservazioni delle velocità orbitali delle stelle nelle regioni periferiche di un gran numero di galassie spirali, e in nessun caso esse seguono la terza legge di Keplero. Invece di diminuire a grandi raggi, le velocità orbitali rimangono con ottima approssimazione costanti. L'implicazione è che la massa racchiusa da orbite di raggio via via maggiore aumenti, anche per stelle che sono apparentemente vicine al limite della galassia. Sebbene si trovino presso i confini della parte luminosa della galassia, questa ha un profilo di massa che apparentemente continua ben al di là delle regioni occupate dalle stelle. </para>
-
-<para
->Ecco un altro modo di vedere il problema: consideriamo le stelle presso la periferia di una galassia spirale, con velocità orbitali osservate tipicamente di 200 chilometri al secondo. Se la galassia fosse composta solo dalla materia che possiamo vedere, queste stelle la abbandonerebbero in breve tempo, dato che le loro velocità orbitali sono quattro volte più grandi della velocità di fuga dalla galassia. Dato che non si osservano galassie che si stiano disperdendo in questo modo, al loro interno deve trovarsi della massa di cui non teniamo conto quando sommiamo tutte le parti che possiamo vedere. </para>
-
-<para
->In letteratura sono comparse parecchie teorie per spiegare la massa mancante, come le <acronym
->WIMP</acronym
-> (Weakly Interacting Massive Particles, particelle di grande massa debolmente interagenti), i <acronym
->MACHO</acronym
-> (MAssive Compact Halo Objects, oggetti compatti di grande massa dell'alone), buchi neri primordiali, neutrini dotati di massa e così via, ciascuna con i suoi pro e contro. Nessuna singola teoria è stata finora accettata dalla comunità astronomica, poiché siamo privi dei mezzi per verificare in modo risolutivo una teoria rispetto all'altra.</para>
-
-<tip>
-<para
->Puoi vedere gli ammassi di galassie studiati dal professor Zwicky per scoprire la materia oscura. Usa la finestra Trova oggetto di KStars (<keycombo
-><keycap
->Ctrl</keycap
-><keycap
->F</keycap
-></keycombo
->) e posizionati su <quote
->M 87</quote
-> per trovare l'ammasso della Vergine, e su <quote
->NGC 4884</quote
-> per trovare l'ammasso della Chioma. Potrebbe essere necessario aumentare lo zoom per vedere le galassie. Nota che l'ammasso della Vergine appare molto più grande nel cielo. In realtà l'ammasso più grande è quello della Chioma, che appare più piccolo solamente perché è più distante. </para>
-</tip>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/darkmatter.docbook
___________________________________________________________________
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-Author Date Id Revision
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-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-equinox.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-equinox.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-equinox.docbook (nonexistent)
@@ -1,37 +0,0 @@
-<sect2 id="calc-equinox">
-<title
->Modulo equinozi e solstizi</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo equinozi e solstizi</tertiary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Modulo della calcolatrice per equinozi e solstizi </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="calc-equinox.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Equinozi e solstizi</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Il modulo <link linkend="ai-equinox"
->equinozi</link
-> e solstizi calcola la data e l'ora di un equinozio o un solstizio per un certo anno. Basta specificare l'anno, e saranno quindi visualizzati date e orari degli eventi (equinozio di primavera, solstizio d'estate, equinozio d'autunno o solstizio d'inverno). </para>
-<para
->Questo modulo dispone di una modalità non interattiva. Per utilizzarla, crea un file d'ingresso che abbia in ciascuna riga un anno per cui calcolare equinozi e solstizi. Quindi indica i nomi dei file in ingresso e in uscita, e premi il pulsante <guibutton
->Calcola</guibutton
-> per generare il file in uscita. Ogni riga di questo file contiene l'anno in questione e la data di ogni evento. Puoi anche visualizzare il risultato direttamente in &kstars; premendo il pulsante <guibutton
->Mostra l'output</guibutton
->. </para>
-</sect2>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-equinox.docbook
___________________________________________________________________
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-Author Date Id Revision
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Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/flux.docbook
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/flux.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/flux.docbook (nonexistent)
@@ -1,89 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-flux">
-
-<sect1info>
-
-<author
-><firstname
->Jasem</firstname
-> <surname
->Mutlaq</surname
-> <affiliation
-><address>
-</address
-></affiliation>
-</author>
-</sect1info>
-
-<title
->Flusso</title>
-<indexterm
-><primary
->Flusso</primary>
-<seealso
->Luminosità</seealso>
-</indexterm>
-
-<para
->Il <firstterm
->flusso</firstterm
-> è la quantità di energia che attraversa un'area unitaria in un secondo. </para>
-
-<para
->Gli astronomi usano il flusso per denotare la luminosità apparente di un corpo celeste. La luminosità apparente è definita come la quantità di energia ricevuta da una stella, al di sopra dell'atmosfera terrestre, in un secondo ed entro un'area unitaria. Ne consegue che la luminosità apparente è semplicemente il flusso ricevuto dalla stella. </para>
-
-<para
->Il flusso misura il <emphasis
->tasso di scorrimento</emphasis
-> dell'energia che passa ogni secondo attraverso un centimetro quadrato (o una qualsiasi area unitaria) della superficie di un oggetto. Il flusso misurato dipende dalla distanza della sorgente che irradia l'energia. Ciò accade in quanto l'energia deve distribuirsi entro un certo volume di spazio prima di raggiungerci. Supponiamo di avere un pallone immaginario che racchiuda una stella. Ogni punto sul pallone rappresenta un'unità di energia emessa dalla stella. Inizialmente, i punti in un'area di un centimetro quadrato sono assai vicini tra loro, e il flusso (energia emessa per centimetro quadrato per secondo) è alto. Dopo aver percorso una distanza d, il volume e la superficie del pallone sono aumentati, facendo sì che i punti si <emphasis
->sparpaglino</emphasis
-> allontanandosi l'uno dall'altro. Di conseguenza, il numero di punti (l'energia) contenuti in un centimetro quadrato è diminuito, come illustrato in Figura 1. </para>
-
-<para>
-<mediaobject>
-<imageobject>
-<imagedata fileref="flux.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-<caption
-><para
-><phrase
->Figura 1</phrase
-></para
-></caption>
-</mediaobject>
-</para>
-
-<para
->Il flusso è inversamente proporzionale alla distanza secondo una semplice legge dell'inverso del quadrato. Perciò, se la distanza raddoppia noi riceviamo 1/2<superscript
->2</superscript
-> o 1/4 del flusso originario. In termini di grandezze fondamentali, il flusso è la <link linkend="ai-luminosity"
->luminosità</link
-> per unità di area: <mediaobject
-> <imageobject>
-<imagedata fileref="flux1.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-</mediaobject>
-</para>
-
-<para
->dove (4 * PI * R<superscript
->2</superscript
->) è l'area di una sfera (o di un pallone!) di raggio R. Il flusso si misura in watt/m<superscript
->2</superscript
->/s, oppure, come comunemente fanno gli astronomi, in erg/cm<superscript
->2</superscript
->/s. Per esempio, la luminosità del Sole è L = 3.90 * 10<superscript
->26</superscript
-> W. Sarebbe a dire che in un secondo il Sole irradia 3.90 * 10<superscript
->26</superscript
-> joule di energia nello spazio. Ne consegue che il flusso ricevuto attraverso un centimetro quadrato alla distanza di un'UA (1.496 * 10<superscript
->13</superscript
-> cm) è: </para>
-
-<para>
-<mediaobject>
-<imageobject>
-<imagedata fileref="flux2.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-</mediaobject>
-</para>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/flux.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/fitsviewer.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/fitsviewer.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/fitsviewer.docbook (nonexistent)
@@ -1,119 +0,0 @@
-<sect1 id="tool-fitsviewer">
-<title
->Visore <acronym
->FITS</acronym
-></title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Visore FITS</secondary>
-</indexterm>
-
-<para
->Il Sistema Flessibile di Trasporto Immagini (Flexible Image Transport System, FITS) è il formato standard per la rappresentazione di immagini e dati in astronomia.</para>
-
-<para
->Il Visore FITS di &kstars; è integrato con l'architettura <link linkend="indi"
->INDI</link
-> in modo da permettere l'immediato trattamento e visualizzazione delle immagini FITS catturate. Per aprire un file FITS, seleziona <guimenuitem
->Apri FITS...</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->File</guimenu
->, o premi <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->O</keycap
-></keycombo
->.</para>
-
-<para
->Caratteristiche del Visore FITS:</para>
-<itemizedlist>
- <listitem
-><para
->Supporto per i formati 8, 16, 32, IEEE -32 e IEEE -64 bit.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Support per immagini Color FITS (3D Cubes) e immagini Bayered FITS.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Istogramma con scala lineare, logaritmica e radice quadrata.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Controlli luminosità e contrasto.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Spostamento e zoom.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Livelli automatici.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Statistiche.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Rilevamento ed evidenziazione delle stelle.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Ispezione dell'intestazione FITS.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Annulla/Ripeti.</para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-
-<screenshot>
- <screeninfo
->Il Visore FITS</screeninfo>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="fitsarea.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Visore FITS</phrase>
- </textobject>
- </mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->La figura qui sopra mostra la finestra e l'area di lavoro del Visore FITS. Sono presenti funzionalità di base per la visualizzazione di immagini. La profondità del dati FITS è preservata in tutte le funzioni di trattamento, apertura e salvataggio dei file. Sebbene il Visore sia conforme allo standard FITS, non tutte le sue caratteristiche sono supportate:</para>
-<itemizedlist>
- <listitem
-><para
->Supporto per <emphasis
->una</emphasis
-> sola immagine per file.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Supporto per i soli dati 2D e 3D. I dati 1D sono ignorati.</para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-
-<para
->Segue una breve descrizione delle funzionalità disponibili:</para>
-<itemizedlist>
- <listitem
-><para
->Istogramma: mostra l'istogramma FITS a un canale. L'utente può riscalare l'immagine definendo un limite inferiore e superiore per la regione di interdizione. L'operatore di riscalatura (lineare, logaritmico o radice quadrata) può quindi essere applicato alla regione compresa tra i due limiti.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Statistiche: fornisce semplici statistiche sul valore minimo e massimo dei pixel e sulla loro posizione. Profondità FITS, dimensioni, media e deviazione standard.</para
-></listitem>
- <listitem
-><para
->Intestazione FITS: mostra informazioni sull'intestazione del file FITS.</para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-</sect1>
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/details.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/details.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/details.docbook (nonexistent)
@@ -1,115 +0,0 @@
-<sect1 id="tool-details">
-<title
->Finestra dettagli oggetto</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Finestra dettagli oggetto</secondary
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti nel cielo</primary>
-<secondary
->Dettagli</secondary
-></indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->La finestra dettagli oggetto </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="detaildialog.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Finestra dettagli oggetto</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->La finestra di dialogo Dettagli oggetto mostra informazioni avanzate disponibili su un certo oggetto celeste. Per accedere a questa funzione, fai clic col pulsante <mousebutton
->destro</mousebutton
-> del mouse su un oggetto e seleziona <guimenuitem
->Dettagli...</guimenuitem
-> dal menu a comparsa. </para>
-<para
->La finestra è divisa in una serie di schede. Nella scheda <guilabel
->Generale</guilabel
-> troviamo i dati principali sull'oggetto corrente. Essi includono i suoi nomi e le sigle di catalogo, il tipo di oggetto e la <link linkend="ai-magnitude"
->magnitudine</link
-> (luminosità). Nella scheda <guilabel
->Posizione</guilabel
-> troviamo le coordinate equatoriali e orizzontali dell'oggetto, insieme ai suoi istanti di levata, culminazione e tramonto. </para>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti nel cielo</primary>
-<secondary
->Collegamenti internet</secondary>
-<tertiary
->Personalizzazione</tertiary
-></indexterm>
-Nella scheda <guilabel
->Collegamenti</guilabel
-> puoi gestire i collegamenti Internet a immagini e informazioni associati all'oggetto, che vi sono elencati. Si tratta dei collegamenti che appaiono nel menu a comparsa quando si fa clic sull'oggetto col pulsante <mousebutton
->destro</mousebutton
-> del mouse. Puoi aggiungere collegamenti personalizzati all'oggetto con il pulsante <guibutton
->Aggiungi collegamento...</guibutton
->. Si aprirà una finestra in cui potrai inserire l'&URL; e un testo descrittivo per il collegamento (puoi anche provarlo nel tuo browser web a partire da questa finestra). Ricorda che i collegamenti personalizzati possono tranquillamente puntare a un file sul tuo disco locale, in modo che tu possa usare questa funzione per organizzare le tue immagini astronomiche personali o i tuoi resoconti di osservazioni. </para>
-<para
->Puoi anche modificare o eliminare un collegamento qualsiasi tramite i pulsanti <guibutton
->Modifica collegamento...</guibutton
-> ed <guibutton
->Elimina collegamento</guibutton
->. </para>
-<!-- no Advanced tab for
-an unnamed star or
-if advinterface file failed loading or
-for solar system objects -->
-<para
->La scheda <guilabel
->Avanzate</guilabel
-> (non disponibile per tutti gli oggetti) ti permette di interrogare database astronomici professionali su Internet alla ricerca di informazioni sull'oggetto corrente. Per utilizzare questi database è sufficiente fare doppio clic sul quello desiderato nella lista per vedere i risultati dell'interrogazione in una finestra del browser web. L'interrogazione è eseguita usando il nome principale dell'oggetto in questione. Sono disponibili i seguenti database: <itemizedlist>
-<listitem
-><para
->Archivio Astrofisico Alte Energie (High Energy Astrophysical Archive, HEASARC). Qui puoi prelevare dati sull'oggetto corrente da una serie di osservatori delle <quote
->alte energie</quote
->, che coprono le regioni ultravioletta, X e gamma dello spettro elettromagnetico.</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->Archivio Multimissione presso il Telescopio Spaziale (Multimission Archive at Space Telescope, MAST). L'Istituto Scientifico del Telescopio Spaziale fornisce accesso all'intera collezione di immagini e spettri ottenuti con il telescopio spaziale Hubble, oltre a parecchi altri osservatori spaziali. </para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->Sistema Dati Astrofisici NASA (Astrophysical Data System, ADS). Questo incredibile database bibliografico comprende tutta la letteratura pubblicata nei giornali scientifici internazionali sull'astronomia e l'astrofisica. Il database è diviso in quattro aree generali (astronomia e astrofisica, preprint di astrofisica, strumentazione, fisica e geofisica). Ogni area possiede tre ulteriori suddivisioni che interrogano il database in modi diversi. <quote
->Ricerca per parola chiave</quote
-> restituisce articoli che presentano il nome dell'oggetto come parola chiave. <quote
->Ricerca per parola nel titolo</quote
-> trova articoli che includono il nome dell'oggetto nel loro titolo, e <quote
->Ricerca per titolo &amp; parola chiave</quote
-> usa entrambe le opzioni contemporaneamente. </para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->Database Extragalattico NASA/IPAC (NASA/IPAC Extragalactic Database, NED). NED fornisce dati e riferimenti bibliografici sugli oggetti extragalattici. Andrebbe usato solo se l'oggetto del tuo studio è extragalattico, per esempio se si tratta di una galassia. </para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->Insieme di Identificazioni, Misure e Bibliografia per Dati Astronomici (Set of Identifications, Measurements, and Bibliography for Astronomical Data, SIMBAD). SIMBAD è molto simile a NED, con l'eccezione che fornisce dati su tutti i tipi di oggetti, non solo sulle galassie. </para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->SkyView fornisce immagini di survey su tutto il cielo effettuate in decine di bande diverse dello spettro, dai raggi gamma alle onde radio. L'interfaccia di &kstars; preleverà un'immagine da ciascuna di queste survey, centrata sull'oggetto selezionato. </para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-</para>
-
-<para
->Infine, nella scheda <guilabel
->Registro</guilabel
-> puoi digitare del testo che resterà associato alla finestra Dettagli di questo oggetto. Potresti farne uso per allegare note personali di osservazioni, per esempio. </para>
-</sect1>
-
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/details.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calculator.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calculator.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calculator.docbook (nonexistent)
@@ -1,99 +0,0 @@
-<sect1 id="tool-calculator">
-<title
->L'astrocalcolatrice</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-</indexterm>
-
-<para
->L'astrocalcolatrice di &kstars; fornisce diversi moduli che ti danno accesso agli algoritmi usati dal programma. I moduli sono organizzati per argomento: <itemizedlist
-><title
->Convertitori di coordinate</title>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-angdist"
->Distanza angolare</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-apcoords"
->Coordinate apparenti</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-ecliptic"
->Coordinate eclittiche</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-eqgal"
->Coordinate equatoriali/galattiche</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-horiz"
->Coordinate orizzontali</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-geodetic"
->Coordinate geodetiche</link
-></para
-></listitem>
-<!-- missing
-LSR Velocity
- -->
-</itemizedlist>
-<itemizedlist
-><title
->Sistema solare</title>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-planetcoords"
->Coordinate pianeti</link
-></para
-></listitem>
-<!-- missing
-Conjunctions
-Moon Phase Almanach
- -->
-</itemizedlist>
-<itemizedlist
-><title
->Calcolatori di tempo</title>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-dayduration"
->Almanacco</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-equinox"
->Equinozi e solstizi</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-julian"
->Giorno giuliano</link
-></para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><link linkend="calc-sidereal"
->Tempo siderale</link
-></para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-</para>
-&calc-angdist; &calc-apcoords; &calc-ecliptic; &calc-eqgal; &calc-horiz; &calc-geodetic; &calc-planetcoords; &calc-dayduration; &calc-equinox; &calc-julian; &calc-sidereal; </sect1>
-
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calculator.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/precession.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/precession.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/precession.docbook (nonexistent)
@@ -1,58 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-precession">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Precessione</title>
-<indexterm
-><primary
->Precessione</primary>
-</indexterm>
-<para
->La <firstterm
->precessione</firstterm
-> è il graduale cambiamento della direzione dell'asse di rotazione terrestre. Tale asse traccia un cono, completando il proprio percorso in 26.000 anni. Se hai mai fatto girare una trottola, la rotazione <quote
->oscillante</quote
-> della punta è la precessione. </para
-><para
->Poiché la direzione dell'asse terrestre cambia, così fa anche la posizione dei <link linkend="ai-cpoles"
->poli celesti</link
->. </para
-><para
->La ragione della precessione terrestre è complicata. La Terra non è una sfera perfetta, ma è leggermente schiacciata, vale a dire che il <link linkend="ai-greatcircle"
->cerchio massimo</link
-> dell'equatore è più lungo di un cerchio massimo <quote
->meridonale</quote
-> che passa per i poli. Inoltre, il Sole e la Luna stanno al di fuori del piano equatoriale terrestre. Il risultato è che l'attrazione gravitazionale della Luna e del Sole sulla Terra oblata induce un leggero <emphasis
->momento torcente</emphasis
-> in aggiunta alla forza lineare. Tale momento torcente sul corpo rotante della Terra dà origine al moto di precessione. </para>
-<tip>
-<para
->Esercizio:</para>
-<para
->Il modo più facile di vedere la precessione è osservando i <link linkend="ai-cpoles"
->poli celesti</link
->. Per trovare il polo, seleziona dapprima le coordinate equatoriali nella finestra <guilabel
->Configura &kstars;</guilabel
->, quindi tieni premuto il tasto <keycap
->freccia in alto</keycap
-> fino a quando il display smette di scorrere. La declinazione mostrata al centro del <guilabel
->pannello informazioni</guilabel
-> dovrebbe essere +90 gradi, e la brillante stella Polare dovrebbe essere pressappoco al centro dello schermo. Prova a spostarti con i tasti freccia a destra e sinistra. Nota che il cielo sembra ruotare attorno al polo. </para
-><para
->Dimostreremo ora l'esistenza della precessione cambiando la data a un anno molto lontano, e osservando che la posizione del polo celeste non è più vicino alla stella Polare. Apri la finestra <guilabel
->Imposta data/ora</guilabel
-> (<keycombo
-><keycap
->Ctrl</keycap
-><keycap
->S</keycap
-></keycombo
->), e imposta la data all'anno 8000 (al momento &kstars; non può gestire date molto più lontane di questa, che è comunque sufficiente per i nostri scopi). Nota che la finestra del cielo è ora centrata su un punto tra le costellazioni del Cigno e di Cefeo. Verifica che si tratta effettivamente del polo spostando la mappa verso destra e sinistra: il cielo ruota attorno a questo punto. Nell'anno 8000, il polo nord celeste non sarà più vicino alla stella Polare. </para>
-</tip>
-</sect1>
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___________________________________________________________________
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-native
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-Author Date Id Revision
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-text/docbook
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Cannot display: file marked as a binary type.
svn:mime-type = image/png
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-image/png
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Cannot display: file marked as a binary type.
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+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/index.docbook (nonexistent)
@@ -1,346 +0,0 @@
-<?xml version="1.0" ?>
-<!DOCTYPE book PUBLIC "-//KDE//DTD DocBook XML V4.5-Based Variant V1.1//EN" "dtd/kdedbx45.dtd" [
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- removed after 4.9, see http://commits.kde.org/kstars/c8dd5af7bff7f738ce2b6ab68bdb46e9125bde7d-->
- <!ENTITY tool-altvstime SYSTEM "altvstime.docbook">
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-
-<book id="kstars" lang="&language;">
-<title
->Manuale di &kstars;</title>
-<bookinfo>
-
-<authorgroup>
-<author
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->Jason</firstname
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->Harris</surname
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->&Jason.Harris.mail;</address>
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-</author>
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-<othercredit role="developer"
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->Jasem</firstname
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->Mutlaq</surname
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->mutlaqja AT ikarustech DOT com</email
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->Traduzione italiana</contrib
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->
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-
-<copyright>
-<year
->2001-2007</year>
-<holder
->&Jason.Harris; e la squadra di &kstars;</holder>
-</copyright>
-
-<legalnotice
->&FDLNotice;</legalnotice>
-
-<date
->2013-11-09</date>
-<releaseinfo
->2.1.0 (&kde; 4.12)</releaseinfo>
-
-<abstract>
-<para
->&kstars; è un planetario per &kde; capace di fornire un'accurata simulazione del cielo notturno, con stelle, costellazioni, ammassi, nebulose, galassie, tutti i pianeti, il Sole, la Luna, comete e asteroidi. Puoi vedere il cielo come appare da qualsiasi località terrestre, in qualsiasi data. L'interfaccia utente è estremamente intuitiva e flessibile. È possibile usare il mouse per far scorrere la mappa celeste, ingrandirla e rimpicciolirla, e ogni oggetto può essere facilmente identificato e inseguito nel suo moto celeste. Sebbene &kstars; includa parecchie funzionalità avanzate, l'interfaccia è semplice e divertente da utilizzare. </para>
-</abstract>
-
-<keywordset>
-<keyword
->KDE</keyword>
-<keyword
->kdeedu</keyword>
-<keyword
->Astronomia</keyword>
-<keyword
->KStars</keyword>
-</keywordset>
-
-</bookinfo>
-
-<chapter id="introduction">
-<title
->Introduzione</title>
-
-<para
->&kstars; ti permette di esplorare il cielo notturno dalla comodità del tuo computer. Fornisce un'accurata rappresentazione grafica del cielo notturno per qualsiasi data, da ogni località terrestre. Tra gli oggetti inclusi vi sono 126.000 stelle fino alla nona magnitudine (ben sotto il limite di visibilità ad occhio nudo), 13.000 oggetti del cielo profondo (cataloghi di Messier, NGC e IC), tutti i pianeti, il Sole e la Luna, centinaia di comete e asteroidi, la Via Lattea, le 88 costellazioni e linee guida come l'<link linkend="ai-cequator"
->equatore celeste</link
->, l'<link linkend="ai-horizon"
->orizzonte</link
-> e l'<link linkend="ai-ecliptic"
->eclittica</link
->. </para>
-<para
->Tuttavia, &kstars; è molto più che un semplice simulatore del cielo notturno. La mappa celeste permette di accedere a una serie di strumenti grazie ai quali potrai migliorare la tua conoscenza del cielo e dell'astronomia. C'è un <link linkend="popup-menu"
->menu a comparsa</link
-> per ogni oggetto, in cui compaiono informazioni e azioni specifiche. Centinaia di oggetti dispongono nei propri menu a comparsa di collegamenti a pagine web e a magnifiche immagini prese dal Telescopio Spaziale Hubble e da altri osservatori. </para
-><para
->Dal menu a comparsa di un oggetto puoi accedere alla sua <link linkend="tool-details"
->finestra di informazioni dettagliate</link
->, dove è possibile esaminare dati sulla sua posizione e interrogare un enorme patrimonio di banche dati con osservazioni astronomiche professionali e riferimenti alla letteratura scientifica. Puoi anche aggiungere i tuoi collegamenti Internet, le tue immagini e le tue annotazioni, fino a trasformare &kstars; in un taccuino grafico per i resoconti delle tue osservazioni e le tue annotazioni astronomiche. </para>
-<para
->L'<link linkend="tool-calculator"
->astrocalcolatore</link
-> fornisce accesso diretto a molti degli algoritmi che il programma usa dietro le quinte, inclusi i convertitori di coordinate e i calcolatori del tempo. </para>
-<para
->Puoi pianificare una sessione osservativa tramite lo strumento <link linkend="tool-altvstime"
->Altezza in funzione del tempo</link
->, che traccia grafici con l'altezza in funzione del tempo per un gruppo qualsiasi di oggetti. Se ciò è troppo dettagliato, c'è anche <link linkend="tool-whatsup"
->Che si vede stanotte?</link
->, che elenca gli oggetti visibili dalla tua località durante una certa notte. Puoi aggiungere i tuoi oggetti preferiti alla lista di osservazione usando il <link linkend="tool-obsplanner"
->Pianificatore delle osservazioni</link
->, che ti permette di pianificare in modo professionale le tue sessioni di osservazione. </para>
-<para
->&kstars; fornisce anche un <link linkend="tool-solarsys"
->visore del sistema solare</link
->, che mostra la posizione corrente dei pianeti maggiori del nostro sistema solare. C'è inoltre il <link linkend="tool-jmoons"
->visore dei satelliti di Giove</link
->, che mostra la posizione delle quattro lune maggiori di Giove in funzione del tempo. </para>
-<para
->Il nostro obiettivo principale è fare di &kstars; uno strumento interattivo per l'apprendimento dell'astronomia e la conoscenza del cielo notturno. A tale scopo, il manuale di &kstars; include il <link linkend="astroinfo"
->progetto AstroInfo</link
->, una serie di brevi articoli ipertestuali su argomenti astronomici che si possono esplorare con &kstars;. In aggiunta, &kstars; include funzioni &DBus; che permettono di <link linkend="tool-scriptbuilder"
->scrivere script complessi</link
->, il che lo rende un potente "generatore di dimostrazioni" per uso didattico e per illustrare concetti astronomici. </para>
-<para
->Ma &kstars; non è fatto solo per gli studenti. Puoi controllare telescopi e camere CCD grazie all'elegante e potente protocollo <link linkend="indi"
->INDI</link
->. &kstars; supporta parecchi telescopi, inclusa la famiglia LX200 della Meade e i GPS della Celestron. Supporta inoltre parecchi modelli di camere CCD, webcam e focheggiatori computerizzati. Semplici comandi di movimento e inseguimento sono integrati nel menu a comparsa della finestra principale, e il pannello di controllo INDI fornisce accesso a tutte le funzioni del tuo telescopio. L'architettura client/server di INDI permette di controllare senza difficoltà un numero qualsiasi di telescopi <link linkend="indi-kstars-setup"
->locali</link
-> o <link linkend="indi-remote-control"
->remoti</link
-> da una singola sessione di &kstars;. </para>
-<para
->Siamo molto interessati alle tue segnalazioni: riporta bug o richieste di nuove funzionalità alla mailing list di sviluppo di &kstars;:<email
->kstars-devel@kde.org</email
->. Puoi anche utilizzare il sistema automatico di segnalazione bug, accessibile dal menu Aiuto. </para>
-<para
->Davide Rizzo <email
->drizzo@daviderizzo.com</email
-> (traduzione italiana)</para
-> <para
->Pino Toscano <email
->toscano.pino@tiscali.it</email
-> (traduzione italiana)</para
->
-&underFDL; </chapter>
-
-&quicktour; <!--A Quick Tour of KStars-->
-&config; <!--Configuring KStars-->
-&commands; <!--Command Reference-->
-&astroinfo; <!--AstroInfo Articles-->
-&tools; <!--KStars Tools-->
-&dumpmode; <!--Command-line image-dump mode-->
-&indi; <!-- INDI-->
-&faq; <!--Questions and Answers-->
-&credits; <!--Credits and License-->
-&install; <!--Installation-->
-
-&documentation.index;
-
-</book>
-<!--
-Local Variables:
-mode: sgml
-sgml-minimize-attributes:nil
-sgml-general-insert-case:lower
-sgml-indent-step:0
-sgml-indent-data:nil
-End:
--->
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/commands.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/commands.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/commands.docbook (nonexistent)
@@ -1,2508 +0,0 @@
-<chapter id="commands">
-<title
->Guida ai comandi</title>
-
-<sect1 id="kstars-menus">
- <title
->Comandi dei menu</title>
-<indexterm
-><primary
->Comandi</primary
-><secondary
->Menu</secondary
-></indexterm>
-
-<sect2 id="filemenu">
-<title
->Il menu File</title>
-
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-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->O</keycap
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-> </shortcut
-> <guimenu
->File</guimenu
-> <guimenuitem
->Apri FITS...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre un'immagine FITS all'interno del visore FITS </para
-></listitem>
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-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->I</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Tempo</guimenu
-> <guimenuitem
->Salva immagine cielo...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Crea un'immagine su disco a partire dal display corrente </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->R</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->File</guimenu
-> <guimenuitem
->Esegui script...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Esegue lo script di &kstars; specificato </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-<!-- not in 4.7
-<variablelist>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice>
-<shortcut>
-<keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->N</keycap
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-</shortcut>
-<guimenu
->File</guimenu>
-<guimenuitem
->New Window</guimenuitem>
-</menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Open another &kstars; window
-</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice>
-<shortcut>
-<keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->W</keycap
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-</shortcut>
-<guimenu
->File</guimenu>
-<guimenuitem
->Close Window</guimenuitem>
-</menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Close &kstars; window
-</para
-></listitem>
-</varlistentry>
--->
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->File</guimenu
-> <guimenuitem
->Procedura guidata per la stampa</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Avvia una procedura guidata per configurare la cattura di immagini degli oggetti del cielo usando il telescopio, e la stampa ad alta qualità dei risultati per essere usati in altro modo o per essere classificati. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->P</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->File</guimenu
-> <guimenuitem
->Stampa...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Invia la mappa del cielo corrente alla stampante (o ad un file PostScript/PDF) </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->Q</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->File</guimenu
-> <guimenuitem
->Esci</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Esce da &kstars; </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-</variablelist>
-
-</sect2>
-
-<sect2 id="timemenu">
-<title
->Il menu Tempo</title>
-
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-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->E</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Tempo</guimenu
-> <guimenuitem
->Usa ora corrente</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Sincronizza l'ora con l'orologio di sistema</para
-></listitem>
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-
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-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->S</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Tempo</guimenu
-> <guimenuitem
->Imposta data/ora...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la data e l'ora</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->&lt;</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Tempo</guimenu
-> <guimenuitem
->Avanza di un passo all'indietro nel tempo</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Avanza di un passo all'indietro nel tempo nella simulazione della mappa celeste di &kstars;. La durata del tempo può essere configurata dopo aver premuto il piccolo pulsante con <guilabel
->&gt;</guilabel
-> nella barra degli strumenti di &kstars;. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Tempo</guimenu
-> <guimenuitem
->Ferma orologio</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Attiva/disattiva il passare del tempo</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->&lt;</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Tempo</guimenu
-> <guimenuitem
->Avanza di un passo in avanti nel tempo</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Avanza di un passo in avanti nel tempo nella simulazione della mappa celeste di &kstars;. La durata del tempo può essere configurata dopo aver premuto il piccolo pulsante con <guilabel
->&gt;</guilabel
-> nella barra degli strumenti di &kstars;. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-</variablelist>
-
-</sect2>
-
-<sect2 id="pointmenu">
-<title
->Il menu Puntamento</title>
-
-<variablelist>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->Z</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Puntamento</guimenu
-> <guimenuitem
->Zenit</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra il display sullo <link linkend="ai-zenith"
->zenit</link
-> (in alto sulla verticale) </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->N</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Puntamento</guimenu
-> <guimenuitem
->Nord</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra il display sul punto nord dell'orizzonte.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->E</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Puntamento</guimenu
-> <guimenuitem
->Est</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
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-><para
->Centra il display sul punto est dell'orizzonte.</para
-></listitem>
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-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->S</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Puntamento</guimenu
-> <guimenuitem
->Sud</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra il display sul punto sud dell'orizzonte.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->W</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Puntamento</guimenu
-> <guimenuitem
->Ovest</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra il display sul punto ovest dell'orizzonte</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->M</keycap
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-> </shortcut
-> <guimenu
->Puntamento</guimenu
-> <guimenuitem
->Imposta coordinate manualmente...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra la mappa su <link linkend="ai-skycoords"
->coordinate celesti</link
-> specifiche </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->F</keycap
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-> </shortcut
-> <guimenu
->Puntamento</guimenu
-> <guimenuitem
->Trova oggetto...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Trova un oggetto per nome tramite la <link linkend="findobjects"
->finestra Trova oggetto</link
-></para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->T</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Puntamento</guimenu
-> <guimenuitem
->Arresta inseguimento</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Attiva/disattiva l'inseguimento. Durante l'inseguimento il display rimarrà centrato sulla posizione o sull'oggetto corrente.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-</variablelist>
-
-</sect2>
-
-<sect2 id="viewmenu">
-<title
->Il menu Visualizza</title>
-
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-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->+</keycap
-></keycombo
-></shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guimenuitem
->Aumenta ingrandimento</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Aumenta l'ingrandimento</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->-</keycap
-></keycombo
-></shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guimenuitem
->Riduci ingrandimento</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Diminuisce l'ingrandimento</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->Z</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guimenuitem
->Zoom predefinito</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Ripristina l'ingrandimento predefinito</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;&Shift;<keycap
->Z</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guimenuitem
->Zoom a scala angolare...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta l'ingrandimento alla scala angolare specificata</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;&Shift;<keycap
->F</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->View</guimenu
-> <guimenuitem
->Modalità a tutto schermo</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Attiva/disattiva la modalità a tutto schermo</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->Spazio</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guimenuitem
->Passa alla vista del globo delle stelle / Passa alla vista orizzontale</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Alterna tra i <link linkend="ai-skycoords"
->sistemi di coordinate</link
-> <link linkend="horizontal"
->orizzontali</link
-> ed <link linkend="equatorial"
->equatoriali</link
-></para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->F5</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guisubmenu
->Proiezione</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Azimutale area-equivalente di Lambert</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="https://en.wikipedia.org/wiki/Lambert_azimuthal_equal-area_projection"
->azimutale area-equivalente di Lambert</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->F6</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guisubmenu
->Proiezione</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Azimutale equidistante</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="https://it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_azimutale"
->azimutale equidistante</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->F7</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guisubmenu
->Proiezione</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Ortografica</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="https://en.wikipedia.org/wiki/Orthographic_projection_(cartography)"
->ortografica</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->F8</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guisubmenu
->Proiezione</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Equidistante</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="https://it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_azimutale"
->azimutale equidistante</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->F9</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guisubmenu
->Proiezione</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Stereografica</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="http://it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_stereografica"
->stereografica</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycap
->F10</keycap
-> </shortcut
-> <guimenu
->Visualizza</guimenu
-> <guisubmenu
->Proiezione</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Gnomonica</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="http://it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_gnomonica"
->gnomonica</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-</variablelist>
-</sect2>
-
-<sect2 id="toolmenu">
-<title
->Il menu Strumenti</title>
-
-<variablelist>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->C</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Calcolatrice...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre la finestra dell'<link linkend="tool-calculator"
->Astrocalcolatrice</link
->, permettendo l'accesso a parecchie delle funzioni matematiche usate da &kstars;. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guisubmenu
->Periferiche</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Configurazione telescopio...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre la <guilabel
->Procedura guidata telescopio</guilabel
->, una guida passo passo per connettere il tuo telescopio e controllarlo da &kstars;.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guisubmenu
->Periferiche</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Gestore periferiche...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre il gestore periferiche, che ti permette di avviare e arrestare driver e di connetterti a server INDI remoti.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guisubmenu
->Periferiche</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Pannello di controllo INDI...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre il pannello di controllo INDI, che ti permette di controllare tutte le funzioni supportate da una periferica.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<!--
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice>
-<guimenu
->Devices</guimenu>
-<guimenuitem
->Capture Image Sequence...</guimenuitem>
-</menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Acquire images from a CCD camera or webcam device</para
-></listitem>
-</varlistentry>
--->
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Calendario celeste</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre lo strumento <guilabel
->Calendario celeste</guilabel
->, che ti permette di pianificare le osservazioni dei pianeti del sistema solare fornendo i dati sul sorgere e sul tramontare di questi oggetti. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Calendario delle fasi lunari</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre lo strumento <guilabel
->Calendario delle fasi lunari</guilabel
->, che fornisce una rappresentazione grafica delle fasi lunari con un comodo calendario con cui scegliere il mese e l'anno. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<!-- removed after 4.9 see http://commits.kde.org/kstars/c8dd5af7bff7f738ce2b6ab68bdb46e9125bde7d
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice>
-<shortcut>
-<keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->V</keycap
-></keycombo>
-</shortcut>
-<guimenu
->Tools</guimenu>
-<guimenuitem
->AAVSO Light Curves...</guimenuitem>
-</menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para>
-Opens the <link linkend="tool-aavso"
->AAVSO Light Curve Generator</link>
-Tool, which allows you to download a light curve for any variable
-star from the American Association of Variable Star Observers.
-</para>
-</listitem>
-</varlistentry>
--->
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->A</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Altezza in funzione del tempo...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre lo strumento <link linkend="tool-altvstime"
->Altezza in funzione del tempo</link
->, in grado di visualizzare curve che raffigurano l'altezza di un oggetto qualsiasi in funzione del tempo. È utile per pianificare sessioni di osservazione. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->U</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Che si vede stanotte...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre la finestra <link linkend="tool-whatsup"
->Che si vede stanotte</link
->, che presenta un sommario degli oggetti osservabili dalla tua località a una data prefissata. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->W</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Che c'è di interessante...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre lo strumenti <guilabel
->Che c'è di interessante</guilabel
->, che ti fa sapere quali sono le osservazioni più interessanti che possono essere effettuate dalla località corrente usando l'attrezzatura specificata. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->B</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Costruttore script...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre il <link linkend="tool-scriptbuilder"
->Costruttore script</link
->, che fornisce un'interfaccia grafica per realizzare script &DBus; di &kstars;. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->Y</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Sistema solare...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre il <link linkend="tool-solarsys"
->Visore del sistema solare</link
->, che mostra il sistema solare visto dall'alto per la data corrente della simulazione. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Ekos</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre il potente strumento <guilabel
->Ekos</guilabel
->, che è un software di guida per il tuo telescopio. Le funzionalità di allieamento di Ekos sono fornite dalle librerie <ulink url="http://astrometry.net/"
->astrometry.net</ulink
-> </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->J</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Satelliti di Giove...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre la finestra <link linkend="tool-jmoons"
->Satelliti di Giove</link
->, che mostra la posizione delle quattro lune più luminose di Giove in funzione del tempo. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Strumenti</guimenu
-> <guimenuitem
->Indicatori</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Apre lo strumento <guilabel
->Gestione indicatori</guilabel
->, che serve ad assegnare etichette colorate ed icone a posizioni specificate della mappa celeste. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-</variablelist>
-</sect2>
-
-<sect2 id="datamenu">
-<title
->Il menu Dati</title>
-
-<variablelist>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->D</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Dati</guimenu
-> <guimenuitem
->Scarica nuovi dati...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Apri la finestra <guilabel
->Scarica le Novità</guilabel
-> per scaricare dati aggiuntivi per &kstars;. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Dati</guimenu
-> <guimenuitem
->Aggiornamenti</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Questo sottomenu può essere usato per aggiornare da Internet i dati di vari oggetti, in particolare di asteroidi e di orbite di comete, e i dati più recenti di supernove. I dati saranno scaricati solo per l'utente corrente. Se &kstars; viene usato da diversi utenti, i dati dovranno essere scaricati separatamente da ciascun utente. </para>
-<para
->Come impostazione predefinita, &kstars; prova automaticamente a scaricare la lista delle supernove. Puoi disattivare questo comportamento nella pagina <guilabel
->Supernove</guilabel
-> della finestra delle impostazioni di &kstars;.</para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-</variablelist>
-
-</sect2>
-
-<sect2 id="observationmenu">
-<title
->Il menu Osservazione</title>
-
-<variablelist>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->L</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Osservazione</guimenu
-> <guimenuitem
->Pianificatore delle osservazioni</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre il <link linkend="tool-obsplanner"
->Pianificatore delle osservazioni</link
-></para
-></listitem>
-</varlistentry>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->2</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Osservazione</guimenu
-> <guimenuitem
->Esegui il piano della sessione</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre il <link linkend="tool-obsplanner"
->Pianificatore delle osservazioni</link
-> o esegue la sessione pianificata.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-</variablelist>
-</sect2>
-
-<sect2 id="settingmenu">
-<title
->Il menu Impostazioni</title>
-
-<variablelist>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Riquadri informazioni</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Mostra riquadri informazioni</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Mostra/nasconde tutti e tre i riquadri informativi </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Riquadri informazioni</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Mostra riquadro tempo</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Mostra/nasconde il riquadro informativo con l'ora </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Riquadri informazioni</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Mostra riquadro posizione</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Mostra/nasconde il riquadro informativo con la posizione </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Riquadri informazioni</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Mostra riquadro località</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Mostra/nasconde il riquadro informativo con la località </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Barre mostrate</guisubmenu
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Mostra/nasconde le barre degli strumenti principale e di visualizzazione </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Barra di stato</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Mostra la barra di stato</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Mostra/nasconde la barra di stato </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Barra di stato</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Mostra campo Az/Alt</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Mostra o nasconde nella barra di stato le coordinate orizzontali del puntatore del mouse. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Barra di stato</guisubmenu
-> <guimenuitem
->Mostra campo AR/Dec</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Mostra o nasconde nella barra di stato le coordinate orizzontali del puntatore del mouse. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guimenuitem
->Schemi colori</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Questo sottomenu contiene tutti gli schemi di colori definiti, inclusi quelli personalizzati. Seleziona una voce per attivare lo schema. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Simboli CDV</guisubmenu
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Questo sottomenu elenca i simboli di campo di vista (CDV) disponibili. Ogni simbolo è visualizzato al centro del display. Puoi scegliere dalla lista dei simboli predefiniti (nessun CDV, binocolo 7x35, un grado oppure HST WFPC2) oppure definirne di nuovi (o modificare quelli esistenti) tramite la voce <guimenuitem
->Modifica simboli CDV...</guimenuitem
->. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guimenuitem
->Passa alla modalità OpenGL/QPainter</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->&kstars; ha il supporto sperimentale per <ulink url="https://it.wikipedia.org/wiki/OpenGL"
->OpenGL</ulink
->. La corrispondente modalità ha prestazioni più elevate in computer con accelerazione hardware. Torna alla modalità QPainter (predefinita) nel caso in cui dovessi notare problemi con la modalità OpenGL. </para>
-<important>
- <para
->Nella versione attuale, i riquardi informativi non funzionano correttamente in modalità OpenGL, e per questo saranno disabilitati in tale modalità. </para>
-</important>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->0</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guimenuitem
->Definisci attrezzatura...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Permette di definire le caratteristiche dell'attrezzatura (telescopio, oculare, lente e filtro) usata nelle tue osservazioni. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->1</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guimenuitem
->Aggiungi osservatore...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Può essere usato per aggiungere un nuovo osservatore per tue osservazioni. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><shortcut
-> <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->G</keycap
-></keycombo
-> </shortcut
-> <guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guimenuitem
->Geografica...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem>
-<para
->Seleziona una nuova <link linkend="setgeo"
->località geografica</link
-> </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-<varlistentry>
-<term
-><menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guimenuitem
->Configura &kstars;...</guimenuitem
-> </menuchoice
-></term>
-<listitem
-><para
->Modifica le <link linkend="config"
->opzioni di configurazione</link
-></para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<!-- Startup Wizard missing-->
-
-</variablelist>
-
-<para
->Inoltre &kstars; ha le voci dei menu <guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> e <guimenu
->Aiuto</guimenu
-> comuni di &kde;; per maggiori informazioni, consulta i capitoli <ulink url="help:/fundamentals/ui.html#menus-settings"
->Menu Impostazioni</ulink
-> e <ulink url="help:/fundamentals/ui.html#menus-help"
->menu Aiuto</ulink
-> dei «Fondamentali di &kde;». </para>
-
-</sect2>
-
-<sect2 id="helpmenu">
-<title
->Il menu Aiuto</title>
-&help.menu.documentation; </sect2>
-
-<sect2 id="popup-menu">
-<title
->Menu a comparsa</title>
-<indexterm
-><primary
->Menu a comparsa</primary
-><secondary
->Descrizione</secondary
-></indexterm>
-
-<para
->Il menu a comparsa attivato da un clic col tasto <mousebutton
->destro</mousebutton
-> del mouse è sensibile al contesto, ovvero cambia a seconda dell'oggetto su cui fai clic. Elenchiamo qui tutte le voci del menu a comparsa, con il tipo di oggetto [tra parentesi quadre].</para>
-
-<variablelist>
-<varlistentry>
-<term
->[Tutti]</term>
-<listitem
-><para
->Identificazione e tipo: le prime tre righe sono riservate al nome (o ai nomi) dell'oggetto e alla sua categoria. Per le stelle è anche mostrato il tipo spettrale. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->[Tutti]</term>
-<listitem
-><para
->Gli istanti di levata, culminazione e tramonto dell'oggetto per la data corrente sono mostrati nelle tre righe successive. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->[Tutti]</term>
-<listitem
-><para
-><guimenuitem
->Centra e insegui</guimenuitem
->: Centra la finestra su questa posizione e attiva l'inseguimento. Equivalente a un doppio clic. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->[Tutti]</term>
-<listitem
-><para
-><guimenuitem
->Distanza angolare da...</guimenuitem
->: entra in "modalità distanza angolare". In questa modalità, una linea tratteggiata viene tracciata dal primo oggetto alla posizione del puntatore del mouse. Quando fai clic con il &RMB; su un secondo oggetto, sarà mostrata vicino al secondo oggetto la distanza angolare tra i due oggetti. Puoi premere il tasto &Esc; per uscire dalla modalità distanza angolare senza aver effettuato una misura. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<!-- Starhop from here missing-->
-
-<varlistentry>
-<term
->[Tutti]</term>
-<listitem
-><para
-><guimenuitem
->Dettagli</guimenuitem
->: apre la <link linkend="tool-details"
->finestra Dettagli oggetto</link
-> per l'oggetto in questione. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->[Tutti]</term>
-<listitem
-><para
-><guimenuitem
->Visualizza nome</guimenuitem
->: visualizza in modo permanente il nome dell'oggetto. Se il nome è già visualizzato, la voce di menu sarà <guilabel
->Nascondi nome</guilabel
->. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-<!-- missing
-Add to Observing Wishlist
-Add Trail
-Print XPlanet view
- -->
-<varlistentry>
-<term
->[Tutti]</term>
-<listitem
-><para
-><guimenuitem
->Mostra immagine...</guimenuitem
->: scarica da Internet un'immagine dell'oggetto, e la visualizza nel visore immagini. Al posto di "..." c'è una breve descrizione della fonte dell'immagine. Un oggetto può avere diversi collegamenti a immagini nel proprio menu a comparsa. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->[Tutti]</term>
-<listitem
-><para
-><guimenuitem
->Pagina ...</guimenuitem
->: mostra nel browser predefinito una pagina web sull'oggetto. Al posto di "..." c'è una breve descrizione della pagina. Un oggetto può avere diversi collegamenti a pagine web nel proprio menu a comparsa. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-</variablelist>
-
-</sect2>
-</sect1>
-
-<sect1 id="kstars-keys">
-<title
->Comandi da tastiera</title>
-<indexterm
-><primary
->Comandi</primary>
-<secondary
->Tastiera</secondary
-></indexterm>
-
-<sect2 id="nav-keys">
-<title
->Tasti di navigazione</title>
-<indexterm
-><primary
->Controlli di navigazione</primary>
-<secondary
->Tastiera</secondary
-></indexterm>
-
-<variablelist>
-<varlistentry
-><term
->Tasti freccia</term>
-<listitem
-><para
->Usa i tasti freccia per far scorrere il display. Tenendo premuto il tasto &Shift; la velocità di scorrimento raddoppia. </para
-></listitem
-></varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->+</keycap
-> / <keycap
->-</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Zoom avanti/indietro</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->Z</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Ripristina l'ingrandimento predefinito</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;&Shift;<keycap
->Z</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta l'ingrandimento alla scala angolare specificata</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->0&ndash;9</term>
-<listitem
-><para
->Centra la mappa su un corpo maggiore del sistema solare: <itemizedlist>
-<listitem
-><para
->0: Sole</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->1: Mercurio</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->2: Venere</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->3: Luna</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->4: Marte</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->5: Giove</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->6: Saturno</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->7: Urano</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->8: Nettuno</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->9: Plutone</para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->Z</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra la mappa allo <link linkend="ai-zenith"
->zenit</link
-> (in alto sulla verticale)</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->N</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra il display sul punto nord dell'orizzonte.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->E</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra il display sul punto est dell'orizzonte.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->S</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra il display sul punto sud dell'orizzonte.</para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->W</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra il display sul punto ovest dell'orizzonte</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->T</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Attiva/disattiva l'inseguimento.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->&lt;</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Fa arretrare l'orologio della simulazione di un'unità di tempo</para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->&gt;</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Fa avanzare l'orologio della simulazione di un'unità di tempo</para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-</variablelist>
-</sect2>
-
-<sect2 id="menu-keys">
-<title
->Le scorciatoie di menu</title>
-<indexterm
-><primary
->Comandi</primary>
-<secondary
->Menu</secondary>
-<tertiary
->Scorciatoie da tastiera</tertiary>
-</indexterm>
-<variablelist>
-<!-- not in 4.7
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->N</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Open a new &kstars; window</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->W</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Close a &kstars; window</para
-></listitem>
-</varlistentry>
--->
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->D</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Scarica dati aggiuntivi</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->O</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre un'immagine FITS nell'editor FITS</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->I</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Esporta l'immagine del cielo su file</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->L</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Esegue un <link linkend="tool-obsplanner"
->Pianificatore delle osservazioni</link
-> di &kstars;</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->R</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Esegue uno script &DBus; di &kstars;</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->P</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Stampa la mappa del cielo</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->Q</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Esce da &kstars;</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->E</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Regola l'orologio della simulazione sull'ora di sistema</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->S</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta l'orologio della simulazione a un'ora e una data specifiche</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;&Shift;<keycap
->F</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Attiva/disattiva la modalità a tutto schermo</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->0</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Definisce le caratteristiche dell'attrezzatura (telescopio, oculare, lente e filtro) usata nelle tue osservazioni</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->1</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Aggiunge un nuovo osservatore per le tue osservazioni</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry
-><term
-><keycap
->Spazio</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Alterna tra i <link linkend="ai-skycoords"
->sistemi di coordinate</link
-> <link linkend="horizontal"
->orizzontali</link
-> ed <link linkend="equatorial"
->equatoriali</link
-> </para
-></listitem
-></varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->F1</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre il manuale di &kstars;</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->F5</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="https://en.wikipedia.org/wiki/Lambert_azimuthal_equal-area_projection"
->azimutale area-equivalente di Lambert</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->F6</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="https://it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_azimutale"
->azimutale equidistante</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->F7</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="https://en.wikipedia.org/wiki/Orthographic_projection_(cartography)"
->ortografica</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->F8</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="https://it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_azimutale"
->azimutale equidistante</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->F9</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="http://it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_stereografica"
->stereografica</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->F10</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Imposta la proiezione <ulink url="http://it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_gnomonica"
->gnomonica</ulink
-> per la mappa celeste.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-</variablelist>
-</sect2>
-
-
-<sect2 id="object-actions">
-<title
->Azioni per l'oggetto selezionato</title>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti celesti</primary>
-<secondary
->Azioni da tastiera</secondary
-></indexterm>
-
-<para
->Ciascuno dei tasti seguenti esegue un'azione sull'<firstterm
->oggetto selezionato</firstterm
->, ovvero l'ultimo oggetto su cui è stato fatto clic (identificato nella barra di stato). In alternativa, tenendo premuto il tasto &Shift; l'azione sarà eseguita sull'oggetto centrato.</para>
-
-<variablelist>
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->C</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Centra e insegue l'oggetto selezionato</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->D</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre la finestra Dettagli per l'oggetto selezionato</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->L</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Mostra/nasconde il nome dell'oggetto selezionato</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->O</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Aggiunge l'oggetto selezionato alla lista dei preferiti</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->P</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre il menu a comparsa dell'oggetto selezionato</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->T</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Mostra/nasconde la traccia orbitale dell'oggetto selezionato (solo corpi del sistema solare)</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-</variablelist>
-</sect2>
-
-<sect2 id="tools-keys">
-<title
->Scorciatoie strumenti</title>
-
-<variablelist>
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->F</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre la <link linkend="findobjects"
->finestra Trova oggetto</link
-> per specificare un oggetto celeste da centrare</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry
-><term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->M</keycap
-></keycombo>
-</term>
-<listitem
-><para
->Apre la finestra <guilabel
->Imposta coordinate manualmente</guilabel
-> per specificare le coordinate AR/Dec o Az/Alt da centrare</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycap
->[</keycap
-></term>
-<listitem
-><para
->Inizia una misura di distanza angolare alla posizione corrente del puntatore del mouse. La distanza angolare tra i punti di partenza e arrivo è mostrata vicino al secondo punto.</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->G</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre la finestra <link linkend="setgeo"
->Imposta località geografica</link
-></para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->C</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre l<link linkend="tool-calculator"
->Astrocalcolatrice</link
-> </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-<!--
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->V</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Open the <link linkend="tool-aavso"
->AAVSO Lightcurve Generator</link>
-</para
-></listitem>
-</varlistentry>
--->
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->A</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre la finestra <link linkend="tool-altvstime"
->Altezza in funzione del tempo</link
-></para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->U</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre la finestra <link linkend="tool-whatsup"
->Che si vede stanotte?</link
-></para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->W</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre lo strumento <quote
->Che c'è di interessante</quote
-></para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->B</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre il <link linkend="tool-scriptbuilder"
->Costruttore script</link
-> </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->Y</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre il <link linkend="tool-solarsys"
->Visore sistema solare</link
-> </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
-><keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->J</keycap
-></keycombo
-></term>
-<listitem
-><para
->Apre lo strumento <link linkend="tool-jmoons"
->Lune di Giove</link
-></para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-</variablelist>
-</sect2>
-</sect1>
-
-<sect1 id="kstars-mouse">
-<title
->Comandi del mouse</title>
-<indexterm
-><primary
->Comandi</primary>
-<secondary
->Mouse</secondary
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Controlli di navigazione</primary>
-<secondary
->Mouse</secondary
-></indexterm>
-
-<variablelist>
-<varlistentry
-><term
->Muovere il mouse</term>
-<listitem
-><para
->Le coordinate celesti (AR/Dec e Az/Alt) del puntatore del mouse cambiano nella barra di stato </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry
-><term
->Puntatore mouse immobile</term>
-<listitem
-><para
->Visualizza temporaneamente il nome dell'oggetto più vicino al puntatore del mouse. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry
-><term
->Clic sinistro</term>
-<listitem>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti celesti</primary>
-<secondary
->Identificazione</secondary
-></indexterm>
-L'oggetto più vicino al puntatore del mouse è identificato nella barra di stato. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry
-><term
->Doppio clic</term>
-<listitem>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti celesti</primary>
-<secondary
->Centraggio</secondary
-></indexterm>
-Centra e insegue la posizione su cui si è fatto doppio clic, o l'oggetto più vicino. Un doppio clic su un riquadro informazioni mostrerà/nasconderà informazioni aggiuntive. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry
-><term
->Clic destro</term>
-<listitem>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti celesti</primary>
-<secondary
->Menu a comparsa</secondary
-></indexterm>
-Apre il <link linkend="popup-menu"
->menu a comparsa</link
-> per la posizione o l'oggetto più vicino al puntatore del mouse. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry
-><term
->Ruotare la rotellina del mouse</term>
-<listitem
-><para
->Cambia lo zoom della mappa celeste. Se non hai un mouse con rotellina, puoi tenere premuto il tasto centrale e trascinare il mouse verticalmente. </para
-></listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry
-><term
->Clic e trascinamento</term>
-<listitem
-><para>
- <variablelist>
- <varlistentry
-><term
->Trascinare la mappa del cielo</term>
- <listitem
-><para
->Fa scorrere il display, seguendo la direzione di trascinamento. </para
-></listitem
-></varlistentry>
-
- <varlistentry
-><term
->&Ctrl;+trascinamento sulla mappa del cielo</term>
- <listitem
-><para
->Definisce un rettangolo sulla mappa. Dopo aver rilasciato il pulsante, lo zoom del display viene adattato al campo di vista all'interno del rettangolo. </para
-></listitem
-></varlistentry>
-
- <varlistentry
-><term
->Trascinare un riquadro informazioni</term>
- <listitem
-><para
->Il riquadro informazioni è riposizionato sulla mappa. I riquadri informazioni rimangono <quote
->incollati</quote
-> ai bordi della finestra, in modo da non separarsene quando la finestra viene ridimensionata. </para
-></listitem
-></varlistentry>
- </variablelist>
-</para
-></listitem>
-</varlistentry>
-</variablelist>
-
-</sect1>
-</chapter>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/commands.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/telescopes.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/telescopes.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/telescopes.docbook (nonexistent)
@@ -1,277 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-telescopes">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Ana-Maria</firstname
-> <surname
->Constantin</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Telescopi</title>
-<indexterm>
- <primary
->Telescopi</primary>
-</indexterm>
-<para
->Inventati nei Paesi Bassi agli inizi del diciassettesimo secolo, i telescopi sono gli strumenti usati da astronomi e astrofisici per le loro osservazioni. Con lo sviluppo della scienza moderna, al giorno d'oggi i telescopi sono usati per l'osservazione in tutte le bande dello spettro elettromagnetico, dentro e fuori l'atmosfera terrestre. I telescopi raccolgono la luce attraverso un'ampia superficie chiamata obiettivo che fa convergere la luce. L'immagine finale sarà visualizzata usando un oculare. </para>
-
-<sect2 id="aperture">
-<title
->Apertura e rapporto focale</title>
-<indexterm
-><primary
->Telescopi</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->I telescopi sono usati per raccogliere la luce proveniente da corpi celesti e per convergerla in un punto, chiamato fuoco. Sono descritti usando due parametri, <firstterm
->apertura</firstterm
-> e <firstterm
->rapporto focale</firstterm
->. Il diametro della superficie di raccolta della luce è chiamato <firstterm
->apertura</firstterm
-> del telescopio &ndash; più grande è l'apertura, più luminosa è l'immagine. Il rapporto tra la lunghezza focale <firstterm
->f</firstterm
-> e l'<firstterm
->apertura D</firstterm
-> di un telescopio è definito come il <firstterm
->rapporto focale</firstterm
->. Questo definisce la luminosità di un telescopio. Telescopi <quote
->veloci</quote
-> hanno rapporti focali più piccoli, dato che forniscono immagini più luminose in un tempo di esposizione più breve. Con l'aumentare del rapporto focale aumenta anche il tempo di esposizione richiesto dal telescopio per fornire immagini più luminose, e per questo è più <quote
->lento</quote
->. Il rapporto focale di solito è rappresentato come <quote
->f/n</quote
->, dove n è il rapporto della lunghezza focale con l'apertura. </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="aberrations">
-<title
->Aberrazioni</title>
-<indexterm
-><primary
->Telescopi</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->I telescopi usano lenti o specchi per fornire le immagini. Sfortunatamente, se usiamo entrambi otteniamo distorsioni dell'immagine note come <firstterm
->aberrazioni</firstterm
->. Alcune aberrazioni sono comuni sia per le lenti sia per gli specchi, come l'<firstterm
->astigmatismo</firstterm
-> e la <firstterm
->curvatura di campo</firstterm
->. </para>
-
-<para
->L'<firstterm
->astigmatismo</firstterm
-> si verifica quando parti differenti della lente o dello specchio fanno convergere i raggi della luce in differenti punti sul piano focale. Quando l'astigmatismo viene corretto, la <firstterm
->curvatura di campo</firstterm
-> può apparire sulla superficie della lente o dello specchio, facendo convergere la luce su una superficie curva piuttosto che su un piano. </para>
-
-<para
->Tuttavia, ci sono anche aberrazioni specifiche per le lenti e aberrazioni specifiche per gli specchi. </para>
-
-<para
->L'<firstterm
->aberrazione cromatica</firstterm
-> è un effetto dei telescopi che usando lenti per convergere la luce. In particolare, la lunghezza focale di una lente dipende dalla lunghezza d'onda, e per questo il fuoco della luce blu è differente da quello della luce rossa, producendo un'immagine sfuocata. L'effetto dell'aberrazione cromatica può essere ridotto aggiungendo lenti correttive nel sistema. Anche l'aberrazione <firstterm
->sferica</firstterm
-> può essere un problema per le lenti, dovuto alla loro forma. Superfici sferiche non convergono la luce in un solo punto, e per questo vengono preferite altre superfici ottiche, ad esempio i paraboloidi. Tuttavia, anche usandole non si risolvono tutti i problemi, dato che in questo si verifica aberrazione coma, che deriva dalla dipendenza tra la lunghezza focale con l'angolo tra la direzione dei raggi ricevuti e l'asse ottico del sistema. Per questo, le immagini di punti che giacciono sull'asse ottico risultano allungate, piuttosto che risultare semplici punti (come dovrebbe essere). </para>
-</sect2>
-
-
-
-<sect2 id="magnification">
-<title
->Ingrandimento</title>
-<indexterm
-><primary
->Telescopi</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->L'<firstterm
->ingrandimento</firstterm
->, cioè l'aumento del diametro angolare di un oggetto visto con un telescopio, è descritto come il rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo con la lunghezza focale dell'oculare; quindi, all'aumentare della lunghezza focale dell'obiettivo aumenta anche l'ingrandimento. Se vuoi un'immagine ampia hai bisogno di un obiettivo con una lunghezza focale lunga e di un oculare con una lunghezza focale corta. </para>
-
-<para
->Ad esempio, se hai un obiettivo 500 mm e un oculare 25 mm l'ingrandimento risultante sarà 500 / 25, cioè 20 o 20X. </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="field">
-<title
->Campo di vista</title>
-<indexterm
-><primary
->Telescopi</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->Il campo di vista è l'angolo di cielo osservabile dal telescopio. Il campo di vista <firstterm
->apparente</firstterm
-> di un telescopio è determinato solamente dall'oculare, ed è una sua caratteristica specifica, di solito 52 gradi. Per scoprire il <firstterm
->campo di vista reale</firstterm
-> di un telescopio devi dividere il campo di vista apparente per l'ingrandimento. Il campo di vista reale è l'angolo effettivo di cielo osservabile dal telescopio. </para>
-
-<tip>
-<para
->&kstars; ha uno strumento per cercare e mostrare (sul cielo virtuale) un vero campo di vista chiamato <guilabel
->Indicatore CDV</guilabel
->. Puoi avviarlo da <menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Simboli CDV</guisubmenu
-><guimenuitem
->Modifica simboli CDV...</guimenuitem
-></menuchoice
->. Premendo <guibutton
->Nuovo</guibutton
-> sarà aperta una finestra di dialogo con quattro schede: <guilabel
->Oculare</guilabel
->, <guilabel
->Telecamera</guilabel
->, <guilabel
->Binocolo</guilabel
-> e <guilabel
->Radiotelescopio</guilabel
->. Per calcolare il campo di vista, scegli la scheda opportuna e inserisci i dettagli della strumentazione. Infine, premendo <guibutton
->Calcola CDV</guibutton
-> sarà calcolato il campo di vista e lo mostrerà appena sotto. &kstars; ora può anche mostrarne la forma sul cielo virtuale: inserisci il nome per questo specifico campo di vista (&eg; <userinput
->Oculare da 20mm</userinput
-> oppure <userinput
->Reflex digitale con rifrattore</userinput
->) e scegli una forma e un colore da usare. Per un <guilabel
->Oculare</guilabel
-> usa <guilabel
->Cerchio</guilabel
-> o <guilabel
->Cerchio semitrasparente</guilabel
-> come forma, dato che il campo di vista di un oculare è rotondo. Per una <guilabel
->Telecamera</guilabel
-> usa <guilabel
->Quadrato</guilabel
-> (che in realtà è un rettangolo), visto che il sensore o la pellicola in genere sono rettangolari o quadrati. Quando usi oculari e/o telescopi multipli è bene distringuerli con colori diversi. Premi <guibutton
->OK</guibutton
-> per chiudere la finestra di dialogo. Per mostrare la forma sullo schermo, torna nel menu <menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-> <guisubmenu
->Simboli CDV</guisubmenu
-></menuchoice
-> e scegli la nuova voce di menu con il nome che hai specificato in precedenza. Per disabilitare la forma, scegli nuovamente la sua voce di menu. </para>
-</tip>
-
-</sect2>
-
-
-<sect2 id="types">
-<title
->Tipi di telescopi</title>
-<indexterm
-><primary
->Telescopi</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->Dato che i telescopi sono usati per osservare tutto lo spettro elettromagnetico, sono classificati in telescopi ottici, per l'ultravioletto, per raggi gamma, per raggi X, infrarossi, e radiotelescopi. Ciascuno ha un proprio ruolo nell'analisi dettagliata di un corpo celeste. </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="optical">
-<title
->Telescopi ottici</title>
-<indexterm
-><primary
->Telescopi</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->Usati per l'osservazione del campo di vista visibile, i telescopi ottici sono principalmente rifrattori e reflettori, che raccolgono in modo diverso la luce di una stella. </para>
-
-<para
->I <firstterm
->telescopi rifrattori</firstterm
-> usano due lenti per creare l'immagine: una primaria o <firstterm
->obiettivo</firstterm
-> che raccoglie la luce formando un'immagine sul piano focale, e l'<firstterm
->oculare</firstterm
-> che funge da lente d'ingrandimento e viene usato per osservare l'immagine finale. Le due lenti sono poste ai lati opposti di un tubo mobile e la distanza tra di loro può essere regolata per produrre l'immagine finale. </para>
-
-<para
->Il più grande telescopio rifrattore al mondo si trova all'<firstterm
->Osservatorio Yerkes</firstterm
-> nel villaggio di Williams Bay, nel Wisconsin. Costruito nel 1897, ha un obiettivo da 1.02 m (40 in) e una lunghezza focale di 19.36 m. </para>
-
-<para
->I <firstterm
->telescopi riflettori</firstterm
->, invece, usano specchi al posto di lenti per produrre l'immagine finale. Sostituendo la lente dell'obiettivo con uno specchio, la posizione del fuoco sarà nel percorso della luce che entra nel telescopio. Un osservatore situato in questo punto può vedere un'immagine, ma bloccherebbe parte della luce in entrata. Il fuoco dello specchio principale è chiamato <firstterm
->fuoco primario</firstterm
->, ed è anche il nome della prima categoria di telescopi riflettori. Quindi, questi telescopi usano uno specchio per raccogliere la luce di un oggetto celeste, e di riflesso l'immagine dell'oggetto può essere osservata dal fuoco primario del telescopio. Altri tipi di telescopi riflettori sono i <firstterm
->newtoniani</firstterm
->, i <firstterm
->Cassegrain</firstterm
-> e i <firstterm
->Coudé</firstterm
->. </para>
-
-<para
->I telescopi <firstterm
->newtoniani</firstterm
-> usando uno specchio piatto in più localizzato nelle vicinanze del fuoco primario, nel percorso della luce riflessa. Ciò comporta lo spostamento del fuoco in un punto diverso, su uno dei lati del telescopio, più accessibile all'osservatore. Ovviamente, uno specchio piazzato nel percorso della luce riflessa bloccherà anche parte di quella che entra nel telescopio, ma se il rapporto della superficie dello specchio primario rispetto a quella del secondo specchio è abbastanza grande, la quantità di luce in entrata bloccata è trascurabile. </para>
-
-<para
->Il telescopio <firstterm
->Cassegrain</firstterm
-> è simile a quello newtoniano, ma in questo tipo lo specchio secondario riflette la luce verso il fondo del telescopio. Un foro nel centro dello specchio primario permette alla luce riflessa di proseguire nel suo percorso, fino a che non converge nel fuoco. Lo specchio secondario deve essere convesso, dato che incrementa la lunghezza focale del sistema ottico. Lo specchio primario di un telescopio Cassegrain è un paraboloide. Sostituendolo con un iperboloide otteniamo un telescopio Ritchey-Chrétien. Il vantaggio di usare un telescopio <firstterm
->Ritchey-Chrétien</firstterm
-> è che annulla la coma dei riflettori classici. </para>
-
-<para
->Il tipo <firstterm
->Coudé</firstterm
-> consiste di più di uno specchio che riflette la luce verso una camera speciale, detta camera Coudé, posizionata sotto al telescopio. I vantaggi dei telescopi Coudé sono vari, e derivano dall'avere una lunghezza focale lunga utile in diversi campi dell'astronomia e dell'astrofisica; ad esempio, in spettroscopia possono evitare l'uso di strumenti enormi. Tuttavia, i telescopi Coudé hanno anche svantaggi: dato che ci sono più specchi nel sistema, arriva meno luce al rivelatore. Ciò si verifica poiché, usando specchi di alluminio, solo l'80% della luce incidente viene riflesso. </para>
-
-<para
->I <firstterm
->catadiottrici</firstterm
-> sono tipi di telescopi che usano sistemi aventi sia lenti sia specchi per far convergere la luce. Il telescopio catadiottrico più popolare è lo <firstterm
->Schmidt-Cassegrain</firstterm
->. Ha il vantaggio di fornire un ampio angolo di vista. Per diminuire la coma, usa uno specchio primario sferoidale con una sottile lente correttiva che rimuovere le aberrazioni sferiche. Lo specchio secondario è piazzato nel mezzo della lente correttiva, riflettendo la luce attraverso un foro nello specchio primario. Anche il telescopio <firstterm
->Maksutov</firstterm
-> - non così famoso come lo Schmidt-Cassegrain ma comunque comune - usa una lente correttiva con lo specchio primario, ma in questo caso le loro sperfici sono concentriche. </para>
-
-</sect2>
-
-<sect2 id="other">
-<title
->Osservazioni in altre lunghezze d'onda</title>
-<indexterm
-><primary
->Telescopi</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->Per un'analisi dettagliata del cielo, le osservazioni vengono effettuate anche in altre regioni dello spettro elettromagnetico. I <firstterm
->radiotelescopi</firstterm
-> sono molto popolari ed efficienti, sviluppati principalmente nell'ultimo secolo. Un problema comune di radiotelescopi e telescopi ottici è la necessità di migliori risoluzioni. Possiamo derivare la risoluzione di un telescopio usando il criterio di Rayleigh, che afferma che la capacità risolutiva è uguale al rapporto tra la lunghezza d'onda della luce ricevuta e il diametro dell'apertura (moltiplicando per 1,22 per aperture circolari). Quindi, per una buona risoluzione abbiamo bisogno del più grande diametro possibile. Il più grande radiotelescopio al mondo è il telescopio di Arecibo in Porto Rico, che usa un gigantesco disco di 305m di diametro. Per risolvere il problema delle risoluzioni, gli astronomi hanno sviluppato una nuova tecnica chiamata interferometria. Il principio base dell'interferometria è che osservando lo stesso oggetto con due telescopi distinti possiamo ottenere un'immagine finale "unendo" le due immagini di partenza. Oggigiorno, l'osservatorio più efficiente che usa l'interferometria è il Very Large Array, situato nei pressi di Socorro, nel Nuovo Messico. Usa 27 telescopi posizionati a formare una «Y», ciascuno avente un'apertura di 25m. Esiste anche una tecnica chiamata «Very Long Baseline Interferometry» (VLBI) che permette agli astronomi di combinare immagini su distanze di continenti. Il più grande progetto del secolo al riguardo è la costruzione dell'Atacama Large Millimeter Array (ALMA), che userà 66 radiotelescopi localizzati nel deserto di Atacama, nel nord del Cile. </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="space">
-<title
->Osservazioni dallo spazio</title>
-<indexterm
-><primary
->Telescopi</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->Dato che le osservazioni dalla Terra sono influenzate dall'estinzione a causa dell'atmosfera terrestre, le osservazioni effettuate dallo spazio sono più efficaci. Vogliamo citare il <firstterm
->telescopio spaziale Hubble (HST)</firstterm
->, che ha uno specchio primario di 2,4m f/24, lo specchio più liscio mai costruito. Il telescopio spaziale Hubble si trova su un'orbita bassa attorno alla Terra e, per la mancanza di atmosfera, può osservare oggetti molto deboli. Un altro telescopio spaziale è il <firstterm
->telescopio Spaziale James Webb (JWST)</firstterm
->, il cui lancio è pianificato per il 2018. Avrà uno specchio primario di 6,5m e orbiterà attorno ad un punto di gravitazione stabile sulla linea Sole-Terra chiamato secondo punto di Lagrange (L2). Lì le attrazioni gravitazionali di Sole e Terra bilanciano la forza centrifuga di un oggetto in moto attorno al Sole. Questo punto ha la speciale proprietà che se un oggetto è piazzato lì, risulta in equilibrio nel sistema Sole-Terra. Il secondo punto di Lagrange è sulla linea che connette il Sole e la Terra, sull'altro lato della Terra. Quindi, un telescopio piazzato lì riceverà meno radiazioni termiche, migliorando le osservazioni degli infrarossi. </para>
-</sect2>
-</sect1>
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-<sect1 id="ai-luminosity">
-
-<sect1info>
-
-<author
-><firstname
->Jasem</firstname
-> <surname
->Mutlaq</surname
-> <affiliation
-><address>
-</address
-></affiliation>
-</author>
-</sect1info>
-
-<title
->Luminosità</title>
-<indexterm
-><primary
->Luminosità</primary>
-<seealso
->Flusso</seealso>
-</indexterm>
-
-<para
->La <firstterm
->luminosità</firstterm
-> è la quantità di energia emessa da una stella in un secondo. </para>
-
-<para
->Tutte le stelle irradiano in un'ampia gamma di frequenze dello spettro elettromagnetico, dalle onde radio di bassa energia fino ai raggi gamma di alta energia. Una stella che emette prevalentemente nella regione ultravioletta dello spettro produce una quantità totale di energia maggiore di una stella che emette principalmente nell'infrarosso. Per questo la luminosità è una misura dell'energia emessa da una stella a tutte le lunghezze d'onda. La relazione tra lunghezza d'onda ed energia è stata quantificata da Einstein come E = h * v, dove v è la frequenza, h è la costante di Planck ed E è l'energia del fotone in joule. In altre parole, a lunghezze d'onda minori (e quindi a frequenze più alte) corrispondono energie maggiori. </para>
-
-<para
->Per esempio, una lunghezza d'onda lambda = 10 metri appartiene alla regione radio dello spettro elettromagnetico, e corrisponde a una frequenza f = c / lambda = 3 * 10<superscript
->8</superscript
-> m/s / 10 = 30 MHz, dove c è la velocità della luce. L'energia del fotone è E = h * v = 6.625 * 10<superscript
->-34</superscript
-> J s * 30 Mhz = 1.988 * 10<superscript
->-26</superscript
-> joule. Al contrario, la luce visibile ha lunghezze d'onda molto minori e frequenze molto più alte. Un fotone con lunghezza d'onda lamba = 5 * 10<superscript
->-9</superscript
-> metri (più o meno nel verde) ha un'energia E = 3.975 * 10<superscript
->-17</superscript
-> joule, oltre un miliardo di volte maggiore rispetto all'energia di un fotone radio. Analogamente, un fotone di luce rossa (lunghezza d'onda lamba = 700 nm) ha meno energia di un fotone di luce violetta (lunghezza d'onda lamba = 400 nm). </para>
-
-<para
->La luminosità dipende sia dalla temperatura che dall'area superficiale. Ciò ha senso perché un ceppo ardente irraggia più energia di un fiammifero, sebbene entrambi abbiano la stessa temperatura. Allo stesso modo, una sbarra di ferro scaldata a 2000 gradi emette più energia di quando è scaldata a soli 200 gradi. </para>
-
-<para
->La luminosità è una grandezza fondamentale in astronomia e astrofisica. Molto di ciò che si sa sui corpi celesti lo si è appreso analizzando la loro luce. La ragione è che i processi fisici che avvengono nelle stelle vengono registrati e trasmessi dalla luce. La luminosità è misurata in unità di energia per secondo. Gli astronomi preferiscono usare gli erg piuttosto che i watt. </para>
-</sect1>
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___________________________________________________________________
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-<sect1 id="ai-cequator">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->L'equatore celeste</title>
-<indexterm
-><primary
->Equatore celeste</primary>
-<seealso
->Coordinate equatoriali</seealso>
-</indexterm>
-<para
->L'<firstterm
->equatore celeste</firstterm
-> è un <link linkend="ai-greatcircle"
->cerchio massimo</link
-> immaginario sulla <link linkend="ai-csphere"
->sfera celeste</link
->. L'equatore celeste è il piano fondamentale del <link linkend="equatorial"
->sistema di coordinate equatoriali</link
->, ed è quindi definito come il luogo dei punti con declinazione nulla. È anche la proiezione dell'equatore terrestre sulla sfera celeste. </para>
-<para
->L'equatore celeste e l'<link linkend="ai-ecliptic"
->eclittica</link
-> formano un angolo di 23,5 gradi. I loro punti di intersezione sono gli <link linkend="ai-equinox"
->equinozi</link
-> vernale e autunnale. </para>
-</sect1>
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___________________________________________________________________
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-<sect1 id="ai-hourangle">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Angolo orario</title>
-<indexterm
-><primary
->Angolo orario</primary>
-<seealso
->Meridiano locale</seealso
-> <seealso
->Tempo siderale</seealso
-> </indexterm>
-<para
->Come abbiamo spiegato nell'articolo sul <link linkend="ai-sidereal"
->tempo siderale</link
->, l'<firstterm
->ascensione retta</firstterm
-> di un oggetto indica il tempo siderale dell'istante in cui esso passa sul <link linkend="ai-meridian"
->meridiano locale</link
->. L'<firstterm
->angolo orario</firstterm
-> di un oggetto è definito come la differenza tra il tempo siderale locale e l'ascensione retta dell'oggetto. </para
-><para
-><abbrev
->AO</abbrev
-><subscript
->ogg</subscript
-> = <abbrev
->TSL</abbrev
-> - <abbrev
->AR</abbrev
-><subscript
->ogg</subscript
-> </para
-><para
->Così l'angolo orario dell'oggetto indica quanto tempo siderale è passato da quando esso si trovava sul meridiano locale. Corrisponde inoltre alla distanza angolare tra l'oggetto e il meridiano, misurata in ore (un'ora = 15 gradi). Per esempio, se un oggetto ha un angolo orario di 2,5 ore, è transitato sul meridiano locale due ore e mezza fa, e si trova attualmente 37,5 gradi ad ovest del meridiano stesso. Un angolo orario negativo indica il tempo mancante al <emphasis
->prossimo</emphasis
-> passaggio sul meridiano locale. Ovviamente, un angolo orario pari a zero indica che l'oggetto si trova al momento sul meridiano locale. </para>
-</sect1>
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@@ -1,93 +0,0 @@
-<sect1 id="tool-observinglist">
-<title
->La lista degli oggetti preferiti</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Lista oggetti preferiti</secondary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->La lista degli oggetti preferiti </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="observinglist.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Lista oggetti preferiti</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Lo scopo della lista oggetti preferiti è di facilitare l'accesso ad alcune funzioni comuni per una lista di oggetti di tua scelta. Gli oggetti si aggiungono alla lista tramite la voce <quote
->Aggiungi alla lista delle osservazioni desiderate</quote
-> nel <link linkend="popup-menu"
->menu a comparsa</link
->, o premendo il tasto <keycap
->O</keycap
-> per aggiungere l'oggetto selezionato. </para>
-<para
->La lista può essere ordinata secondo una qualsiasi delle colonne (nome, ascensione retta, declinazione, magnitudine e tipo). Per effettuare un'azione su un oggetto, fai clic col &RMB; su un oggetto nella lista e scegli un'azione. Alcune azioni possono essere eseguite con più oggetti selezionati, altre operano su un solo oggetto alla volta. Le azioni disponibili sono: <variablelist>
-<varlistentry>
-<term
->Centra</term>
-<listitem>
-<para
->Centra la mappa celeste sull'oggetto in questione e inizia a inseguirlo. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->Punta</term>
-<listitem>
-<para
->Punta il tuo <link linkend="indi"
->telescopio</link
-> verso l'oggetto selezionato. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->Dettagli</term>
-<listitem>
-<para
->Apre la <link linkend="tool-details"
->finestra informazioni dettagliate</link
-> per l'oggetto selezionato. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->Altezza in funzione del tempo</term>
-<listitem>
-<para
->Apre la finestra <link linkend="tool-altvstime"
->Altezza in funzione del tempo</link
-> includendo gli oggetti selezionati. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-<varlistentry>
-<term
->Elimina dalla lista dei desideri</term>
-<listitem>
-<para
->Elimina l'oggetto o gli oggetti selezionati dalla lista dei preferiti. </para>
-</listitem>
-</varlistentry>
-
-</variablelist>
-</para>
-
-<note>
-<para
->La lista degli oggetti preferiti è una nuova funzione, ancora in corso di sviluppo. Abbiamo intenzione di aggiungere altre possibilità, come quella di aggiungere oggetti selezionando una regione nel cielo, e quella di salvare la lista su disco. </para>
-</note>
-</sect1>
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-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
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@@ -1,178 +0,0 @@
-<chapter id="credits">
-<title
->Riconoscimenti e licenza</title>
-
-<para
->&kstars;</para>
-<para
->Copyright programma 2001-2015 la squadra di &kstars; <email
->mutlaqja@ikarustech.com</email
-> </para>
-
-<para
->La squadra di &kstars;: <itemizedlist>
-<listitem
-><para
->Jason Harris <email
->kstars@30doradus.org</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Jasem Mutlaq<email
->mutlaqja@ikarustech.com</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Pablo de Vicente<email
->pvicentea@wanadoo.es</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Heiko Evermann<email
->heiko@evermann.de</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Thomas Kabelmann<email
->tk78@gmx.de</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Mark Hollomon<email
->mhh@mindspring.com</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Carsten Niehaus<email
->cniehaus@gmx.de</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->James Bowlin<email
->bowlin@mindspring.com</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Alexey Khudyakov<email
->alexey.skladnoy@gmail.com</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Mederic Boquien<email
->mboquien@free.fr</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Akarsh Simha<email
->akarsh.simha@kdemail.net</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Jerome Sonrier<email
->jsid@emor3j.fr.eu.org</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Prakash Mohan<email
->prakash.mohan@kdemail.net</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Victor Carbune<email
->victor.carbune@kdemail.net</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Henry de Valence<email
->hdevalence@gmail.com</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Samikshan Bairagya<email
->samikshan.bairagya@kdemail.net</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Rafal Kulaga<email
->rl.kulaga@gmail.com</email
-></para>
-</listitem>
-<listitem
-><para
->Rishab Arora<email
->ra.rishab@gmail.com</email
-></para>
-</listitem>
-</itemizedlist>
-</para>
-
-<para
->Fonti dei dati: <itemizedlist>
-<listitem>
-<para
->Cataloghi oggetti e tabelle della posizione dei pianeti: <ulink url="http://adc.gsfc.nasa.gov"
->NASA Astronomical Data Center</ulink
-></para>
-<!-- broken link in 4.7-->
-</listitem>
-<listitem>
-<para
->Informazioni dettagliate sulle fonti delle immagini usate nel programma si possono trovare nel file README.images. </para>
-</listitem>
-</itemizedlist>
-</para>
-<para
->Bibliografia: <itemizedlist>
-<listitem
-><para
-><quote
->Astronomia pratica con l'uso del calcolatore tascabile</quote
-> di Peter Duffet-Smith</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
-><quote
->Astronomical Algorithms</quote
-> di Jean Meeus</para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-</para>
-
-<para
->Ringraziamenti speciali: agli sviluppatori di &kde; e delle &Qt; per aver dato al mondo un insieme senza pari di librerie <acronym
->API</acronym
-> liberamente disponibili. Alla squadra di <application
->KDevelop</application
->, per il loro eccellente <acronym
->IDE</acronym
->, che ha reso lo sviluppo di &kstars; molto più semplice e divertente. A tutti nella lista messaggi di <application
->KDevelop</application
->, nella mailing list di &kde; e su irc.kde.org, per aver risposto alle nostre frequenti domande. Grazie ad Anne-Marie Mahfouf, per aver invitato &kstars; a entrare nel pacchetto &kde;-Edu.Infine, grazie a tutti quelli che hanno segnalato bug e inviato altri commenti. Grazie, a tutti voi. </para>
-
-<para
->Copyright documentazione 2001-2015 Jason Harris e la squadra di KStars <email
->kstars@30doradus.org</email
-> </para>
-
-<para
->Traduzione italiana: Davide Rizzo (<email
->drizzo@daviderizzo.com</email
->)</para
->
-&underFDL; &underGPL; </chapter>
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___________________________________________________________________
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-native
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Deleted: svn:keywords
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-Author Date Id Revision
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Deleted: svn:mime-type
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-text/docbook
\ No newline at end of property
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Cannot display: file marked as a binary type.
svn:mime-type = image/png
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/detaildialog.png
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___________________________________________________________________
Deleted: svn:mime-type
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-image/png
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+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/dumpmode.docbook (nonexistent)
@@ -1,70 +0,0 @@
-<chapter id="dumpmode">
-<title
->Modalità a riga di comando per la generazione di immagini</title>
-<indexterm
-><primary
->Modalità generazione immagini</primary
-></indexterm>
-
-<para
->Puoi utilizzare &kstars; per generare un'immagine del cielo senza bisogno di avviare l'interfaccia grafica del programma. Per servirti di questa funzione, avvia &kstars; da riga di comando, passando argomenti per specificare il nome file dell'immagine e le sue dimensioni: <cmdsynopsis
-><command
->kstars</command
-> <arg choice="plain"
->--dump</arg
-> <arg
->--filename <replaceable
->kstars.png</replaceable
-></arg
-> <arg
->--height <replaceable
->640</replaceable
-></arg
-> <arg
->--width <replaceable
->480</replaceable
-></arg
-> <arg
->--script <replaceable
->mioscript.kstars</replaceable
-></arg
-> <arg
->--date <replaceable
->"04 Jul 1976 12:30:00"</replaceable
-></arg
-> </cmdsynopsis>
-</para>
-<para
->Se non viene specificato alcun nome file, l'immagine si chiamerà <filename
->kstars.png</filename
->. Il programma tenterà di generare un'immagine che corrisponda all'estensione del nome file. Le estensioni seguenti sono riconosciute: <quote
->png</quote
->, <quote
->jpg</quote
->, <quote
->jpeg</quote
->, <quote
->gif</quote
->, <quote
->pnm</quote
-> e <quote
->bmp</quote
->. Nel caso che l'estensione non venga riconosciuta, l'immagine sarà di tipo <acronym
->PNG</acronym
->. </para>
-<para
->Analogamente, se la larghezza e altezza dell'immagine non sono specificate, assumeranno i valori predefiniti di 640 e 480, rispettivamente. </para>
-<para
->L'impostazione predefinita è che &kstars; legga le opzioni contenute nel file <filename
->$KDEHOME/share/config/kstarsrc</filename
-> per stabilire dove centrare l'immagine e quali caratteristiche attribuirle. Ciò significa che dovrai eseguire &kstars; in modalità grafica, e uscire una volta impostate le opzioni con i valori desiderati per la generazione delle immagini. Non si tratta di una procedura molto flessibile, perciò forniamo anche la possibilità di eseguire uno script &DBus; di &kstars; per allestire la scena prima di generare l'immagine. Il nome file specificato come argomento deve essere uno script &DBus; valido di &kstars;, come quelli creati dal <link linkend="tool-scriptbuilder"
->Costruttore script</link
->. Lo script può essere usato per impostare il punto del cielo su cui è centrata l'immagine, la località geografica, la data e l'ora, per modificare il livello di zoom e cambiare altre opzioni di visualizzazione. Alcune delle funzioni &DBus; non hanno senso in modalità non grafica (come <function
->waitForKey()</function
->); se compaiono nello script, sono semplicemente ignorate. </para>
-<para
->&kstars; utilizzerà la data e l'ora della CPU per generare l'immagine. In alternativa, puoi specificare data e ora differenti tramite l'argomento <quote
->--date</quote
->. Lo stesso argomento serve a specificare la data e l'ora iniziali per la modalità grafica normale. </para>
-
-</chapter>
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-Author Date Id Revision
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-image/png
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+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/meridian.docbook (nonexistent)
@@ -1,41 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-meridian">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Il meridiano locale</title>
-<indexterm
-><primary
->Meridiano locale</primary>
-<seealso
->Angolo orario</seealso
-> <seealso
->Sfera celeste</seealso
-> </indexterm>
-<para
->Il meridiano è un <link linkend="ai-greatcircle"
->cerchio massimo</link
-> sulla <link linkend="ai-csphere"
->sfera celeste</link
->, perpendicolare all'<link linkend="ai-horizon"
->orizzonte</link
-> locale. Passa attraverso il punto nord dell'orizzonte, il <link linkend="ai-cpoles"
->polo celeste</link
->, lo <link linkend="ai-zenith"
->zenit</link
-> e il punto sud dell'orizzonte. </para
-><para
->Poiché il meridiano locale è fissato all'orizzonte locale, le stelle sembreranno oltrepassarlo per effetto della rotazione terrestre. Si può usare l'<link linkend="equatorial"
->ascensione retta</link
-> di un oggetto e il <link linkend="ai-sidereal"
->tempo siderale locale</link
-> per stabilire quando oltrepasserà il meridiano locale (vedi <link linkend="ai-hourangle"
->angolo orario</link
->). </para>
-</sect1>
-
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/meridian.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
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-native
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-Author Date Id Revision
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-text/docbook
\ No newline at end of property
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Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/epoch.docbook
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/epoch.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/epoch.docbook (nonexistent)
@@ -1,28 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-epoch">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Akarsh</firstname
-> <surname
->Simha</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Epoca</title>
-<indexterm
-><primary
->Epoca</primary
-></indexterm>
-<para
->Un'epoca è un preciso istante di tempo (di solito in passato) usato come riferimento in astronomia per la misurazione di tempo. Per semplificare i calcoli, gli astronomi di solito usano il numero di giorni passati da un preciso istante di tempo come modo per rappresentare il tempo in calcoli astronomici. Questo "punto di partenza" di riferimento scelto in modo arbitrario è chiamato epoca. </para>
-<para
->Di solito un'epoca viene menzionata in cataloghi astronomici assieme a <link linkend="equatorial"
->coordinate equatoriali</link
->, dato che le coordinate equatoriali di oggetti del cielo cambiano (anche se lentamente) col tempo. Di solito in mappe del cielo e altanti stampati si trova l'indicazione di validità per un'epoca precisa. </para>
-<para
->L'epoca più popolare usata al momento è J2000.0 (l'<link linkend="ai-julianday"
->anno Giuliano</link
-> 2000.0), che corrisponde (quasi esattamente) alle 0:00 UTC del primo gennaio 2000. Tra le altre epoche ci sono anche B1900 e B1950. </para>
-<para
->&kstars; supporta cataloghi basati sulle epoche J2000.0 e B1950.0. </para>
-</sect1>
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-sidereal.png
===================================================================
Cannot display: file marked as a binary type.
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Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-sidereal.png
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+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-sidereal.png (nonexistent)
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___________________________________________________________________
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## -1 +0,0 ##
-image/png
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Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-dayduration.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-dayduration.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-dayduration.docbook (nonexistent)
@@ -1,29 +0,0 @@
-<sect2 id="calc-dayduration">
-<title
->Modulo durata del giorno</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo durata del giorno</tertiary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Il modulo Durata del giorno dell'astrocalcolatrice </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="calc-daylength.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Durata del giorno</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Questo modulo calcola la durata del giorno e gli istanti di levata, culminazione (mezzogiorno) e tramonto del Sole per qualsiasi data e località terrestre. Seleziona la data e le coordinate geografiche desiderate, quindi i dati saranno calcolati e mostrati. </para>
-</sect2>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-dayduration.docbook
___________________________________________________________________
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-native
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-Author Date Id Revision
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## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/faq.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/faq.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/faq.docbook (nonexistent)
@@ -1,220 +0,0 @@
-<chapter id="faq">
-<title
->Domande e risposte</title>
-&reporting.bugs; &updating.documentation; <qandaset id="faqlist">
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Che cos'è l'icona di &kstars;?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->L'<guiicon
->icona di &kstars;</guiicon
-> rappresenta un sestante, un telescopio portatile usato dai marinai al tempo in cui le stelle erano importanti per la navigazione. Determinando con cura la posizione delle stelle, i marinai erano in grado di stimare accuratamente la <link linkend="ai-geocoords"
->latitudine e longitudine</link
-> della nave. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Che significano i diversi simboli per gli oggetti del cielo profondo?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Ogni simbolo indica il tipo di oggetto: <itemizedlist>
-<listitem
-><para
->cerchio punteggiato: ammasso aperto</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->mirino: ammasso globulare</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->quadrato: nebulosa gassosa</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->rombo: resto di supernova</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->cerchio con linee esterne: nebulosa planetaria</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->ellisse: galassia</para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-</para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Che significano i diversi colori degli oggetti del cielo profondo?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Nella maggior parte dei casi, i diversi colori indicano a quale catalogo l'oggetto appartiene (Messier, NGC o IC). Tuttavia, alcuni oggetti hanno un colore diverso (quello predefinito è il rosso) che indica la presenza di immagini aggiuntive disponibili nel <link linkend="popup-menu"
->menu a comparsa</link
->. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Perché le città statunitensi sono così tante rispetto a quelle di altri Paesi? </para>
-</question>
-<answer>
-<para
->All'inizio dello sviluppo di &kstars; non ci fu possibile trovare un singolo elenco di longitudini e latitudini che coprisse il globo in maniera uniforme. Tuttavia la comunità di &kstars; sta rapidamente ponendo rimedio al problema! Abbiamo già ricevuto liste di città da numerosi utenti sparsi per il mondo. Se puoi contribuire a questo sforzo, mandaci anche tu la tua lista di città e coordinate. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Ho aggiunto una località personalizzata a &kstars; e ora voglio eliminarla. Come faccio? </para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Devi aprire il file <filename
->~/.kde/share/apps/kstars/mycities.dat</filename
-> con un editor di testi e rimuovere la riga corrispondente alla località. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Perché alcuni oggetti scompaiono mentre faccio scorrere il display?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Quando modifichi la posizione centrale del display, &kstars; deve ricalcolare le coordinate in pixel di ogni oggetto nel suo database, il che comporta un po' di trigonometria non proprio elementare. Quando si fa scorrere il display (sia con i tasti freccia che trascinando col mouse), esso diventa lento e a scatti, perché il computer non ce la fa a stargli dietro. Escludendo un gran numero di oggetti, la mole di calcoli viene sensibilmente ridotta, il che permette un movimento più fluido. Puoi disabilitare questa caratteristica nella finestra <guilabel
->Configura &kstars;</guilabel
->, e puoi anche scegliere quali oggetti saranno nascosti. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Non capisco tutti i termini utilizzati in &kstars;. Dove posso imparare qualcosa di più sull'astronomia che sta dietro il programma?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Il manuale di &kstars; include il <link linkend="astroinfo"
->progetto AstroInfo</link
->, una serie di brevi articoli ipertestuali su argomenti astronomici che possono essere approfonditi e illustrati con &kstars;. AstroInfo è il prodotto degli sforzi di una comunità, come GNUpedia o Everything2. Se vuoi contribuire ad AstroInfo, iscriviti alla nostra mailing list: <email
->kstars-devel@kde.org</email
->. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Voglio che all'avvio &kstars; mostri una data e un'ora differenti da quelle del mio sistema. È possibile?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Sì: per avviare &kstars; con una data/ora differente, utilizza l'argomento <quote
->--date</quote
-> seguito da una stringa del tipo <quote
->04 Jul 1976 12:30:00</quote
-> </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Voglio che all'avvio &kstars; abbia l'orologio della simulazione in pausa. È possibile?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Sì: per avviare &kstars; con l'orologio in pausa, aggiungi l'argomento <quote
->--paused</quote
-> alla riga di comando. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Quant'è accurato/preciso &kstars;?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->&kstars; è abbastanza accurato, ma non ha (ancora) raggiunto la massima precisione ottenibile. Il problema con i calcoli ad alta precisione è che si ha presto a che fare con un gran numero di fattori che complicano le cose. Se non sei un astronomo professionista, probabilmente non avrai mai problemi dovuti all'accuratezza o alla precisione di &kstars;. </para>
-<para
->Ecco una lista di alcuni dei fattori che limitano la precisione del programma: <itemizedlist
-> <listitem>
-<para
->Le posizioni dei pianeti sono accurate solo per date distanti fino a 4000 anni circa dall'epoca attuale. Esse sono calcolate tramite un'analisi di Fourier delle orbite, come osservate durante gli ultimi secoli. A scuola abbiamo imparato che i pianeti seguono semplici orbite ellittiche attorno al Sole, ma ciò non è del tutto vero. Lo sarebbe solo se ci fosse un solo pianeta nel Sistema Solare, e se il Sole e il pianeta fossero entrambi masse puntiformi. Nella situazione reale, i pianeti si "strattonano" costantemente l'un l'altro, perturbando leggermente le proprie orbite, e gli effetti di marea inducono anche oscillazioni precessionali. In effetti, analisi recenti suggeriscono che le orbite dei pianeti potrebbero anche non essere stabili nel lungo periodo (ovvero milioni o miliardi di anni). Come regola generale, ci si può aspettare che la posizione di un pianeta sia accurata entro qualche secondo d'arco tra gli anni 2000 a.C. e 6000 d.C. </para
-><para
->Plutone rappresenta un'eccezione; la sua posizione è forse dieci volte meno precisa rispetto a quella degli altri pianeti. Nonostante ciò, per date vicine all'epoca attuale la posizione è accurata a meno di un secondo d'arco circa. </para
-><para
->La posizione della Luna è la più difficile da prevedere con grande precisione. Questo perché il suo moto è sensibilmente perturbato dalla Terra, e la sua vicinanza fa sì che ogni minimo effetto, indistinguibile su oggetti più distanti, sia subito evidente per la Luna. </para
-><para
->Gli oggetti con la minore precisione a lungo termine sono le comete e gli asteroidi. Usiamo un modello orbitale molto semplicistico per i corpi minori, modello che non include le perturbazioni da parte di altri corpi. Per questo le posizioni sono affidabili solo per date vicine all'epoca attuale, fermo restando che si possono avere errori di posizione dell'ordine di 10 secondi d'arco o più. </para>
-</listitem>
-</itemizedlist>
-</para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Perché devo scaricare un catalogo NGC/IC migliorato e le immagini degli oggetti di Messier? Non potreste semplicemente includerli di serie in &kstars;?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->L'autore del catalogo NGC/IC scaricabile l'ha messo a disposizione con il divieto di utilizzo commerciale. Per la maggior parte degli utenti di &kstars; non è un problema. Tuttavia, una simile limitazione va tecnicamente contro la licenza di &kstars; (la <acronym
->GPL</acronym
->). Quanto alle immagini degli oggetti di Messier, le abbiamo rimosse dalla distribuzione standard per due motivi: per ridurre la dimensione di &kstars; e per simili problemi di licenza con due di esse. Le immagini della mappa celeste sono compresse a una qualità molto inferiore all'originale, per cui dubitiamo vi siano veri problemi di copyright, ma abbiamo ottenuto dagli autori permessi espliciti di utilizzo per le poche immagini su cui c'erano dei dubbi (vedi <filename
->README.images</filename
->). Nonostante ciò, per essere del tutto al sicuro le abbiamo rimosse dalla distribuzione standard, e contrassegnato l'archivio scaricabile come "liberamente disponibile per uso non commerciale". </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Sono entusiasta delle magnifiche immagini che ho scaricato tramite &kstars;! Vorrei condividerle col resto del mondo; posso farci un calendario e pubblicarlo, oppure ci sono delle restrizioni di utilizzo?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Dipende dall'immagine, ma per molte di esse non è permesso l'utilizzo commerciale. Di solito la barra di stato del visore di immagini contiene informazioni sul detentore del copyright, e sulle restrizioni di utilizzo. Come regola generale, tutto ciò che è pubblicato dalla NASA è di dominio pubblico (incluse tutte le immagini dell'HST). Negli altri casi, si può presumere con una certa sicurezza che le immagini non possano essere utilizzate commercialmente senza permesso. In caso di dubbi, contatta direttamente il detentore del copyright. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-<qandaentry>
-<question>
-<para
->Posso contribuire alle future versioni di &kstars;?</para>
-</question>
-<answer>
-<para
->Sì, certamente! Presentati sulla nostra mailing list <email
->kstars-devel@kde.org</email
->. Se vuoi dare una mano con la programmazione, scarica la versione <ulink url="http://techbase.kde.org/Projects/Edu/KStars/Building_KStars"
->&kstars; Git</ulink
-> più recente del codice e comincia a curiosarci. Ci sono parecchi file README che illustrano alcuni dei sottosistemi del programma. Se hai bisogno di idee su cosa fare, consulta il file TODO. Puoi sottoporre patch a kstars-devel, oltre a porre ogni domanda che tu possa avere sul codice. </para
-><para
->Se programmare non è il tuo forte, puoi sempre aiutarci con le traduzioni, la documentazione, gli articoli di AstroInfo, collegamenti a pagine Web, segnalazioni di bug e richieste di funzionalità aggiuntive. </para>
-</answer>
-</qandaentry>
-
-</qandaset>
-</chapter>
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___________________________________________________________________
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-<sect1 id="ai-ecliptic">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->John</firstname
-> <surname
->Cirillo</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->L'eclittica</title>
-<indexterm
-><primary
->Eclittica</primary>
-<seealso
->Coordinate eclittiche</seealso>
-</indexterm>
-<para
->L'eclittica è un <link linkend="ai-greatcircle"
->cerchio massimo</link
-> immaginario sulla <link linkend="ai-csphere"
->sfera celeste</link
->, lungo il quale sembra muoversi il Sole nel corso dell'anno. Ovviamente in realtà è la Terra ad orbitare intorno al Sole, causando il cambiamento nella sua direzione apparente. L'eclittica è inclinata di 23,5 gradi rispetto all'<link linkend="ai-cequator"
->equatore celeste</link
->. I due punti in cui l'eclittica interseca l'equatore celeste sono noti come <link linkend="ai-equinox"
->equinozi</link
->. </para
-><para
->Dato che il nostro sistema solare è relativamente piatto, anche le orbite dei pianeti sono vicine al piano dell'eclittica. Inoltre, anche le costellazioni dello Zodiaco sono situate lungo l'eclittica. Ciò la rende un punto di riferimento molto utile a chi cerca i pianeti o le costellazioni dello Zodiaco, dato che tutte letteralmente <quote
->seguono il Sole</quote
->. </para
-><para
->A causa dell'inclinazione di 23,5 gradi dell'Eclittica, l'<firstterm
->altezza</firstterm
-> del Sole a mezzogiorno cambia nel corso dell'anno, col variare della posizione sull'Eclittica della nostra stella. Questa è la causa delle stagioni. In estate, il Sole è alto in cielo a mezzogiorno, e rimane sopra l'<link linkend="ai-horizon"
->orizzonte</link
-> per più di dodici ore al giorno. Al contrario, in inverno il Sole è basso a mezzogiorno, e rimane sopra l'orizzonte per meno di dodici ore al giorno. Inoltre, in estate la luce solare raggiunge la superficie terrestre ad un angolo più vicino alla verticale, con la conseguenza che una data area riceve più energia per secondo in estate che in inverno. Le differenze nella durata del giorno e nell'energia ricevuta per unità di area causano la differenza in temperatura che sperimentiamo tra estate e inverno. </para>
-<tip>
-<para
->Esercizi:</para>
-<para
->Per la buona riuscita di questo esercizio assicurati che la località geografica impostata non sia troppo vicina all'Equatore. Apri la finestra <guilabel
->Configura &kstars;</guilabel
-> e passa alle coordinate orizzontali, con l'opzione per il terreno opaco selezionata. Apri la finestra <guilabel
->Imposta data/ora</guilabel
-> (<keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->S</keycap
-></keycombo
->), cambia la data in un giorno di metà estate, e l'ora a mezzogiorno. Nella finestra principale, punta verso l'orizzonte meridionale (premi <keycap
->S</keycap
->). Nota l'altezza del Sole sull'orizzonte a mezzogiorno durante l'estate. Ora cambia la data in un giorno di metà inverno (ma tieni l'ora a mezzogiorno). Il Sole è ora molto più basso nel cielo. Se apri la finestra <guilabel
->Che si vede stanotte?</guilabel
-> per entrambe le date noterai inoltre che la durata del giorno è differente. </para>
-</tip>
-</sect1>
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-<sect1 id="tool-altvstime">
-<title
->Altezza in funzione del tempo</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Altezza in funzione del tempo</secondary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Altezza in funzione del tempo </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="altvstime.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Grafico dell'altezza in funzione del tempo</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Questo strumento mostra l'altezza di un oggetto qualsiasi in funzione del tempo, per ogni data e località terrestre. La parte superiore è un grafico con il tempo sull'asse delle ascisse e l'angolo di altezza sull'asse delle ordinate. Il tempo è mostrato sia come tempo locale standard, in basso, sia come <link linkend="ai-sidereal"
->tempo siderale</link
->, in alto. La metà inferiore del grafico è verde per indicare che i punti in questa regione si trovano sotto l'orizzonte. </para>
-<para
->Ci sono alcuni modi per aggiungere curve al grafico. Il modo più semplice per aggiungere la curva di un oggetto esistente è digitare il suo nome nella casella <guilabel
->Nome</guilabel
-> e premere Invio, o il pulsante <guibutton
->Visualizza</guibutton
->. Se il testo inserito viene trovato nel database degli oggetti, la curva corrispondente è aggiunta al grafico. Puoi anche premere il pulsante <guibutton
->Trova oggetto</guibutton
-> per aprire la <link linkend="findobjects"
->finestra Trova oggetto</link
-> e selezionare un oggetto dalla lista di quelli noti. Se vuoi aggiungere un punto che non esiste nel database degli oggetti, inserisci un nome per quel punto e digita le coordinate nelle caselle <guilabel
->AR</guilabel
-> e <guilabel
->Dec</guilabel
->. Quindi premi il pulsante <guibutton
->Visualizza</guibutton
-> per aggiungere al grafico la curva dell'oggetto personalizzato (nota che perché questo funzioni devi scegliere un nome che non esista già nel database degli oggetti). </para>
-<para
->Quando aggiungi un oggetto al grafico, la sua curva dell'altezza in funzione del tempo è tracciata con una linea bianca e spessa, e il suo nome è aggiunto alla lista in basso a destra. Le curve di eventuali oggetti già presenti sono visualizzate con una linea rossa e più sottile. Puoi scegliere quale curva visualizzare con la linea bianca spessa selezionando l'oggetto corrispondente nella lista. </para>
-<para
->Queste curve mostrano l'altezza dell'oggetto (l'angolo rispetto all'<link linkend="ai-horizon"
->orizzonte</link
->) in funzione del tempo. Quando una curva passa dalla metà inferiore a quella superiore del grafico, l'oggetto è sorto; quando torna nella metà inferiore, è tramontato. Per esempio, nella figura l'asteroide <firstterm
->Quaoar</firstterm
-> tramonta circa alle 15:0 di tempo locale, e sorge intorno alle 04:00. </para>
-<para
->L'altezza di un oggetto dipende sia dalla data che dalla posizione dell'osservatore sulla Terra. L'azione predefinita è di adottare la località e la data delle impostazioni correnti di &kstars;. Puoi cambiare questi parametri nella scheda <guilabel
->Data &amp; località</guilabel
->. Per cambiare la località puoi premere il pulsante <guibutton
->Scegli città...</guibutton
-> per aprire la finestra <link linkend="setgeo"
->Imposta località geografica</link
->, o inserire manualmente latitudine e longitudine nelle caselle apposite, e premere il pulsante <guibutton
->Aggiorna</guibutton
->. Per cambiare la data, utilizza le caselle di scelta, quindi premi <guibutton
->Aggiorna</guibutton
->. Nota che le curve eventualmente già tracciate saranno aggiornate automaticamente dopo aver cambiato data e/o località. </para>
-
-<tip>
-<para
->Esercizio:</para>
-<para
->Traccia la curva dell'altezza del Sole. Assicurati che la località geografica non sia nei pressi dell'Equatore. Cambia la data a un giorno qualsiasi di giugno, quindi a un giorno di gennaio. Puoi vedere facilmente perché abbiamo le stagioni: in inverno il Sole è sopra l'orizzonte per meno tempo (i giorni sono più corti) e la sua altezza è sempre modesta. </para>
-</tip>
-
-
-</sect1>
-
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-<sect1 id="ai-skycoords">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Sistemi di coordinate celesti</title>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Sistemi di coordinate celesti</primary>
-<secondary
->Panoramica</secondary
-></indexterm>
-Un requisito fondamentale per lo studio degli oggetti celesti è determinare dove essi si trovino in cielo. Per specificare le posizioni nel cielo, gli astronomi hanno ideato diversi <firstterm
->sistemi di coordinate</firstterm
->. Ognuno di essi usa un reticolo di coordinate proiettato sulla <link linkend="ai-csphere"
->sfera celeste</link
->, in analogia con il <link linkend="ai-geocoords"
->sistema di coordinate geografiche</link
-> usato sulla superficie terrestre. I sistemi di coordinate differiscono soltanto nella scelta del loro <firstterm
->piano fondamentale</firstterm
->, che divide il cielo in due emisferi uguali lungo un <link linkend="ai-greatcircle"
->cerchio massimo</link
-> (il piano fondamentale del sistema geografico è l'equatore terrestre). Ogni sistema di coordinate prende il nome dal proprio piano fondamentale. </para>
-
-<sect2 id="equatorial">
-<title
->Il sistema di coordinate equatoriali</title>
-<indexterm
-><primary
->Sistemi di coordinate celesti</primary>
-<secondary
->Coordinate equatoriali</secondary>
-<seealso
->Equatore celeste</seealso
-> <seealso
->Poli celesti</seealso
-> <seealso
->Sistema di coordinate geografiche</seealso
-> </indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Ascensione retta</primary
-><see
->Coordinate equatoriali</see
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Declinazione</primary
-><see
->Coordinate equatoriali</see
-></indexterm>
-
-<para
->Il <firstterm
->sistema di coordinate equatoriali</firstterm
-> è probabilmente il sistema di coordinate celesti più usato. È anche quello più strettamente legato al <link linkend="ai-geocoords"
->sistema di coordinate geografiche</link
->, dato che usa lo stesso piano fondamentale e gli stessi poli. La proiezione dell'equatore terrestre sulla sfera celeste prende il nome di <link linkend="ai-cequator"
->equatore celeste</link
->. Allo stesso modo, proiettando i poli geografici sulla sfera celeste si definiscono i <link linkend="ai-cpoles"
->poli celesti</link
-> nord e sud. </para
-><para
->C'è però un'importante differenza tra i sistemi di coordinate equatoriali e geografiche: quest'ultimo è solidale con la Terra e ruota con essa. Il sistema equatoriale è solidale con le stelle<footnote id="fn-precess"
-><para
->A dire il vero, le coordinate equatoriali non sono del tutto solidali con le stelle. Vedi <link linkend="ai-precession"
->precessione</link
->. Inoltre, se si usa l'<link linkend="ai-hourangle"
->angolo orario</link
-> al posto dell'ascensione retta, il sistema equatoriale diventa solidale con la Terra, e non con le stelle.</para
-></footnote
->, perciò sembra ruotare nel cielo con le stelle, ma ovviamente è la Terra a ruotare sotto il cielo fisso. </para
-><para
->L'angolo <firstterm
->latitudinale</firstterm
-> (equivalente alla latitudine) del sistema equatoriale è chiamato <firstterm
->declinazione</firstterm
-> (abbreviato in Dec), e misura l'angolo di un oggetto rispetto all'equatore celeste. L'angolo <firstterm
->longitudinale</firstterm
-> è chiamato <firstterm
->ascensione retta</firstterm
-> (abbreviato in AR) e misura l'angolo di un oggetto, verso est, rispetto all'<link linkend="ai-equinox"
->equinozio vernale</link
->. Al contrario della longitudine, l'ascensione retta si misura solitamente in ore invece che in gradi, dato che la rotazione apparente del sistema di coordinate equatoriali è strettamente legata al <link linkend="ai-sidereal"
->tempo siderale</link
-> e all'<link linkend="ai-hourangle"
->angolo orario</link
->. Poiché una rotazione completa del cielo dura 24 ore, ci sono 360 gradi / 24 ore = 15 gradi in un'ora di ascensione retta. </para>
-<para
->Le coordinate equatoriali per oggetti del cielo profondo e stelle non variano in modo significativo in brevi intervalli di tempo, dato che non sono soggette al <firstterm
->moto diurno</firstterm
-> (la rotazione giornaliera apparente del cielo attorno alla Terra; tuttavia, questo richiede <link linkend="ai-sidereal"
->1 giorno siderale</link
-> e non un giorno solare). Queste coordinate sono adatte per cataloghi di stelle e oggetti del cielo profondo (le <firstterm
->coordinate galattiche</firstterm
-> possono essere ugualmente usate, ma sono scomode da usare da un punto di vista della Terra). Tuttavia, ci sono effetti che causano la variazione di AR/Dec di oggetti col tempo, cioè <link linkend="ai-precession"
->precessione</link
-> e <firstterm
->nutazione</firstterm
->, e in maniera minore anche il <firstterm
->moto proprio</firstterm
->. Le coordinate equatoriali sono quindi generalmente specificate con un'<link linkend="ai-epoch"
->epoca</link
-> adatta, tenendo conto della precessione. Epoche comunemente usate includono J2000.0 (<link linkend="ai-julianday"
->anno giuliano</link
-> 2000) e B1950.0 (<firstterm
->anno besseliano</firstterm
-> 1950). </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="horizontal">
-<title
->Il sistema di coordinate orizzontali</title>
-
-<indexterm
-><primary
->Sistemi di coordinate celesti</primary>
-<secondary
->Coordinate orizzontali</secondary>
-<seealso
->Orizzonte</seealso
-> <seealso
->Zenit</seealso
-> </indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Azimut</primary
-><see
->Coordinate orizzontali</see
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Altezza</primary
-><see
->Coordinate orizzontali</see
-></indexterm>
-<para
->Il sistema di coordinate orizzontali usa l'<link linkend="ai-horizon"
->orizzonte</link
-> locale dell'osservatore come piano fondamentale. Esso divide convenientemente il cielo nell'emisfero superiore, visibile, e in quello inferiore, invisibile (dato che c'è la Terra di mezzo). Il polo dell'emisfero superiore è chiamato <link linkend="ai-zenith"
->zenit</link
->, mentre quello dell'emisfero inferiore è detto <firstterm
->nadir</firstterm
->. L'angolo di un oggetto rispetto all'orizzonte è chiamato <firstterm
->altezza</firstterm
-> (abbreviato in Alt). L'angolo di un oggetto lungo l'orizzonte (misurato dal punto a nord, in direzione est) è detto <firstterm
->azimut</firstterm
->. Il sistema di coordinate orizzontali è noto anche come sistema di coordinate altazimutali. </para
-><para
->Il sistema di coordinate orizzontali è solidale con la Terra, non con le stelle. Perciò, l'altezza e l'azimut di un oggetto cambiano col passare del tempo, col movimento apparente dell'oggetto nel cielo. Inoltre, dato che il sistema orizzontale è definito dall'orizzonte locale dell'osservatore, lo stesso oggetto visto da luoghi differenti della Terra nello stesso istante avrà valori differenti di altezza e azimut. </para
-><para
->Le coordinate orizzontali sono molto utili per determinare gli istanti di levata e tramonto di un oggetto celeste. Quando un oggetto ha altezza pari a zero gradi, sta sorgendo (se l'azimut è &lt; 180 gradi) o tramontando (se l'azimut è &gt; 180 gradi). </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="ecliptic">
-<title
->Il sistema di coordinate eclittiche</title>
-
-<indexterm
-><primary
->Sistemi di coordinate celesti</primary>
-<secondary
->Coordinate eclittiche</secondary>
-<seealso
->Eclittica</seealso>
-</indexterm>
-<para
->Il sistema di coordinate eclittiche usa l'<link linkend="ai-ecliptic"
->eclittica</link
-> come piano fondamentale. L'eclittica è il percorso che il Sole sembra compiere in cielo nel corso di un anno. È anche la proiezione dell'orbita terrestre sulla sfera celeste. L'angolo latitudinale è chiamato <firstterm
->latitudine eclittica</firstterm
->, e quello longitudinale è detto <firstterm
->longitudine eclittica</firstterm
->. Come l'ascensione retta nel sistema equatoriale, il punto zero della longitudine eclittica è l'<link linkend="ai-equinox"
->equinozio vernale</link
->. </para
-><para
->Secondo te a cosa può servire un sistema di coordinate del genere? Se pensi che serva a tracciare gli oggetti del sistema solare, hai indovinato! Tutti i pianeti (tranne Plutone) orbitano attorno al Sole approssimativamente nello stesso piano, così si trovano sempre nei pressi dell'eclittica (&ie; hanno sempre una piccola latitudine eclittica). </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="galactic">
-<title
->Il sistema di coordinate galattiche</title>
-
-<indexterm
-><primary
->Sistemi di coordinate celesti</primary>
-<secondary
->Coordinate galattiche</secondary>
-</indexterm>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Via Lattea</primary
-></indexterm
-> Il sistema di coordinate galattiche usa la <firstterm
->Via Lattea</firstterm
-> come piano fondamentale. L'angolo latitudinale è chiamato <firstterm
->latitudine galattica</firstterm
->, e quello longitudinale è detto <firstterm
->longitudine galattica</firstterm
->. Questo sistema di coordinate è ultile per studiare la Galassia stessa. Per esempio, ci si potrebbe domandare come varia la densità di stelle in funzione della latitudine galattica, per determinare quanto è schiacciato il disco della Via Lattea. </para>
-</sect2>
-</sect1>
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___________________________________________________________________
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-Author Date Id Revision
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-text/docbook
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Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/parallax.docbook
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/parallax.docbook (revision 1524342)
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-<sect1 id="ai-parallax">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->James</firstname
-> <surname
->Lindenschmidt</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Parallasse</title>
-<indexterm
-><primary
->Parallasse</primary
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Unità astronomica</primary
-><see
->Parallasse</see
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Parsec</primary
-><see
->Parallasse</see
-></indexterm>
- <para
->La <firstterm
->parallasse</firstterm
-> e il cambiamento apparente della posizione di un oggetto osservato dovuta al variare della posizione dell'osservatore. Per esempio, tieni una mano di fronte a te col braccio disteso in avanti, e osserva un oggetto dall'altro lato della stanza, dietro la tua mano. Ora inclina la testa verso la spalla destra, e la tua mano sembrerà essere a sinistra dell'oggetto distante. Inclina la testa verso la spalla sinistra, e la tua mano sembrerà spostarsi a destra dell'oggetto distante. </para>
- <para
->Dato che la Terra è in orbita attorno al Sole, noi osserviamo il cielo da una posizione in costante movimento nello spazio. Perciò ci dovremmo aspettare di vedere un effetto di <firstterm
->parallasse annua</firstterm
->, in cui le posizioni degli oggetti vicini sembrano <quote
->oscillare</quote
-> in risposta al nostro moto attorno al Sole. Ciò in effetti avviene, ma le distanze, anche verso le stelle più vicine, sono talmente grandi che occorrono accurate osservazioni con un telescopio per individuare l'effetto.<footnote
-><para
->Gli antichi astronomi greci conoscevano la parallasse; dato che non osservavano alcuna parallasse annua nelle posizioni delle stelle, conclusero che la Terra non potesse essere in moto attorno al Sole. Ciò di cui non si resero conto è che le stelle sono milioni di volte più lontane rispetto al Sole, perciò l'effetto di parallasse è impossibile da osservare ad occhio nudo.</para
-></footnote
->. </para>
- <para
->I moderni telescopi permettono agli astronomi di usare la parallasse annuale per misurare le distanze delle stelle vicine, grazie alla triangolazione. Gli astronomi misurano con cura la posizione della stella in due date, a sei mesi di distanza l'una dall'altra. Più la stella è vicina al Sole, maggiore sarà il cambiamento apparente della sua posizione da una data all'altra. </para>
- <para
->Durante il periodo di sei mesi la Terra ha percorso metà della propria orbita attorno al Sole, e la sua posizione è cambiata di due <firstterm
->Unità Astronomiche</firstterm
-> (abbreviato in UA; un'UA è la distanza dalla Terra al Sole, circa 150 milioni di chilometri). Sembrerebbe una distanza enorme, ma anche la stella più vicina al Sole (Alfa Centauri) è lontana circa <emphasis
->quarantamila miliardi</emphasis
-> di chilometri. Per questo motivo la parallasse annuale è molto piccola, tipicamente minore di un <firstterm
->secondo d'arco</firstterm
->, che è solo 1/3600 di un grado. Una conveniente unità di misura della distanza per le stelle vicine è il <firstterm
->parsec</firstterm
->, abbreviazione di "parallasse arcosecondo". Un parsec è la distanza che avrebbe una stella se il suo angolo di parallasse osservato fosse di un secondo d'arco. È pari a 3,26 anni luce, o 31 mila miliardi di chilometri<footnote
-><para
->Agli astronomi quest'unità piace a tal punto che ora usano i <quote
->chiloparsec</quote
-> per misurare le distance su scala galattica, e i <quote
->megaparsec</quote
-> per misurare distanze intergalattiche, anche se si tratta di distanze decisamente troppo grandi per dare origine a una parallasse osservabile. Per determinare queste distanze sono richiesti altri metodi.</para
-></footnote
->. </para>
-</sect1>
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-<sect1 id="ai-leapyear">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Anni bisestili</title>
-<indexterm
-><primary
->Anni bisestili</primary>
-</indexterm>
-<para
->Il moto della Terra ha due componenti principali. In primo luogo c'è la rotazione attorno a un asse; una rotazione completa richiede un <firstterm
->giorno</firstterm
->. In secondo luogo c'è il moto orbitale attorno al Sole; per completare un'orbita ci vuole un <firstterm
->anno</firstterm
->. </para
-><para
->Normalmente ci sono 365 giorni in un anno del <emphasis
->calendario</emphasis
->, ma la verità è che un anno <emphasis
->vero</emphasis
-> (&ie; un'orbita intera della Terra attorno al Sole, detto anche <firstterm
->anno tropico</firstterm
->) è un po' più lungo di 365 giorni. In altre parole la Terra, nel tempo che impiega per completare un'orbita, effettua 365,24219 rotazioni. Non è il caso di sorprendersi troppo: non c'è alcuna ragione per aspettarsi che il moto di rotazione e rivoluzione della Terra siano sincronizzati in un modo qualsiasi. Tuttavia, ciò rende alquanto difficoltoso misurare il tempo del calendario... </para
-><para
->Che accadrebbe se ignorassimo le 0,24219 rotazioni extra al termine dell'anno, definendo semplicemente un anno di calendario in modo che sia sempre lungo 365 giorni esatti? Il calendario è sostanzialmente una mappa del cammino della Terra attorno al Sole. Se ignorassimo il pezzetto extra al termine di ogni anno, col passare del tempo la data del calendario sarebbe sempre più in ritardo rispetto alla vera posizione della Terra attorno al Sole. Nel giro di qualche decennio, le date dei solstizi e degli equinozi cambierebbero sensibilmente. </para
-><para
->Per la verità, <emphasis
->in passato</emphasis
-> gli anni avevano tutti 365 giorni per definizione, col risultato che il calendario <quote
->scivolava</quote
-> via dalle vere stagioni. Nell'anno 46 a.C., Giulio Cesare introdusse il <firstterm
->calendario giuliano</firstterm
->, che conteneva i primi <firstterm
->anni bisestili</firstterm
-> della storia. Egli decretò che un anno ogni quattro sarebbe durato 366 giorni, in modo che un anno fosse lungo, in media, 365,25 giorni. Ciò praticamente risolse il problema della deriva del calendario. </para
-><para
->Tuttavia, il problema non era stato del tutto risolto dal calendario giuliano, dato che un anno tropico non dura 365,25 giorni, bensì 365,24219. C'è ancora un problema di deriva del calendario, con l'unica differenza che devono passare molti secoli perché diventi evidente. Fu così che, nel 1582, papa Gregorio XIII istituì il <firstterm
->calendario gregoriano</firstterm
->, che era largamente simile al calendario giuliano, con l'aggiunta di un trucco riguardante gli anni bisestili: gli anni di fine secolo (quelli che terminano con le due cifre <quote
->00</quote
->) sono bisestili solo se divisibili per 400. Così gli anni 1700, 1800 e 1900 non furono bisestili (ma lo sarebbero stati sotto il calendario giuliano), mentre il 2000 <emphasis
->è stato</emphasis
-> un anno bisestile. Questa modifica fa sì che la durata media dell'anno diventi di 365,2425 giorni. In questo modo c'è ancora una minuscola deriva, che però causa un errore di soli tre giorni in 10.000 anni. Il calendario gregoriano è ancora usato come calendario standard nella maggior parte del mondo. </para>
-<note>
-<para
->Curiosità: quando papa Gregorio istituì il calendario gregoriano, si seguiva il calendario giuliano da più di 1500 anni, col risultato che la data era ormai sfasata di oltre una settimana. Papa Gregorio sincronizzò di nuovo il calendario semplicemente <emphasis
->eliminando</emphasis
-> dieci giorni: nel 1582, il giorno dopo il 4 ottobre fu il 15 ottobre! </para>
-</note>
-</sect1>
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-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Fusi orari</title>
-<indexterm
-><primary
->Fusi orari</primary>
-</indexterm>
-<para
->La Terra è rotonda, ed è sempre illuminata per metà dal Sole. Tuttavia, poiché la Terra ruota, la metà illuminata cambia continuamente. Questo fenomeno ci appare come il passare dei giorni, dovunque ci troviamo sulla superficie terrestre. In ogni istante ci sono luoghi sulla Terra che stanno passando dalla metà in ombra alla metà illuminata (ciò che sulla superficie è l'<emphasis
->alba</emphasis
->). Nello stesso momento, all'altro capo della Terra, altri luoghi stanno passando dalla metà illuminata a quella in ombra (ciò che in quelle zone è il <emphasis
->tramonto</emphasis
->). Così, in ogni istante, differenti luoghi sulla Terra si trovano in diverse parti del giorno. Per questo motivo il tempo solare è definito localmente, così che il tempo segnato dagli orologi in ogni luogo descriva in modo consistente la parte del giorno. </para
-><para
->Questa localizzazione del tempo è realizzata dividendo il globo in 24 fette verticali chiamate <firstterm
->fusi orari</firstterm
->. Il tempo locale è lo stesso all'interno di ogni fuso orario, ma il tempo di ciascun fuso è un'ora <emphasis
->in anticipo</emphasis
-> rispetto a quello del fuso immediatamente ad est. A dire il vero, questa è una semplificazione idealizzata; i veri confini dei fusi orari non sono linee verticali, dato che seguono spesso i confini nazionali e altre considerazioni politiche. </para
-><para
->Nota che, poiché il tempo locale aumenta sempre di un'ora spostandosi attraverso i fusi orari verso est, una volta oltrepassati tutti e 24 i fusi si è un giorno intero più avanti rispetto a quando si è partiti. Questo paradosso si risolve definendo una <firstterm
->linea del cambiamento di data</firstterm
->, che è il confine di un fuso orario nell'oceano Pacifico, tra l'Asia e il Nord America. I punti subito ad est di questa linea sono 24 ore più indietro rispetto ai punti subito ad ovest. Ciò provoca alcuni interessanti fenomeni. Per esempio, un volo diretto dall'Australia alla California arriva prima che sia partito. Inoltre, le isole Figi sono a cavallo della linea del cambiamento di data, così se si passa una brutta giornata nella parte occidentale delle Figi, ci si può sempre spostare nella parte orientale e avere la possibilità di rivivere lo stesso giorno dall'inizio. </para>
-</sect1>
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-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Tempo siderale</title>
-<indexterm
-><primary
->Tempo siderale</primary>
-<seealso
->Angolo orario</seealso>
-</indexterm>
-<para
-><firstterm
->Tempo siderale</firstterm
-> significa letteralmente <quote
->tempo delle stelle</quote
->. Il tempo a cui siamo abituati nella nostra vita di tutti i giorni è il tempo solare.L'unità fondamentale del tempo solare è un <firstterm
->giorno</firstterm
->, ovvero il tempo impiegato dal Sole a percorrere 360 gradi nel cielo, a causa della rotazione terrestre. Unità più piccole di tempo solare non sono altro che suddivisioni di un giorno: </para
-><para>
-<itemizedlist>
-<listitem
-><para
->1/24 di un giorno = un'ora</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->1/60 di ora = un minuto</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->1/60 di minuto = un secondo</para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-</para
-><para
->C'è però un problema col tempo solare. La Terra in verità non compie un giro di 360 gradi in un giorno solare. Essa è in orbita attorno al Sole, e nel corso di un giorno si muove di circa un grado lungo la propria orbita (360 gradi/365,25 giorni per un'orbita completa = circa un grado al giorno). Così, in 24 ore la direzione del Sole cambia di circa un grado. Perciò la Terra deve ruotare 361 gradi per far sembrare che il Sole abbia compiuto un giro di 360 gradi nel cielo. </para
-><para
->In astronomia ci interessa quanto tempo impiega la Terra a compiere un giro completo rispetto alle stelle <quote
->fisse</quote
->, non rispetto al Sole. Per questo motivo ci vorrebbe una misura del tempo che elimini la complicazione dell'orbita terrestre attorno al Sole, e si basi solo su quanto tempo la Terra impiega a ruotare di 360 gradi rispetto alle stelle. Questo periodo di rotazione è chiamato <firstterm
->giorno siderale</firstterm
->. In media è quattro minuti più corto di un giorno solare, a causa del grado in più di cui la Terra ruota in un giorno solare. Invece di definire un giorno siderale della durata di 23 ore e 56 minuti, definiamo ore, minuti e secondi siderali come frazioni del giorno uguali a quelle dei corrispettivi solari. Così un secondo solare dura 1,00278 secondi siderali. </para
-><para
->Il tempo siderale è utile per determinare dove si trovano le stelle in un certo istante. Il tempo siderale divide una rotazione completa della Terra in 24 ore siderali; allo stesso modo, la mappa del cielo è divisa in 24 ore di <firstterm
->ascensione retta</firstterm
->. Non è una coincidenza: il tempo siderale locale (<acronym
->TSL</acronym
->) indica l'ascensione retta che sta passando in quel momento sul <link linkend="ai-meridian"
->meridiano locale</link
->. Così, se una stella ha un'ascensione retta di 5 ore, 32 minuti e 24 secondi, sarà in meridiano alle 05:32:24 TSL. Più in generale, la differenza tra l'<acronym
->AR</acronym
-> di un oggetto e il tempo siderale locale dice quanto lontano l'oggetto è dal meridiano. Per esempio, lo stesso oggetto alle 06:32:24 TSL (un'ora siderale più tardi) sarà un'ora di ascensione retta ad ovest del meridiano, corrispondente a 15 gradi. Questa distanza angolare dal meridiano è chiamata l'<link linkend="ai-hourangle"
->angolo orario</link
-> dell'oggetto. </para>
-<tip>
-<para
->Il tempo siderale locale è mostrato da &kstars; nel <guilabel
->pannello informazioni tempo</guilabel
->, con l'etichetta <quote
->TS:</quote
-> (devi togliere l'ombreggiatura alla casella con un doppio clic su di essa per vedere il tempo siderale). Nota che il cambiamento dei secondi siderali non è sincronizzato con quello del tempo locale e universale. Guardando gli orologi per un po', noterai che i secondi siderali sono realmente un poco più corti dei secondi di TU e TL. </para
-><para
->Punta lo <link linkend="ai-zenith"
->zenit</link
-> (premi <keycap
->Z</keycap
-> o seleziona <guimenuitem
->Zenit</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Puntamento</guimenu
->). Lo zenit è il punto del cielo che puoi vedere guardando <quote
->dritto in alto</quote
->, ed è un punto sul tuo <link linkend="ai-meridian"
->meridiano locale</link
->. Nota l'ascensione retta dello zenit: è esattamente uguale al tuo tempo siderale locale. </para>
-</tip>
-</sect1>
-
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-<sect2 id="calc-horiz">
-<title
->Modulo coordinate orizzontali</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo coordinate orizzontali</tertiary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Il modulo Coordinate orizzontali dell'astrocalcolatrice </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="calc-horizontal.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Coordinate orizzontali</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Questo modulo converte le <link linkend="equatorial"
->coordinate equatoriali</link
-> in <link linkend="horizontal"
->coordinate orizzontali</link
->. Seleziona la data, l'ora e le coordinate geografiche. Quindi inserisci le coordinate equatoriali da convertire o usa la finestra di dialogo <guilabel
->Trova oggetto</guilabel
-> nel riquadro <guilabel
->Coordinate equatoriali</guilabel
->. Le coordinate orizzontali corrispondenti appariranno nel riquadro <guilabel
->Coordinate orizzontali</guilabel
->. </para>
-</sect2>
-
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-<sect1 id="ai-contents">
-<title
->AstroInfo: sommario</title>
-
-<itemizedlist
-><title
->Il cielo e i sistemi di coordinate</title>
- <listitem
-><para
-><link linkend="ai-skycoords"
->Sistemi di coordinate celesti</link
-></para
-></listitem>
- <listitem
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-><link linkend="ai-cequator"
->Equatore celeste</link
-></para
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->Poli celesti</link
-></para
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->Sfera celeste</link
-></para
-></listitem>
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-><link linkend="ai-ecliptic"
->L'eclittica</link
-></para
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->Gli equinozi</link
-></para
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->Coordinate geografiche</link
-></para
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->Cerchi massimi</link
-></para
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->L'orizzonte</link
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->Angolo orario</link
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->Meridiano locale</link
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->
- <listitem
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->Precessione</link
-></para
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->Lo zenit</link
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-</itemizedlist>
-
-<itemizedlist
-><title
->Tempo</title>
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->Epoca</link
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->Tempo universale</link
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-><title
->Strumentazione</title>
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->Telescopi</link
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-><title
->Fisica</title>
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->Radiazione di corpo nero</link
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->Materia oscura</link
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->Astrofisica</title>
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->Galassie ellittiche</link
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->La scala delle magnitudini</link
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->Stelle: una FAQ introduttiva</link
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->Colori e temperature delle stelle</link
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->La scala delle distanze cosmiche</link
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-<title
->Modulo coordinate equatoriali/galattiche</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo coordinate equatoriali/galattiche</tertiary>
-</indexterm>
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-<screenshot>
-<screeninfo
->Il modulo Coordinate equatoriali/galattiche dell'astrocalcolatrice </screeninfo>
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- <imagedata fileref="calc-eqgal.png" format="PNG"/>
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- <textobject>
- <phrase
->Coordinate equatoriali/galattiche</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Questo modulo converte le <link linkend="equatorial"
->coordinate equatoriali</link
-> in <link linkend="galactic"
->coordinate galattiche</link
-> e viceversa. Inserisci i valori delle coordinate nel riquadro <guilabel
->Coordinate galattiche</guilabel
-> o <guilabel
->Coordinate equatoriali</guilabel
->. In alternativa, puoi impostare le coordinate equatoriali selezionando un oggetto usando la finestra di dialogo <guilabel
->Trova oggetto</guilabel
->. Sarà quindi visualizzato il risultato. </para>
-</sect2>
-
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Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-geodetic.docbook
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-<sect2 id="calc-geodetic">
-<title
->Modulo coordinate geodetiche</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
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->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo coordinate geodetiche</tertiary>
-</indexterm>
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-<screenshot>
-<screeninfo
->Il modulo Coordinate geodetiche dell'astrocalcolatrice </screeninfo>
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- <imageobject>
- <imagedata fileref="calc-geodetic.png" format="PNG"/>
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- <textobject>
- <phrase
->Coordinate geodetiche</phrase>
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-</mediaobject>
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-<para
->Il <link linkend="ai-geocoords"
->sistema di coordinate geografiche</link
-> normale assume che la Terra sia una sfera perfetta. Ciò è con ottima approssimazione vero, quindi le coordinate geografiche vanno bene nella maggior parte dei casi. Qualora fosse richiesta una precisione molto grande, è necessario tenere conto della vera forma della Terra. La Terra è un ellissoide; la distanza attorno all'equatore è circa lo 0,3% più lunga di un <link linkend="ai-greatcircle"
->cerchio massimo</link
-> passante per i poli. Il <firstterm
->sistema di coordinate geodetiche</firstterm
-> tiene conto di questa forma ellissoidale, ed esprime una posizione sulla superficie terrestre in coordinate cartesiane (X, Y e Z). </para>
-<para
->Per utilizzare questo modulo, seleziona le coordinate da usare in ingresso nel riquadro <guilabel
->Seleziona le coordinate in ingresso</guilabel
->. Seleziona quindi un modello di ellissoide e inserisci le coordinate nel riquadro <guilabel
->Coordinate cartesiane</guilabel
-> o <guilabel
->Coordinate geografiche</guilabel
->. Il risultato apparirà premendo il pulsante <guibutton
->Converti</guibutton
->. </para>
-</sect2>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-geodetic.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/csphere.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/csphere.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/csphere.docbook (nonexistent)
@@ -1,28 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-csphere">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->La sfera celeste</title>
-<indexterm
-><primary
->La sfera celeste</primary>
-<seealso
->Sistemi di coordinate celesti</seealso>
-</indexterm>
-<para
->La sfera celeste è una sfera immaginaria di raggio enorme, centrata sulla Terra. Tutti gli oggetti visibili in cielo si possono pensare come giacenti sulla superficie di questa sfera. </para
-><para
->Naturalmente sappiamo che gli oggetti celesti non stanno sulla superficie di una sfera centrata sulla Terra, quindi perché darsi pena con questo costrutto? Tutto ciò che vediamo nel cielo è così lontano che le distanze sono impossibili da stimare tramite la semplice osservazione. Poiché le distanze sono indeterminate, bisogna solo conoscere la <emphasis
->direzione</emphasis
-> di un oggetto per localizzarlo nel cielo. In questo senso, la sfera celeste è un modello molto pratico per mappare il cielo. </para
-><para
->Le direzioni dei vari oggetti celesti possono essere quantificate costruendo un <link linkend="ai-skycoords"
->sistema di coordinate celesti</link
->. </para>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/csphere.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/scriptbuilder.docbook
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+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/scriptbuilder.docbook (nonexistent)
@@ -1,148 +0,0 @@
-<sect1 id="tool-scriptbuilder">
-<title
->Il Costruttore script</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Costruttore script</secondary>
-</indexterm>
-
-<para
->Le applicazioni KDE possono essere controllate esternamente da un altro programma, da un prompt di terminale o da uno script di shell, usando il protocollo di comunicazione tra processi (&DBus;). &kstars; sfrutta questa possibilità per permettere in ogni momento la registrazione e riproduzione di complesse sequenze di eventi. Ciò può essere utile, ad esempio, per creare una dimostrazione didattica che illustri un concetto astronomico. </para>
-<para
->Il problema con gli script &DBus; è che scriverli è un po' come programmare, impresa che può apparire proibitiva a chi non ha esperienza in materia. Il Costruttore script fornisce un'interfaccia grafica (<abbrev
->GUI</abbrev
->) punta-e-fai-clic per realizzare gli script &DBus; di &kstars;, rendendo molto facile crearne anche di complessi. </para>
-
-<sect2 id="sb-intro">
-<title
->Introduzione al Costruttore script</title>
-
-<para
->Prima di spiegare come si usa il Costruttore script, introdurremo brevemente tutti i componenti dell'interfaccia grafica; per maggiori informazioni, utilizza la funzione "Che cos'è questo?". </para>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Il Costruttore Script </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="scriptbuilder.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Costruttore script</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Il Costruttore script è mostrato nell'immagine qui sopra. A sinistra c'è il <firstterm
->riquadro Script corrente</firstterm
-> che mostra la lista di comandi inclusi nello script corrente. Il riquadro a destra è il <firstterm
->Browser funzioni</firstterm
->, con la lista di tutte le funzioni disponibili. Sotto il Browser funzioni c'è un pannello dove compare una breve documentazione sulla funzione evidenziata nel riquadro sovrastante. Sotto il riquadro Script corrente c'è il <firstterm
->pannello Argomenti funzione</firstterm
->; quando si seleziona una funzione nel riquadro Script corrente, in questo pannello appare il necessario per specificare il valore degli argomenti eventualmente richiesti. </para
-><para
->In cima alla finestra c'è una fila di pulsanti che operano sullo script nel suo insieme. Da sinistra a destra: <guibutton
->Nuovo script</guibutton
->, <guibutton
->Apri script</guibutton
->, <guibutton
->Salva script</guibutton
->, <guibutton
->Salva script come...</guibutton
-> e <guibutton
->Prova script</guibutton
->. La funzione di questi pulsanti dovrebbe essere ovvia, fatta forse eccezione per l'ultimo. Premendo <guibutton
->Prova script</guibutton
-> lo script corrente sarà eseguito nella finestra principale di &kstars;. Prima di farlo ti consigliamo di spostare la finestra del Costruttore script, in modo che tu possa vedere i risultati. </para
-><para
->Al centro della finestra c'è una fila verticale di pulsanti che operano su singole funzioni dello script. Dall'alto in basso: <guibutton
->Aggiungi funzione</guibutton
->, <guibutton
->Elimina funzione</guibutton
->, <guibutton
->Copia funzione</guibutton
->, <guibutton
->Sposta in alto</guibutton
-> e <guibutton
->Sposta in basso</guibutton
->. Il pulsante <guibutton
->Aggiungi funzione</guibutton
-> aggiunge la funzione selezionata nel Browser all'interno del riquadro Script corrente (puoi anche aggiungere una funzione con un doppio clic su di essa). Gli altri pulsanti operano sulla funzione selezionata nel riquadro Script corrente, con l'effetto di eliminarla, duplicarla o modificarne la posizione all'interno dello script. </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="sb-using">
-<title
->Utilizzo del Costruttore script</title>
-<para
->Per illustrare l'utilizzo del Costruttore script presenteremo un piccolo esempio. Scriveremo uno script che insegue la Luna mentre il tempo scorre a velocità accelerata. </para
-><para
->Se vogliamo inseguire la Luna dobbiamo per prima cosa puntarla. La funzione <firstterm
->lookToward</firstterm
-> ha precisamente questo scopo. Selezionala nel Browser funzioni e consulta la documentazione visualizzata nel pannello sottostante. Quindi premi il pulsante <guibutton
->Aggiungi funzione</guibutton
-> per aggiungere la funzione nel riquadro Script corrente. Il pannello Argomenti funzione conterrà ora una casella chiamata <quote
->Dir</quote
->, che sta per "Direzione". Si tratta della direzione verso cui si vuol puntare il display. La lista contiene solo i punti cardinali, non la Luna o altri oggetti. Puoi inserire <quote
->Luna</quote
-> manualmente o utilizzare la finestra <guilabel
->Trova oggetto</guilabel
-> per selezionarla dalla lista di oggetti con nome. Nota che, come sempre, centrare un oggetto attiva automaticamente l'inseguimento, così che non c'è bisogno di aggiungere la funzione <firstterm
->setTracking</firstterm
-> dopo lookToward. </para
-><para
->Ora che abbiamo puntato la Luna vogliamo che il tempo scorra a una velocità superiore al normale. Utilizza allo scopo la funzione <firstterm
->setClockScale</firstterm
->. Aggiungila allo script facendo doppio clic su di essa nel Browser funzioni. Il pannello Argomenti funzione contiene ora il necessario per modificare il passo dell'orologio della simulazione. Porta il passo a tre ore. </para
-><para
->Bene, abbiamo puntato la Luna e accelerato lo scorrere del tempo. Ora vogliamo solo che lo script attenda un certo numero di secondi mentre il display insegue la Luna. Aggiungi allo script la funzione <firstterm
->waitFor</firstterm
->, e utilizza il pannello Argomenti funzione per impostare a venti secondi il tempo di attesa. </para
-><para
->Per finire, riportiamo il passo dell'orologio al valore normale di un secondo. Aggiungi un'altra istanza di setClockScale, e impostane il valore a un secondo. </para
-><para
->Per la verità non abbiamo finito del tutto. Dovremmo assicurarci che il programma stia utilizzando le coordinate equatoriali prima che lo script inizi a inseguire la Luna con passo temporale accelerato. Altrimenti, se il display utilizza coordinate orizzontali, ruoterà assai rapidamente di grandi angoli mentre la Luna sorge e tramonta. Ciò può provocare parecchia confusione, ma lo si può evitare impostando l'opzione di visualizzazione <firstterm
->UseAltAz</firstterm
-> a <quote
->false</quote
->. Per modificare una qualsiasi opzione di visualizzazione, utilizza la funzione <firstterm
->changeViewOption</firstterm
->. Aggiungila allo script ed esamina il pannello Argomenti funzione. C'è un pulsante che apre una lista di tutte le opzioni modificabili tramite changeViewOption. Dato che sappiamo di dover utilizzare l'opzione UseAltAz, potremmo semplicemente selezionarla dalla lista. Si tratta tuttavia di una lista piuttosto lunga, e non ci sono spiegazioni per le varie voci. Potrebbe quindi essere più semplice premere il pulsante <guibutton
->Esamina albero</guibutton
->, che aprirà una finestra con una vista ad albero delle opzioni di visualizzazione, divise per argomento. Inoltre ogni voce dispone di una breve spiegazione, ed è indicato il tipo di dati dell'argomento. Possiamo trovare UseAltAz nella categoria <guilabel
->Opzioni mappa celeste</guilabel
->. Selezionala e premi <guibutton
->OK</guibutton
->, ed essa comparirà all'interno del pannello Argomenti funzione. Infine, imposta il suo valore a <quote
->false</quote
-> o <quote
->0</quote
->. </para
-><para
->Un'altra cosa: cambiare UseAltAz alla fine dello script non serve a granché; dobbiamo modificarlo prima di ogni altra cosa. Perciò assicurati che la funzione sia selezionata nel riquadro Script corrente, e premi il pulsante <guibutton
->Sposta in alto</guibutton
-> fino a farla diventare la prima funzione. </para
-><para
->Ora che abbiamo terminato lo script dobbiamo salvarlo su disco. Premi il pulsante <guibutton
->Salva script</guibutton
->. Si aprirà una finestra in cui puoi inserire un nome per lo script e uno per il suo autore. Inserisci <quote
->Inseguire la Luna</quote
-> come nome, metti il tuo nome come autore e premi <guibutton
->OK</guibutton
->. Apparirà la finestra di dialogo standard "Salva file" di &kde;. Specifica un nome file per lo script e premi <guibutton
->OK</guibutton
-> per salvarlo. Nota che, se il nome file non finisce per <quote
->.kstars</quote
->, l'estensione sarà aggiunta automaticamente. Se sei curioso, puoi esaminare lo script con un qualunque editor di testi. </para
-><para
->Ora che abbiamo uno script completo possiamo eseguirlo in due modi diversi. È possibile eseguirlo da un prompt di terminale, purché &kstars; sia in esecuzione. In alternativa, puoi eseguire lo script da &kstars; tramite la voce <guimenuitem
->Esegui script...</guimenuitem
-> nel menu <guimenu
->File</guimenu
->. </para>
-</sect2>
-</sect1>
-
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___________________________________________________________________
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-native
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Deleted: svn:keywords
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-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
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-text/docbook
\ No newline at end of property
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-sidereal.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-sidereal.docbook (nonexistent)
@@ -1,33 +0,0 @@
-<sect2 id="calc-sidereal">
-<title
->Modulo tempo siderale</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo tempo siderale</tertiary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Il modulo Tempo siderale dell'astrocalcolatrice </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="calc-sidereal.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Tempo siderale</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Questo modulo converte il <link linkend="ai-utime"
->tempo universale</link
-> in <link linkend="ai-sidereal"
->tempo siderale</link
-> locale e viceversa. Seleziona una località geografica e una data da calcolare. Sarà quindi mostrato il valore corrispondente dell'altro tempo. </para>
-</sect2>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-sidereal.docbook
___________________________________________________________________
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## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-ecliptic.docbook
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-ecliptic.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-ecliptic.docbook (nonexistent)
@@ -1,41 +0,0 @@
-<sect2 id="calc-ecliptic">
-<title
->Modulo coordinate eclittiche</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo coordinate eclittiche</tertiary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Modulo della calcolatrice per le coordinate eclittiche </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="calc-ecliptic.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Coordinate eclittiche</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Questo modulo converte tra <link linkend="equatorial"
->coordinate equatoriali</link
-> e <link linkend="ecliptic"
->coordinate eclittiche</link
->. Per prima cosa, seleziona <guilabel
->Data e ora</guilabel
->. Quindi inserisci i valori delle coordinate in una delle sezioni <guilabel
->Coordinate eclittiche</guilabel
-> o <guilabel
->Coordinate equatoriali</guilabel
->. In alternativa, puoi impostare le coordinate equatoriali selezionando un oggetto usando la finestra di dialogo <guilabel
->Trova oggetto</guilabel
->. saranno quindi mostrati i risultati. </para>
-</sect2>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-ecliptic.docbook
___________________________________________________________________
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## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
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-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
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Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/solarsys.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/solarsys.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/solarsys.docbook (nonexistent)
@@ -1,45 +0,0 @@
-<sect1 id="tool-solarsys">
-<title
->Visore sistema solare</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Visore sistema solare</secondary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Il visore del sistema solare </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="solarsystem.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Visore sistema solare</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Questo accessorio mostra un modello del sistema solare visto dall'alto. Il Sole è rappresentato da un punto giallo al centro del grafico, e le orbite dei pianeti sono ellissi di forma e orientazione corrette. La posizione di ogni pianeta lungo la propria orbita è indicata da un punto colorato con accanto il nome del pianeta. È possibile ingrandire o rimpicciolire il grafico con i tasti <keycap
->+</keycap
-> e <keycap
->-</keycap
->, e cambiarne il centro con i tasti freccia o con un doppio clic in un punto qualsiasi. Puoi anche centrarlo su un pianeta con i tasti <keycap
->0&ndash;9</keycap
-> (<keycap
->0</keycap
-> corrisponde al Sole, <keycap
->9</keycap
-> a Plutone). Centrando un pianeta ne sarà attivato l'inseguimento. </para>
-<para
->Il visore del sistema solare ha un proprio orologio, indipendente da quello della finestra principale di &kstars;. Ci sono dei pulsanti per controllare il passo temporale, simili a quelli della finestra principale. Le due differenze sono che qui il passo predefinito è un giorno (così si può vedere il movimento dei pianeti), e che all'apertura della finestra l'orologio è in pausa. Puoi impostare la data al momento attuale premendo il pulsante <guibutton
->Today</guibutton
->. </para>
-<note>
-<para
->Il modello attualmente utilizzato per l'orbita di Plutone è accurato soltanto per date entro cento anni dal presente. Se fai in modo che la data esca da questo intervallo, vedrai Plutone comportarsi in modo parecchio strano! Siamo al corrente del problema e cercheremo di migliorare al più presto il modello dell'orbita di Plutone. </para>
-</note>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/solarsys.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
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-Author Date Id Revision
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Deleted: svn:mime-type
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-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-planetcoords.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-planetcoords.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-planetcoords.docbook (nonexistent)
@@ -1,41 +0,0 @@
-<sect2 id="calc-planetcoords">
-<title
->Modulo coordinate pianeti</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo coordinate pianeti</tertiary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Modulo dell'astrocalcolatrice per le coordinate dei pianeti </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="calc-planetcoords.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Coordinate pianeti</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Il modulo coordinate pianeti calcola i dati relativi alla posizione di un corpo maggiore del sistema solare, per qualsiasi data, ora e località geografica. Seleziona il <guilabel
->corpo del sistema solare</guilabel
-> dalla lista a cascata, e indica la data, l'ora e la località geografica che desideri (queste variabili corrispondono inizialmente alle impostazioni correnti di &kstars;). Sono quindi calcolate e visualizzate le coordinate <link linkend="equatorial"
->equatoriali</link
->, <link linkend="horizontal"
->orizzontali</link
-> ed <link linkend="ecliptic"
->eclittiche</link
-> del corpo. </para>
-<para
->Questo modulo dispone di una modalità non interattiva. Devi preparare un file in ingresso dove ogni riga contenga dei valori per i parametri iniziali (corpo del sistema solare, data, ora, longitudine e latitudine). Puoi scegliere di indicare un valore costante per alcuni di questi parametri nella finestra dell'astrocalcolatrice (in tal modo i valori di tali parametri nel file d'ingresso saranno ignorati). Puoi anche specificare quali dei parametri di uscita (coordinate equatoriali, orizzontali, eclittiche eliocentriche e eclittiche geocentriche) vadano calcolati. Infine, indica i nomi dei file in ingresso e uscita, e premi il pulsante <guibutton
->Esegui</guibutton
-> per generare il file in uscita con i valori calcolati. </para>
-</sect2>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-planetcoords.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
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-Author Date Id Revision
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-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-apcoords.png
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Cannot display: file marked as a binary type.
svn:mime-type = image/png
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-apcoords.png
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-apcoords.png (revision 1524342)
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-image/png
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Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/lightcurves.docbook
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/lightcurves.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/lightcurves.docbook (nonexistent)
@@ -1,222 +0,0 @@
-<sect1 id="tool-aavso">
-
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Aaron</firstname
-> <surname
->Price</surname
-> <affiliation
-><address
-> <email
->aavso@aavso.org</email>
-</address
-></affiliation>
-</author>
-</sect1info>
-
-<title
->Curve di luce AAVSO</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Generatore di curve di luce AAVSO</secondary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Il generatore di curve di luce AAVSO </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="aavso.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Curve di luce AAVSO</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<sect2 id="aavso-intro">
-<title
->Introduzione</title>
-<para
->&kstars; può visualizzare curve di luce di stelle variabili dal programma osservativo dell'<ulink url="http://www.aavso.org"
->Associazione Americana Osservatori di Stelle Variabili</ulink
-> (American Association of Variable Star Observers, <abbrev
->AAVSO</abbrev
->). Questo programma tiene sotto controllo oltre seimila stelle variabili, e comprende dieci milioni di osservazioni che si spingono nel passato fin quasi a un secolo fa. &kstars; scarica via Internet i dati più recenti direttamente dal database <abbrev
->AAVSO</abbrev
->, quindi per utilizzare questo strumento è necessaria una connessione di rete. </para>
-<para
->Per utilizzare questo strumento, seleziona una stella variabile per <firstterm
->designazione</firstterm
-> o per nome nel pannello di sinistra, e imposta la data iniziale e finale del grafico. Nel pannello di destra seleziona i dati da inserire nel grafico (vedi sotto). Una volta fatte le selezioni, premi il pulsante <guibutton
->Preleva curva</guibutton
->. &kstars; si connetterà automaticamente al server AAVSO, che genererà il grafico della curva di luce e lo invierà al tuo computer. Un esempio di curva di luce è mostrato qui sotto: </para>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Un esempio di curva di luce </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="lightcurve.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Esempio di curva di luce</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Nota che queste curve di luce non andrebbero <emphasis
->MAI</emphasis
-> utilizzate a scopo di ricerca, per articoli, presentazioni, pubblicazioni e così via. Il loro unico scopo è di essere una fonte di informazioni per &kstars;. Non sono state convalidate e non hanno superato il rigoroso controllo di qualità dell'<abbrev
->AAVSO</abbrev
->. Saremo lieti di fornirti dati di buona qualità se ce li richiederai presso <ulink url="http://www.aavso.org/adata/onlinedata/"
->http://www.aavso.org/adata/onlinedata/</ulink
->. </para>
-<!-- broken link in 4.7 -->
-<para
->Domande specifiche sui dati nelle curve di luce si possono inviare ad <email
->aavso@aavso.org</email
->. </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="aavso-about">
-<title
->Le stelle variabili</title>
-<para
->Le <firstterm
->stelle variabili</firstterm
-> sono astri la cui luminosità cambia. Una <firstterm
->curva di luce</firstterm
-> è il grafico della luminosità di una stella variabile in funzione del tempo. Osservando una curva di luce si può vedere come si è comportata la stella in passato, e tentare di predire che cosa farà in futuro. Gli astronomi utilizzano questi dati anche per creare modelli dei processi astrofisici all'interno della stella. Ciò può esserci di grande aiuto per capire come funzionano questi oggetti. </para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="aavso-data">
-<title
->I dati</title>
-
-<para
->Ecco un sommario dei vari tipi di dati disponibili nelle curve di luce: <itemizedlist
->
-<listitem
-><para
-><firstterm
->Visuale</firstterm
->: si tratta di un'osservazione di una stella variabile eseguita da un osservatore con un normale telescopio. Significa che l'osservatore ha visto la stella di luminosità X alla data e ora Y.</para
-></listitem>
-
-<listitem
-><para
-><firstterm
->Più debole di</firstterm
->: talvolta la stella è troppo debole per essere vista dall'osservatore. Quando ciò si verifica, l'osservatore riporta la stella più debole vista nel campo. Questi casi si indicano con <firstterm
->più debole di</firstterm
-> perché la stella variabile era più debole della luminosità riportata.</para
-></listitem>
-
-<listitem
-><para
-><firstterm
->Media</firstterm
->: si tratta della media corrente di tutti i dati riportati. Il valore <firstterm
->Media grafico</firstterm
-> dice al computer su quanti giorni calcolare ciascuna media. Questo valore andrà adattato alla frequenza delle osservazioni. Le barre di errore rappresentano la deviazione standard a un sigma.</para
-></listitem>
-
-<listitem
-><para
-><firstterm
->CCDV</firstterm
->: si tratta di osservazioni eseguite con un <abbrev
->CCD</abbrev
-> e un filtro <abbrev
->V</abbrev
-> di Johnson. Le osservazioni <abbrev
->CCDV</abbrev
-> tendono ad essere più accurate di quelle visuali (ma non sempre).</para
-></listitem>
-
-<listitem
-><para
-><firstterm
->CCDB</firstterm
->: osservazioni <abbrev
->CCD</abbrev
-> con un filtro <abbrev
->B</abbrev
-> di Johnson.</para
-></listitem>
-
-<listitem
-><para
-><firstterm
->CCDI</firstterm
->: osservazioni <abbrev
->CCD</abbrev
-> con un filtro <abbrev
->Ic</abbrev
-> di Cousins.</para
-></listitem>
-
-<listitem
-><para
-><firstterm
->CCDR</firstterm
->: osservazioni <abbrev
->CCD</abbrev
-> con un filtro <abbrev
->R</abbrev
-> di Cousins.</para
-></listitem>
-
-<listitem
-><para
-><firstterm
->Dati discrepanti</firstterm
->: si tratta di dati classificati come discrepanti da un membro dello staff <abbrev
->AAVSO</abbrev
->, in base alle regole per la convalida dei dati. Contattare <email
->aavso@aavso.org</email
-> per ulteriori informazioni.</para
-></listitem>
-
-<listitem
-><para
-><firstterm
->Date</firstterm
->: il database osservativo su cui si basano le curve di luce viene aggiornato ogni dieci minuti, così puoi ottenere dati quasi in tempo reale. Per ora i dati sulle curve di luce sono disponibili solo fino al 1961, ma probabilmente in futuro saranno rese disponibili date anteriori.</para
-></listitem>
-
-</itemizedlist>
-</para>
-</sect2>
-
-<sect2 id="aavso-update">
-<title
->Aggiornare la tua copia locale di stelle variabili</title>
-<para
->L'<abbrev
->AAVSO</abbrev
-> pubblica la <ulink url="http://www.aavso.org/valnam.txt"
->lista completa di stelle variabili</ulink
-> incluse nel programma di monitoraggio. Il file è aggiornato ogni mese con le ultime stelle variabili scoperte. Per sincronizzare la lista di &kstars; con quella principale dell'<abbrev
->AAVSO</abbrev
->, fai clic sul pulsante <guibutton
->Aggiorna lista</guibutton
-> nella finestra di dialogo <abbrev
->AAVSO</abbrev
->. &kstars; tenterà di connettersi al database <abbrev
->AAVSO</abbrev
-> e di scaricare la lista più recente. </para>
-<note>
-<para
->Il flusso di dati personalizzato fornito dall'AAVSO è stato implementato per &kstars; da Aaron Price. Grazie Aaron! </para>
-</note>
-</sect2>
-</sect1>
-
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/lightcurves.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
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-native
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Deleted: svn:keywords
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-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/cosmicdist.docbook
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/cosmicdist.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/cosmicdist.docbook (nonexistent)
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-<sect1 id="ai-cosmicdist">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Akarsh</firstname
-> <surname
->Simha</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Scala delle distanze cosmiche</title>
-<indexterm
-><primary
->Scala delle distanze cosmiche</primary
-></indexterm>
-<para
->La scala delle distanze cosmiche fa riferimento alla successione dei diversi metodi usati dagli astronomi per misurare le distanze di oggetti nel cielo. Alcuni metodi, ad esempio la <link linkend="ai-parallax"
->parallasse</link
->, funzionano bene solo per oggetti vicini. Altri metodi, ad esempio lo <firstterm
->spostamento verso il rosso cosmologico</firstterm
->, funzionano bene solo per galassie molto distanti. Per questo ci sono diversi metodi, ciascuno i propri limiti, e da qui il nome. </para>
-<sect2>
-<title
->Misure dirette</title>
-<para
->Alla base della scala ci sono gli oggetti le cui distanze possono essere misurate direttamente, quali la Luna (vedi l'<ulink url="https://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_Lunar_Laser_Ranging"
->esperimento Lunar Laser Ranging</ulink
->). La stessa tecnica, usando le onde radio, viene usata anche per misurare le distanze dei pianeti. </para>
-
-<para
->Per le stelle vicine, è possibile misurare la <link linkend="ai-parallax"
->parallasse</link
-> ottenendo la distanza della stella. </para>
-</sect2>
-
-<sect2>
-<title
->Candele standard</title>
-<para
->Le candele standard sono oggetti di cui si conosce con certezza la luminosità. La <link linkend="ai-magnitude"
->magnitudine</link
-> apparente, facile da misurare, ci dice quanto luminoso appare un oggetto ma non quanto è effettivamente. Gli oggetti distanti appaiono meno luminosi poiché la loro luce si diffonde in un'area più ampia. </para
-><para
->Secondo la <firstterm
->legge dell'inverso del quadrato</firstterm
-> per le intensità di luce, la quantità di luce che riceviamo da un oggetto diminuisce proporzionalmente al quadrato della distanza. Possiamo quindi calcolare la distanza di un oggetto se sappiamo sia quanto è luminoso (la magnitudine assoluta, «M») sia quanto luminoso ci appare sulla Terra (la magnitudine apparente, «m»). Possiamo definire il <firstterm
->modulo di distanza</firstterm
-> come segue: </para
-><para
->Modulo di distanza = M - m = 5 log<subscript
->10</subscript
-> d - 5 </para
-><para
->Qui «d» è la distanza misurata in <link linkend="ai-parallax"
->parsec</link
->. </para>
-<para
->Ci sono altri modi per conoscere la luminosità intrinseca di queste candele standard speciali, e quindi di calcolarne la distanza. </para>
-<para
->Candele standard comunemente usati in astronomia sono: <itemizedlist>
-
-<listitem
-><para
->Variabili Cefeidi: un tipo di stelle variabili periodiche, il cui periodo di variabilità è correlato alla luminosità.</para
-></listitem>
-
-<listitem
-><para
->Variabili RR Lyrae: altre stelle variabili periodiche con una relazione periodo-luminosità ben conosciuta.</para
-></listitem>
-
-<listitem
-><para
->Supernove di tipo Ia: queste supernove hanno una luminosità ben definita risultante dai processi fisici che le governano, e quindi possono essere usate come candele standard</para
-></listitem>
-
-</itemizedlist>
-</para>
-</sect2>
-
-<sect2>
-<title
->Altri metodi</title>
-<para
->Ci sono molti altri metodi. Alcuni si basano sulla fisica delle stelle, ad esempio la relazione tra la luminosità e il colore dei vari tipi di stelle (ciò di solito è rappresentato su un <firstterm
->diagramma Hertzsprung-Russel</firstterm
->). Altri si applicano agli ammassi stellari, ad esempio il <firstterm
->metodo degli ammassi in movimento</firstterm
-> e il <firstterm
->metodo del fit della sequenza principale</firstterm
->. La <firstterm
->relazione di Tully-Fisher</firstterm
->, che relaziona la luminosità di una galassia a spirale alla sua rotazione, può essere usata per trovare il modulo di distanza, dato che la rotazione di una galassia può essere misurata facilmente usando l'<firstterm
->effetto Doppler</firstterm
->. Le distanze di galassie distanti possono essere ottenute misurando lo <firstterm
->spostamento verso il rosso cosmologico</firstterm
->, che è lo spostamento verso il rosso della luce di galassie distanti che si verifica a causa dell'espansione dell'universo. </para>
-<para
->Per ulteriori informazioni, consulta la <ulink url="http://it.wikipedia.org/wiki/Scala_delle_distanze_cosmiche"
->pagina di Wikipedia sulla scala delle distanze cosmiche</ulink
-> </para>
-</sect2>
-</sect1>
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/magnitude.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/magnitude.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/magnitude.docbook (nonexistent)
@@ -1,74 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-magnitude">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Girish</firstname
-> <surname
->V</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Scala delle magnitudini</title>
-<indexterm
-><primary
->Scala delle magnitudini</primary>
-<seealso
->Flusso</seealso
-> <seealso
->Colori e temperature delle stelle</seealso
-> </indexterm>
-<para
->2500 anni fa, l'astronomo greco Ipparco classificò la luminosità delle stelle visibili nel cielo con una scala da 1 a 6. Chiamò di <quote
->prima magnitudine</quote
-> le stelle più luminose del cielo, e di <quote
->sesta magnitudine</quote
-> quelle più deboli che era in grado di vedere. Sorprendentemente, due millenni e mezzo più tardi lo schema di classificazione di Ipparco è ancora largamente usato degli astronomi, seppur modificato e reso quantitativo. </para>
-<note
-><para
->La scala delle magnitudini va nella direzione opposta a quella che ci si potrebbe aspettare: le stelle più luminose hanno magnitudini <emphasis
->minori</emphasis
-> di quelle più deboli. </para>
-</note>
-<para
->La moderna scala delle magnitudini è una misura quantitativa del <firstterm
->flusso</firstterm
-> luminoso proveniente da una stella, su una scala logaritmica: </para
-><para
->m = m<subscript
->0</subscript
-> - 2.5 log (F / F<subscript
->0</subscript
->) </para
-><para
->Se non ti è chiara la matematica, questa formula dice che la magnitudine di una data stella (m) differisce da quella di una qualche stella standard (m<subscript
->0</subscript
->) di un fattore pari a 2,5 volte il logaritmo del rapporto tra i loro flussi. Il fattore 2,5*log significa che, se il rapporto tra i flussi è 100, la differenza in magnitudine è 5. Perciò una stella di sesta magnitudine è cento volte più debole di una stella di prima magnitudine. La ragione per cui la semplice classificazione di Ipparco si traduce in una funzione relativamente complessa è che l'occhio umano risponde logaritmicamente alla luce. </para
-><para
->Ci sono parecchie differenti scale di magnitudine in uso, ciascuna delle quali risponde a un diverso scopo. La più comune è la scala delle magnitudini apparenti; si tratta semplicemente della misura di quanto luminose le stelle (e altri oggetti) appaiono all'occhio umano. La scala delle magnitudini apparenti stabilisce che la stella Vega abbia magnitudine 0, e assegna le magnitudini a tutti gli altri oggetti usando l'equazione vista sopra, misurando il rapporto del flusso di ciascun oggetto con quello di Vega. </para
-><para
->È difficile comprendere le stelle usando solo le magnitudini apparenti. Immagina due stelle nel cielo con la stessa magnitudine apparente, così che appaiano ugualmente luminose. Non si può sapere soltanto osservandole se hanno la stessa luminosità <emphasis
->intrinseca</emphasis
->; può darsi che una stella sia intrinsecamente più luminosa, ma ad una distanza maggiore. Se conoscessimo la distanza delle stelle (vedi l'articolo sulla <link linkend="ai-parallax"
->parallasse</link
->), potremmo tenerne conto ed assegnare delle <firstterm
->magnitudini assolute</firstterm
-> che rifletterebbero la loro luminosità intrinseca. La magnitudine assoluta è definita come la magnitudine apparente che una stella avrebbe se osservata da una distanza di dieci parsec (un parsec è pari a 3,26 anni luce, o 3,1 x 10<superscript
->18</superscript
-> cm). La magnitudine assoluta (M) può essere ricavata dalla magnitudine apparente (m) e dalla distanza in parsec (d) usando la formula: </para
-><para
->M = m + 5 - 5*log(d) (nota che M = m quando d = 10). </para
-><para
->La moderna scala delle magnitudini non è più basata sull'occhio umano, bensì sulle lastre fotografiche e sui fotometri fotoelettrici. Con i telescopi possiamo vedere oggetti molto più deboli di quelli che poteva vedere Ipparco ad occhio nudo, perciò la sua scala è stata estesa oltre la sesta magnitudine. In effetti, il Telescopio Spaziale Hubble può osservare stelle quasi di trentesima magnitudine, ovvero <emphasis
->mille miliardi</emphasis
-> di volte più deboli di Vega. </para
-><para
->Una nota finale: la magnitudine è spesso misurata attraverso un filtro di qualche tipo, e queste magnitudini sono contrassegnate da un indice che designa il filtro (per esempio, m<subscript
->V</subscript
-> è la magnitudine attraverso un filtro <quote
->visuale</quote
->, che è nei pressi del verde; m<subscript
->B</subscript
-> è la magnitudine attraverso un filtro blu; m<subscript
->pg</subscript
-> è la magnitudine misurata su una lastra fotografica, e così via). </para>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/magnitude.docbook
___________________________________________________________________
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Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
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Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/obsplanner.docbook
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/obsplanner.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/obsplanner.docbook (nonexistent)
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-<?xml version='1.0' encoding='UTF-8'?>
-<!-- This document was created with Syntext Serna Free. --><sect1 id="tool-obsplanner">
- <sect1info>
- <author
-><firstname
->Kristian</firstname
-> <surname
->Ivanov</surname
-> </author>
- </sect1info>
- <title
->Pianificatore delle osservazioni</title>
- <indexterm>
- <primary
->Pianificatore</primary>
- </indexterm>
- <para
->A partire da &kde; SC 4.4, il lavoro del GSoC di Prakash Mohan è parte di &kstars;. &kstars; ora ha un fantastico pianificatore delle osservazioni per pianificare le tue sessioni di osservazione. L'opzione di esecuzione della sessione ti permette di registrare informazioni sugli oggetti man mano che li osservi. In alternativa, puoi anche scrivere un breve registro nel pianificatore delle osservazioni stesso. Divertiti a pianificare le tue osservazioni con &kstars;!</para>
- <para
->Puoi anche aggiungere immagini agli oggetti. La lista delle immagini è una lista di ricerca immagini di Google. Per aggiungere un'immagine ad un oggetto, premi il pulsante <guibutton
->Trova immagine</guibutton
-> a destra e cerca un'immagine che ti piace. Se non hai una connessione ad Internet puoi usare un'immagine dal disco. Nota che le immagini usate saranno ridimensionate a 600x600 pixel.</para>
- <para
->Il primo modo di farlo è premere <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->2</keycap
-></keycombo
-> oppure <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->L</keycap
-></keycombo
-> per aprire la lista di osservazione, e poi premi <guibutton
->Aggiungi oggetto</guibutton
->.</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="KStars_Neptune.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase/>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Il pulsante <guibutton
->Salva tutte le immagini</guibutton
-> avvia una ricerca di immagini SDSS e mostra l'immagine DSS se le coordinate AR/Dec sono fuori dalla copertura SDSS.</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="sds.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase
->Questa è l'immagine SDSS di una galassia</phrase>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="dss.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase
->Questa è un'immagine DSS della stessa galassia</phrase>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Il pulsante <guibutton
->Elimina tutte le immagini</guibutton
-> fa l'opposto, cioè elimina tutte le immagini scaricate.</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="Delete_all_images.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase
->L'immagine della galassia è stata eliminata </phrase>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Puoi aggiungere altri oggetti premendo il pulsante <guibutton
->Aggiungi oggetto</guibutton
->. C'è un sistema accurato per ordinare gli oggetti, a seconda delle opzioni specificate, quali: tutti, stelle, sistema solare, ammassi (globulari e aperti), nebulose (gassose e planetarie), galassie, comete, asteroidi e costellazioni con il filtro per nome.</para>
- <para
->Qui puoi vedere la visibilità dell'oggetto a seconda della data e dell'ora. La linea di riferimento mostra il tempo corrente.</para>
- <para
->Sotto di questo puoi aggiungere note sull'osservazione di questo oggetto.</para>
- <para
->Nota che la lista dei desideri non è il piano della sessione. Nella lista dei desideri puoi aggiungere oggetti che desideri osservare, prima o poi. Da lì, puoi aggiungerli al piano della sessione.</para>
- <para
->Puoi vedere la finestra a comparsa che appare dopo aver fatto clic con il &RMB; su un oggetto.</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="Add_Object_to_Session_plan.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase
->Aggiungere oggetti alla finestra del piano della sessione</phrase>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Vediamo ora il secondo modo per aggiungere oggetti al piano di osservazione e usare il piano di osservazione stesso. Devi solamente premere la quarta icona (evidenziata di giallo) nell'angolo in alto a sinistra nella procedura guidata del piano di osservazione.</para>
- <para
->Nonostante sembri diverso, questo metodo è praticamente lo stesso del primo. Ciò nonostante, potrebbe essere descritto più in dettaglio. Qui puoi vedere le stesse categorie di oggetti.</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="Another_way_to_add.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase/>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="Another_way_to_add_part3.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase/>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Puoi scegliere la posizione nel cielo di questi oggetti. Le opzioni disponibili sono quattro: in tutto il cielo (opzione predefinita), per costellazione e in una regione (rettangolare o circolare).</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="Another_way4.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase/>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Puoi scegliere la data per l'osservazione e la località da cui osservare.</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="Another_way5.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase/>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Puoi scegliere la soglia della magnitudine degli oggetti visibili. In astronomia, la magnitudine assoluta (conosciuta anche come la magnitudine visuale assoluta quando misurata nella banda fotometrica standard V) misura la luminosità intrinseca dei corpi celesti.</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="Another_way6.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase/>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Puoi salvare il tuo piano di osservazione, che sarà salvato con un'estensione <filename class="extension"
->.obslist</filename
->.</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="Savin_session.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase/>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Puoi anche usare lo strumento <guilabel
->CSVS</guilabel
-> (Che si vede stanotte?), che può esserti di grande aiuto. Può darti un'idea di cosa osservare ad una determinata data, ora e località specificate usando i pulsanti di configurazione nell'angolo in alto a destra nella finestra <guilabel
->Che si vede stanotte</guilabel
->.</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="wut.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase/>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Puoi vedere come appare la finestra <guilabel
->Esegui sessione</guilabel
->. Può essere aperta premendo <keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->2</keycap
-></keycombo
->. Dentro ci sono varie informazioni sull'oggetto selezionato e puoi aggiungere note sull'osservazione. </para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="execute_session_nt.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase
->Prima finestra «Esegui sessione»</phrase>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Premendo <guibutton
->Pagina successiva</guibutton
-> accederai alla seconda pagina del piano della sessione. Qui puoi vedere le informazioni sul tuo equipaggiamento, e non sul tuo oggetto.</para>
- <mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="execute_session_the_nt.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <caption>
- <para>
- <phrase
->Seconda finestra «Esegui sessione»</phrase>
- </para>
- </caption>
- </mediaobject>
- <para
->Premendo <guibutton
->Obiettivo successivo</guibutton
-> sarà aperta la prima finestra sul successivo oggetto.</para>
-</sect1>
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/julianday.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/julianday.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/julianday.docbook (nonexistent)
@@ -1,80 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-julianday">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->John</firstname
-> <surname
->Cirillo</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Giorno giuliano</title>
-<indexterm
-><primary
->Giorno giuliano</primary>
-</indexterm>
-<para
->Il calendario giuliano è un modo di calcolare la data corrente tramite un semplice conteggio dei giorni trascorsi da una qualche remota data arbitraria. Tale numero di giorni è chiamato <firstterm
->giorno giuliano</firstterm
->, abbreviato in <abbrev
->GG</abbrev
->. (o <abbrev
->JD</abbrev
->, da Julian Day) Il punto di partenza, <abbrev
->GG=0</abbrev
->, è il primo gennaio 4713 a.C. (o il primo gennaio del -4712, dato che non c'è stato alcun anno "zero"). Le date giuliane sono molto utili perché semplificano il compito di calcolare il numero di giorni tra due eventi, che si riduce a sottrarre i rispettivi giorni giuliani. Un calcolo del genere sarebbe difficile nel calendario standard (gregoriano), dato che i giorni sono raggruppati in mesi che possono contenerne un numero variabile, per non parlare della complicazione aggiuntiva degli <link linkend="ai-leapyear"
->anni bisestili</link
->. </para
-><para
->È consigliabile lasciare che della conversione dal calendario standard (gregoriano) a quello giuliano e viceversa si occupino programmi appositamente scritti, come l'<link linkend="tool-calculator"
->astrocalcolatrice</link
-> di &kstars;. Comunque, per chi fosse interessato, ecco un semplice esempio di convertitore gregoriano-giuliano. </para
-><para
-><abbrev
->GG</abbrev
-> = <abbrev
->G</abbrev
-> - 32075 + 1461*(<abbrev
->A</abbrev
-> + 4800 * ( <abbrev
->M</abbrev
-> - 14 ) / 12 ) / 4 + 367*(<abbrev
->M</abbrev
-> - 2 - ( <abbrev
->M</abbrev
-> - 14) / 12 * 12 ) / 12 - 3*((<abbrev
->A</abbrev
-> + 4900 + (<abbrev
->M</abbrev
-> - 14) / 12) / 100) / 4 </para
-><para
->dove <abbrev
->G</abbrev
-> è il giorno (da 1 a 31), <abbrev
->M</abbrev
-> è il mese (da 1 a 12) e <abbrev
->A</abbrev
-> è l'anno (dal 1801 al 2099). Nota che la formula funziona solo per gli anni dal 1801 al 2099. Date più antiche richiedono una trasformazione più complicata. </para
-><para
->Un esempio di data giuliana è <abbrev
->GG</abbrev
-> 2440588, che corrisponde al primo gennaio 1970. </para
-><para
->I giorni giuliani possono anche essere usati per esprimere l'ora, espressa come frazione di un giorno intero, col mezzogiorno come punto iniziale. Così le 15 del primo gennaio 1970 diventano <abbrev
->GG</abbrev
-> 2440588.125 (dato che le 15 sono tre ore dopo mezzogiorno, e 3/24 = 0.125 giorni). Nota che il giorno giuliano è sempre determinato dal <link linkend="ai-utime"
->tempo universale</link
->, e non dal tempo locale. </para
-><para
->Gli astronomi usano certi valori del giorno giuliano come importanti punti di riferimento, detti <link linkend="ai-epoch"
->epoche</link
->. Un'epoca molto usata è chiamata J2000, e corrisponde alla data giuliana per il mezzogiorno del primo gennaio 2000: <abbrev
->GG</abbrev
-> 2451545.0. </para
-><para
->Molte altre informazioni sui giorni giuliani sono disponibili su Internet. Un buon punto di partenza è l'<ulink url="http://aa.usno.navy.mil/faq/docs/JD_Formula.html"
->U.S. Naval Observatory</ulink
-> (in inglese). Se il sito non fosse disponibile, prova a cercare <quote
->giorno giuliano</quote
-> col tuo motore di ricerca preferito. </para>
-</sect1>
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-<chapter id="astroinfo">
-<title
->Il progetto AstroInfo</title>
-
-<para
->Qui puoi trovare una collezione di brevi articoli che spiegano vari concetti astronomici usati in &kstars;. Dai sistemi di coordinate alla meccanica celeste, qui puoi trovare le risposte alle tue domande. </para
-><para
->Talvolta gli articoli contengono anche esercizi che puoi svolgere con &kstars;, per meglio illustrare i concetti esposti. </para>
-&contents; &skycoords; &cequator; &cpoles; &csphere; &ecliptic; &equinox; &geocoords; &greatcircle; &horizon; &hourangle; &meridian; &precession; &zenith; &epoch; &julianday; &leapyear; &sidereal; &timezones; &utime; &telescopes; &blackbody; &darkmatter; &flux; &luminosity; &parallax; &retrograde; &ellipgal; &spiralgal; &magnitude; &stars; &colorandtemp; &cosmicdist; </chapter>
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-<sect1 id="ai-retrograde">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->John</firstname
-> <surname
->Cirillo</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Moto retrogrado</title>
-<indexterm
-><primary
->Moto retrogrado</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->Il <firstterm
->moto retrogrado</firstterm
-> è il moto orbitale di un corpo in direzione opposta a quella normale per i corpi di un dato sistema. </para
-><para
->Quando osserviamo il cielo, ci aspettiamo che la maggior parte degli oggetti sembrino muoversi in una particolare direzione col passare del tempo. Il moto apparente della maggior parte dei corpi nel cielo è da est a ovest. Tuttavia è possibile osservare un corpo che si muove da ovest a est, come un satellite artificiale o lo space shuttle che sta orbitando verso est. Tale orbita è considerata un moto retrogrado. </para
-><para
->Il moto retrogrado è usato perlopiù riferendosi al moto dei pianeti esterni (Marte, Giove, Saturno e così via). Sebbene questi pianeti sembrino muoversi da est a ovest nel corso di una notte, in risposta al moto di rotazione terrestre, in realtà si muovono lentamente verso est rispetto alle stelle fisse, e lo si può osservare annotando la posizione di questi pianeti per diverse notti consecutive. Tuttavia si tratta di un moto normale per questi pianeti, e non lo si considera moto retrogrado. Siccome però la Terra completa la propria orbita in un tempo inferiore rispetto a questi pianeti esterni, occasionalmente ne sorpassiamo uno, come un auto più veloce su una strada a più corsie. Quando ciò accade, il pianeta che stiamo sorpassando sembrerà prima arrestare il suo moto verso est, e sembrerà quindi muoversi indietro verso ovest. Questo è moto retrogrado, poiché è in una direzione diversa da quella tipica dei pianeti. Infine, allorché la Terra passa davanti al pianeta nella sua orbita, questo sembra riprendere il suo moto normale da ovest a est nelle notti successive. </para
-><para
->Questo moto retrogrado dei pianeti confuse gli antichi astronomi greci, e fu una delle ragioni per cui essi diedero a questi corpi il nome di <quote
->pianeti</quote
->, che in greco significa <quote
->vagabondi</quote
->. </para>
-</sect1>
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-<sect1 id="ai-colorandtemp">
-
-<sect1info>
-
-<author
-><firstname
->Jasem</firstname
-> <surname
->Mutlaq</surname
-> <affiliation
-><address>
-</address
-></affiliation>
-</author>
-</sect1info>
-
-<title
->Colori e temperature delle stelle</title>
-<indexterm
-><primary
->Colori e temperature delle stelle</primary>
-<seealso
->Radiazione di corpo nero</seealso
-> <seealso
->Scala delle magnitudini</seealso
-> </indexterm>
-
-<para
->Le stelle sembrano tutte bianche a prima vista. Se però osserviamo con attenzione, possiamo notare tutta una gamma di colori: blu bianco, rosso e persino oro. Nella costellazione invernale di Orione, un bel contrasto è visibile tra la rossa Betelgeuse in corrispondenza dell'"ascella" di Orione, e la blu Bellatrix sulla spalla. Il motivo per cui le stelle hanno diversi colori rimase un mistero fino a due secoli fa, quando i fisici svilupparono un'adeguata comprensione della natura della luce e delle proprietà della materia alle altissime temperature. </para>
-
-<para
->Specificamente, fu la fisica della <link linkend="ai-blackbody"
->radiazione di corpo nero</link
-> a permetterci di capire le variazioni dei colori delle stelle. Poco tempo dopo la comprensione della radiazione di corpo nero, fu notato che gli spettri delle stelle sono estremamente simili a curve di radiazione di corpo nero a diverse temperature, da alcune migliaia a circa 50.000 Kelvin. L'ovvia conclusione è che le stelle sono simili a corpi neri, e che la loro variazione di colore è una diretta conseguenza delle loro temperature superficiali. </para>
-
-<para
->Stelle fredde (per esempio, di tipo spettrale K e M) emettono la maggior parte della propria energia nelle regioni rossa e infrarossa dello spettro elettromagnetico, e così ci appaiono rosse, mentre le stelle calde (come quelle di tipo spettrale O e B) emettono perlopiù a lunghezze d'onda blu e ultraviolette, apparendoci quindi azzurre o bianche. </para>
-
-<para
->Per stimare la temperatura superficiale di una stella possiamo usare la nota relazione tra la temperatura di un corpo nero e la lunghezza d'onda del picco spettrale. In altre parole, aumentando la temperatura di un corpo nero il picco dello spettro si muove verso lunghezze d'onda più corte (più blu). Ciò è illustrato in Figura 1, dove le intensità di tre ipotetiche stelle sono raffigurate in funzione della lunghezza d'onda. L'"arcobaleno" indica l'intervallo di lunghezze d'onda visibili dall'occhio umano. </para>
-
-<para>
-<mediaobject>
-<imageobject>
- <imagedata fileref="star_colors.png" format="PNG"/>
-</imageobject>
-<caption
-><para
-><phrase
->Figura 1</phrase
-></para
-></caption>
-</mediaobject>
-</para>
-
-<para
->Questo semplice metodo è concettualmente corretto, ma non può essere usato per ottenere temperature stellari accurate, dato che le stelle <emphasis
->non</emphasis
-> sono corpi neri perfetti. La presenza di vari elementi nell'atmosfera stellare provocherà l'assorbimento di certe lunghezze d'onda della luce. Dato che queste righe di assorbimento non sono distribuite uniformemente lungo lo spettro, possono modificare la posizione del picco spettrale. Inoltre, ottenere uno spettro utilizzabile di una stella è un processo che richiede tempo, ed è eccessivamente difficoltoso per grandi campioni di stelle. </para>
-
-<para
->Un metodo alternativo utilizza la fotometria per misurare l'intensità della luce che passa attraverso diversi filtri. Ogni filtro fa sì che <emphasis
->soltanto</emphasis
-> una specifica parte dello spettro riesca a passare, mentre tutto il resto viene bloccato. Un sistema fotometrico assai usato è detto <firstterm
->sistema UBV di Johnson</firstterm
->. Fa uso di tre filtri passa-banda: U ("Ultravioletto"), B ("Blu") e V ("Visibile"). Ciascun filtro occupa una regione differente dello spettro elettromagnetico. </para>
-
-<para
->Il processo della fotometria UBV consiste nell'usare dispositivi sensibili alla luce (come pellicole o camere CCD) e nel puntare il telescopio verso una stella per misurare l'intensità della luce che passa attraverso ciascun filtro. Questa procedura fornisce tre luminosità apparenti o <link linkend="ai-flux"
->flussi</link
-> (quantità di energia per centimetro quadrato per secondo) chiamati Fu, Fb e Fv. Il rapporto dei flussi Fu/Fb e Fb/Fv è una misura quantitativa del "colore" della stella; questi rapporti possono essere usati per stabilire una scala di temperatura per le stelle. In generale, più alti sono i rapporti Fu/Fb e Fb/Fv, maggiore è la temperatura superficiale. </para>
-
-<para
->Per esempio, la stella Bellatrix in Orione ha Fb/Fv = 1,22, il che indica che è più luminosa attraverso il filtro B che attraverso il filtro V. Inoltre, il suo rapporto Fu/Fb è 2,22, perciò presenta la massima luminosità attraverso il filtro U. Ciò indica che la stella deve essere molto calda, dato che la posizione del suo picco spettrale deve trovarsi da qualche parte nella regione del filtro U, o ad una lunghezza d'onda ancora più corta. La temperatura superficiale di Bellatrix (determinata confrontandone lo spettro con modelli dettagliati che tengono conto delle righe di assorbimento) è di circa 25.000 Kelvin. </para>
-
-<para
->Possiamo ripetere questa analisi per la stella Betelgeuse. I suoi rapporti Fb/Fv e Fu/Fb sono 0,15 e 0,18 rispettivamente, quindi presenta la luminosità massima nel filtro V e la minima nel filtro U. Ciò significa che il picco spettrale di Betelgeuse deve trovarsi da qualche parte entro la regione del filtro V, oppure a lunghezze d'onda ancora maggiori. La temperatura superficiale di Betelgeuse è di soli 2.400 Kelvin. </para>
-
-<para
->Gli astronomi preferiscono esprimere i colori delle stelle come una differenza tra <link linkend="ai-magnitude"
->magnitudini</link
->, piuttosto che come un rapporto tra <link linkend="ai-flux"
->flussi</link
->. Perciò, tornando alla blu Bellatrix, abbiamo un indice di colore pari a </para>
-
-<para
->B - V = -2,5 log (Fb/Fv) = -2,5 log (1,22) = -0,22, </para>
-
-<para
->Similmente, l'indice di colore per la rossa Betelgeuse è </para>
-
-<para
->B - V = -2,5 log (Fb/Fv) = -2,5 log (0,18) = 1,85 </para>
-
-<para
->Gli indici di colore, come la <link linkend="ai-magnitude"
->scala delle magnitudini</link
->, vanno all'indietro. Stelle <emphasis
->calde e blu</emphasis
-> hanno valori di B-V <emphasis
->minori e negativi</emphasis
-> rispetto alle stelle più fredde e rosse. </para>
-
-<para
->Un astronomo può quindi utilizzare gli indici di colore di una stella, dopo aver corretto per l'arrossamento e l'estinzione interstellare, per ottenere un'accurata temperatura del corpo celeste. La relazione tra B-V e la temperatura è illustrata in Figura 2. </para>
-
-<para>
-<mediaobject>
-<imageobject>
- <imagedata fileref="color_indices.png"/>
-</imageobject>
-<caption
-><para
-><phrase
->Figura 2</phrase
-></para
-></caption>
-</mediaobject>
-</para>
-
-<para
->Il Sole, con una temperatura superficiale di 5.800 K, ha un indice B-V di 0,62. </para>
-</sect1>
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@@ -1,56 +0,0 @@
-<sect1 id="tool-whatsup">
-<title
->Strumento "Che si vede stanotte?"</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Strumento "Che si vede stanotte?"</secondary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Lo strumento "Che si vede stanotte" </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="wut.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Che si vede stanotte?</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Lo strumento <quote
->Che si vede stanotte?</quote
-> (CSVS) mostra una lista degli oggetti visibili di notte da una località qualsiasi, per una qualsiasi data. L'impostazione predefinita è di adottare la data e la località impostate nella finestra principale, ma puoi cambiarle tramite i pulsanti <guibutton
->Cambia data...</guibutton
-> e <guibutton
->Cambia località...</guibutton
-> in cima alla finestra di CSVS. </para>
-<para
->Lo strumento CSVS offre anche un breve almanacco per la data selezionata: gli istanti di levata e tramonto per il Sole e la Luna, la durata della notte e la frazione illuminata del disco lunare. </para>
-<para
->Sotto l'almanacco sono visualizzate le informazioni sugli oggetti, suddivisi in categorie. Seleziona una categoria nel riquadro <guilabel
->Seleziona una categoria</guilabel
->, e tutti gli oggetti che vi appartengono, e che sono sopra l'orizzonte nella notte selezionata, compariranno nel riquadro <guilabel
->Oggetti trovati</guilabel
->. Per esempio, nella figura è stata selezionata la categoria <guilabel
->Pianeti</guilabel
->, e sono visualizzati quattro oggetti visibili nella notte in questione (Marte, Nettuno, Plutone e Urano). Selezionando un oggetto nella lista, i suoi istanti di levata, tramonto e culminazione sono mostrati nel pannello in basso a destra. Puoi inoltre premere il pulsante <guibutton
->Dettagli oggetto...</guibutton
-> per aprirne la relativa <link linkend="tool-details"
->finestra di informazioni dettagliate</link
->. </para>
-<para
->L'impostazione predefinita è di mostrare gli oggetti sopra l'orizzonte tra il tramonto e la mezzanotte (ovvero <quote
->di sera</quote
->). Puoi scegliere di mostrare gli oggetti visibili tra la mezzanotte e l'alba (<quote
->di mattina</quote
->) o tra il tramonto e l'alba (<quote
->stanotte a qualsiasi ora</quote
->) tramite la lista nella parte superiore della finestra. </para>
-</sect1>
-
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-<sect1 id="ai-horizon">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->L'orizzonte</title>
-<indexterm
-><primary
->Orizzonte</primary>
-<seealso
->Coordinate orizzontali</seealso>
-</indexterm>
-<para
->L'<firstterm
->orizzonte</firstterm
-> è la linea che separa la Terra dal cielo. Più precisamente, è la linea che divide tutte le direzioni in cui si può guardare in due categorie: quelle che intersecano la Terra, e quelle che non lo fanno. In molti luoghi l'orizzonte è oscurato da alberi, edifici, montagne e così via. Trovandosi invece su un'imbarcazione in mare aperto, l'orizzonte è perfettamente visibile. </para
-><para
->L'orizzonte è il <firstterm
->piano fondamentale</firstterm
-> del <link linkend="horizontal"
->sistema di coordinate orizzontali</link
->. In altre parole, è il luogo dei punti che hanno un'<firstterm
->altezza</firstterm
-> di zero gradi. </para>
-</sect1>
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@@ -1,43 +0,0 @@
-<sect2 id="calc-apcoords">
-<title
->Modulo coordinate apparenti</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo coordinate apparenti</tertiary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Il modulo Coordinate apparenti dell'astrocalcolatrice </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="calc-apcoords.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Coordinate apparenti</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Il modulo Coordinate apparenti converte le <firstterm
->coordinate di catalogo</firstterm
-> di un punto nel cielo nelle sue <firstterm
->coordinate apparenti</firstterm
-> per una data qualsiasi. Le coordinate degli oggetti celesti non sono fisse, a causa della <link linkend="ai-precession"
->precessione</link
->, della nutazione e dell'aberrazione. Questo modulo tiene conto di tali effetti. </para>
-<para
->Per utilizzare il modulo, inserisci la data e l'ora nella sezione <guilabel
->Data e ora</guilabel
->, quindi inserisci le coordinate di catalogo nel riquadro omonimo. Oppure, puoi impostare le coordinate di catalogo selezionando un oggetto usando la finestra di dialogo <guilabel
->Trova oggetto</guilabel
->. Puoi anche specificare l'epoca del catalogo (di solito 2000.0 per cataloghi moderni). Le coordinate dell'oggetto per la data prescelta saranno quindi visualizzate nel riquadro <guilabel
->Coordinate apparenti</guilabel
->. </para>
-</sect2>
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--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/cpoles.docbook (revision 1524342)
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-<sect1 id="ai-cpoles">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->I poli celesti</title>
-<indexterm
-><primary
->I poli celesti</primary>
-<seealso
->Coordinate equatoriali</seealso>
-</indexterm>
-<para
->Il cielo sembra spostarsi da est a ovest, compiendo un giro completo in 24 ore (<link linkend="ai-sidereal"
->siderali</link
->). Questo fenomeno è dovuto alla rotazione della Terra attorno al proprio asse. L'asse di rotazione terrestre interseca la <link linkend="ai-csphere"
->sfera celeste</link
-> in due punti. Questi punti sono i <firstterm
->poli celesti</firstterm
->. Mentre la Terra ruota, essi rimangono fissi nel cielo, e tutti gli altri punti sembrano ruotare loro attorno. I poli celesti sono anche i poli del <link linkend="equatorial"
->sistema di coordinate equatoriali</link
->, il che significa che hanno una <firstterm
->declinazione</firstterm
-> di +90 e -90 gradi (per il polo celeste nord e sud, rispettivamente). </para
-><para
->Il polo celeste nord ha attualmente quasi le stesse coordinate della brillante stella <firstterm
->Polaris</firstterm
-> (nome latino che sta per "stella polare"). Ciò rende Polaris utile alla navigazione: non solo è sempre sopra il punto nord dell'orizzonte, ma il suo angolo di <link linkend="horizontal"
->altezza</link
-> è sempre (quasi) uguale alla <link linkend="ai-geocoords"
->latitudine geografica</link
-> dell'osservatore (tuttavia, Polaris è visibile soltanto dall'emisfero nord). </para
-><para
->Il fatto che Polaris sia vicina al polo è una pura coincidenza. A dire la verità, a causa della <link linkend="ai-precession"
->precessione</link
->, Polaris è vicina al polo solo per una piccola frazione del tempo. </para>
-<tip>
-<para
->Esercizi:</para>
-<para
->Usa la finestra <guilabel
->Trova oggetto</guilabel
-> (<keycombo action="simul"
->&Ctrl;<keycap
->F</keycap
-></keycombo
->) per localizzare Polaris. Nota che la sua declinazione è quasi (ma non esattamente) +90 gradi. Confronta la misura dell'altezza mentre Polaris è selezionata con la latitudine geografica della tua località: la loro differenza è sempre inferiore a un grado. Non sono esattamente uguali perché Polaris non è esattamente al polo (puoi puntare esattamente il polo passando alle coordinate equatoriali, e premendo la freccia verso l'alto finché il cielo smette di scorrere). </para
-><para
->Usa la casella <guilabel
->Passo</guilabel
-> nella barra degli strumenti per accelerare il tempo fino a un passo di 100 secondi. Puoi vedere che l'intero cielo sembra ruotare attorno a Polaris, che rimane invece quasi stazionaria. </para
-><para
->Abbiamo detto che il polo celeste è il polo del sistema di coordinate equatoriali. Quale pensi che sia il polo del sistema di coordinate orizzontali (altezza/azimut)? (Lo <link linkend="ai-zenith"
->zenit</link
->). </para>
-</tip>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/cpoles.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-julianday.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-julianday.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-julianday.docbook (nonexistent)
@@ -1,43 +0,0 @@
-<sect2 id="calc-julian">
-<title
->Modulo giorno giuliano</title>
-<indexterm
-><primary
->Strumenti</primary>
-<secondary
->Astrocalcolatrice</secondary>
-<tertiary
->Modulo giorno giuliano</tertiary>
-</indexterm>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Il modulo Giorno giuliano dell'astrocalcolatrice </screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="calc-julian.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Giorno giuliano</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->Questo modulo converte la data del calendario nel <link linkend="ai-julianday"
->giorno giuliano</link
-> e nel <firstterm
->giorno giuliano modificato</firstterm
->. Il giorno giuliano modificato è semplicemente uguale al giorno giuliano meno 2.400.000,5. </para
-><para
->Per utilizzare questo modulo, inserisci una delle tre date e compariranno quindi i valori corrispondenti delle altre due date. </para>
-
-<tip>
-<para
->Esercizio:</para>
-<para
->A che data del calendario corrisponde il GGM 0,0? </para>
-</tip>
-
-</sect2>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/calc-julianday.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/greatcircle.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/greatcircle.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/greatcircle.docbook (nonexistent)
@@ -1,32 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-greatcircle">
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Jason</firstname
-> <surname
->Harris</surname
-> </author>
-</sect1info>
-<title
->Cerchi massimi</title>
-<indexterm
-><primary
->Cerchi massimi</primary>
-<seealso
->Sfera celeste</seealso>
-</indexterm>
-<para
->Considera una sfera, come la Terra o la <link linkend="ai-csphere"
->sfera celeste</link
->. L'intersezione di un piano qualsiasi con la sfera risulterà in un cerchio sulla sua superficie. Se il piano contiene il centro della sfera, il cerchio d'intersezione è un <firstterm
->cerchio massimo</firstterm
->. I cerchi massimi sono i cerchi più grandi che è possibile tracciare su una sfera. Inoltre il percorso più breve tra due punti su una sfera è sempre lungo un cerchio massimo. </para
-><para
->Alcuni esempi di cerchi massimi sulla sfera celeste sono l'<link linkend="ai-horizon"
->orizzonte</link
->, l'<link linkend="ai-cequator"
->equatore celeste</link
-> e l'<link linkend="ai-ecliptic"
->eclittica</link
->. </para>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/greatcircle.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/config.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/config.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/config.docbook (nonexistent)
@@ -1,522 +0,0 @@
-<chapter id="config">
-<title
->Configurazione di &kstars;</title>
-
-<sect1 id="setgeo">
-<title
->Impostazione della località geografica</title>
-
-<para
->Ecco un'immagine della finestra <guilabel
->Imposta località geografica</guilabel
->: <screenshot>
-<screeninfo
->Cambiare la località geografica</screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="geolocator.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Finestra Imposta località</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-</para>
-
-<para
->C'è una lista di oltre 2500 città predefinite tra cui scegliere. Puoi impostare la tua località selezionando una città dalla lista. Ogni città è rappresentata sul planisfero da un puntino, e quando una città è selezionata nella lista, un mirino rosso appare nella sua posizione sulla mappa. </para>
-
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Finestra Località geografica</primary>
-<secondary
->Filtraggio</secondary
-></indexterm>
-Non è agevole scorrere l'intera lista di 2500 località cercando una città specifica. Per rendere più semplici le ricerche, la lista può essere filtrata inserendo del testo nelle caselle sotto la mappa. Per esempio, nella figura il testo <quote
->Ba</quote
-> appare nella casella <guilabel
->Filtro città</guilabel
->, mentre <quote
->M</quote
-> è stato inserito nella casella <guilabel
->Filtro provincia</guilabel
->, e <quote
->USA</quote
-> in <guilabel
->Filtro nazione</guilabel
->. Nota che tutte le città mostrate nella lista hanno il proprio nome, quello della provincia e della nazione che iniziano con le stringhe inserite, e che il messaggio sotto le caselle del filtro indica che sette città corrispondono ai criteri di ricerca. Nota inoltre che i puntini che rappresentano queste sette città sulla mappa sono ora bianchi, mentre quelli delle altre città rimangono grigi. </para
-><para
->La lista può anche essere filtrata per posizione sulla mappa. Facendo clic su un punto qualsiasi del planisfero saranno mostrate solo le città entro due gradi dal luogo prescelto. Per il momento puoi fare ricerche per nome o per posizione, ma non per entrambi contemporaneamente. In altre parole, quando fai clic sulla mappa i filtri dei nomi sono ignorati, e viceversa. </para
-><para>
-<indexterm
-><primary
->Finestra Località geografica</primary>
-<secondary
->Località personalizzate</secondary
-></indexterm>
-La <link linkend="ai-geocoords"
->longitudine, latitudine</link
-> e le informazioni sul <link linkend="ai-timezones"
->fuso orario</link
-> della località selezionata sono mostrate nelle caselle ai piedi della finestra. Se pensi che uno qualsiasi di questi valori sia inaccurato, puoi modificarlo e premere il pulsante <guibutton
->Aggiungi città alla lista</guibutton
-> per registrare la tua versione personalizzata della località. Puoi anche definire una località completamente nuova premendo il pulsante <guibutton
->Pulisci campi</guibutton
-> e inserendo i dati per la nuova località. Nota che tutti i campi (eccetto <guilabel
->Stato/Provincia</guilabel
-> che è facoltativo) devono essere riempiti perché la nuova località possa essere aggiunta alla lista. &kstars; caricherà automaticamente le tue località personalizzate nelle sessioni future. Nota che, al momento, l'unico modo per rimuovere una località personalizzata è cancellare la riga relativa nel file <filename
->~/.kde/share/apps/kstars/mycities.dat</filename
->. </para
-><para
->Se aggiungi località personalizzate (o modifichi quelle già esistenti) sei pregato di spedirci il tuo file <filename
->mycities.dat</filename
->, in modo che possiamo aggiungere le tue località alla lista principale. </para>
-</sect1>
-
-<sect1 id="settime">
-<title
->Impostare l'ora</title>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Data e ora</primary>
-<secondary
->L'orologio della simulazione</secondary
-></indexterm>
-All'avvio di &kstars;, l'ora è sincronizzata con quella dell'orologio di sistema del tuo computer, e l'orologio di &kstars; funziona alla velocità del tempo reale. Se vuoi fermare l'orologio, seleziona <guimenuitem
->Ferma orologio</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Tempo</guimenu
->, o fai semplicemente clic sull'icona <guiicon
->Ferma orologio</guiicon
-> nella barra degli strumenti. Puoi far sì che l'orologio funzioni più lentamente o più velocemente del normale (anche all'indietro) utilizzando il regolatore del passo temporale nella barra degli strumenti. Ci sono due coppie di pulsanti su/giù. La prima passerà per tutti gli 83 passi temporali disponibili, uno per uno. La seconda selezionerà l'unità superiore (o inferiore) di tempo, il che ti permette di passare più velocemente a passi temporali molto diversi. </para>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Data e ora</primary>
-<secondary
->Impostazione</secondary
-></indexterm>
-Puoi impostare ora e data selezionando <guimenuitem
->Imposta data/ora...</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Tempo</guimenu
->, o premendo l'icona <guiicon
->Tempo</guiicon
-> nella barra degli strumenti. La finestra <guilabel
->Imposta data/ora</guilabel
-> utilizza un elemento grafico standard di &kde; per la selezione della data, insieme a due caselle per impostare le ore e i minuti. Se hai bisogno di reimpostare l'orologio all'ora corrente della CPU, ti basta selezionare <guimenuitem
->Usa ora corrente</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Tempo</guimenu
->.</para>
-
-<note
-><para>
-<indexterm
-><primary
->Data e ora</primary>
-<secondary
->Intervallo esteso delle date</secondary
-></indexterm>
-&kstars; accetta date molto remote, ben oltre i limiti solitamente imposti da QDate. Al momento puoi impostare la data tra gli anni -50.000 e +50.000. È possibile che questo intervallo sia ulteriormente esteso in una versione futura. Ricorda però che l'accuratezza della simulazione diminuisce quanto più la data è lontana dall'epoca attuale. Ciò vale in particolar modo per i corpi del sistema solare. </para
-></note>
-</sect1>
-
-<sect1 id="viewops">
-<title
->La finestra Configura &kstars;</title>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Finestra Configura &kstars;</primary
-></indexterm
-> La finestra <guilabel
->Configura &kstars;</guilabel
-> ti permette di modificare un'ampia gamma di opzioni di visualizzazione. Puoi accedervi sia tramite l'icona <guiicon
->configurazione</guiicon
-> sulla barra degli strumenti che selezionando <guimenuitem
->Configura &kstars;...</guimenuitem
-> dal menu <guimenu
->Impostazioni</guimenu
->. La finestra è visibile qui sotto: <screenshot>
-<screeninfo
->Finestra Configura &kstars;</screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="viewops.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Finestra Configura &kstars;</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-</para>
-
-<para
->La finestra <guilabel
->Configura &kstars;</guilabel
-> è divisa in dieci pagine: <guilabel
->Cataloghi</guilabel
->, <guilabel
->Sistema Solare</guilabel
->, <guilabel
->Satelliti</guilabel
->, <guilabel
->Supernove</guilabel
->, <guilabel
->Guide</guilabel
->, <guilabel
->Colori</guilabel
->, <guilabel
->INDI</guilabel
->, <guilabel
->Ekos</guilabel
->, <guilabel
->Xplanet</guilabel
-> e <guilabel
->Avanzate</guilabel
->. </para>
-
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Finestra Configura &kstars;</primary>
-<secondary
->La pagina Cataloghi</secondary
-></indexterm>
-Nella pagina <guilabel
->Cataloghi</guilabel
-> puoi determinare quali cataloghi di oggetti sono visualizzati nella mappa. La sezione <guilabel
->Stelle</guilabel
-> ti permette anche di impostare la <link linkend="ai-magnitude"
->magnitudine</link
-> limite per le stelle, e il limite di <link linkend="ai-magnitude"
->magnitudine</link
-> per visualizzarne i nomi e/o le magnitudini. Sotto la sezione stellare, la sezione <guilabel
->Oggetti del cielo profondo</guilabel
-> controlla la visualizzazione di diversi cataloghi di oggetti non stellari. La lista predefinita include i cataloghi di Messier, NGC e IC. Puoi aggiungere i tuoi cataloghi personalizzati premendo il pulsante <guibutton
->Importa catalogo</guibutton
-> o <guilabel
->Carica catalogo</guilabel
->. Per istruzioni dettagliate su come preparare un file di catalogo, vedi il file <filename
->README.customize</filename
-> incluso in &kstars;. È possibile definire magnitudini limite per oggetti del cielo a diversi ingrandimenti. Quando l'opzione <guilabel
->Mostra oggetti con magnitudine sconosciuta</guilabel
-> è abilitata, gli oggetti la cui magnitudine non è conosciuta, o non disponibile in &kstars;, sono disegnati indipendentemente dalle magnitudini limite impostate. </para>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Finestra Configura &kstars;</primary>
-<secondary
->La pagina Sistema solare</secondary
-></indexterm>
-Nella pagina <guilabel
->Sistema solare</guilabel
-> puoi decidere se visualizzare il Sole, la Luna, i pianeti, le comete e gli asteroidi, e se i corpi maggiori vadano rappresentati con cerchi o con le proprie immagini. Puoi anche stabilire se visualizzare i nomi degli oggetti del sistema solare, e controllare quante comete e asteroidi abbiano il proprio nome visibile. C'è un opzione per aggiungere automaticamente una <quote
->traccia orbitale</quote
-> temporanea quando si insegue un corpo del sistema solare; un'altra opzione stabilisce se la traccia debba dissolversi gradatamente. </para>
-<!-- Satellites + Supernovae pages missing-->
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Finestra Configura &kstars;</primary>
-<secondary
->La pagina Guide</secondary
-></indexterm>
-La pagina <guilabel
->Guide</guilabel
-> ti permette di scegliere se visualizzare altri elementi oltre agli oggetti (&ie; linee e nomi di costellazioni, il contorno della Via Lattea, l'<link linkend="ai-cequator"
->equatore celeste</link
->, l'<link linkend="ai-ecliptic"
->eclittica</link
->, la linea dell'<link linkend="ai-horizon"
->orizzonte</link
-> e il terreno opaco). Puoi anche scegliere se preferisci vedere i nomi latini delle costellazioni, le abbreviazioni standard di tre lettere dell'<acronym
->IAU</acronym
-> o i nomi in italiano. </para>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Finestra Configura &kstars;</primary>
-<secondary
->La pagina Colori</secondary
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Schemi di colore</primary>
-<secondary
->Personalizzazione</secondary
-></indexterm>
-La pagina <guilabel
->Colori</guilabel
-> ti permette di impostare lo schema di colori e di definirne di personalizzati. La pagina si divide in due pannelli: </para>
-<para
->Il pannello di sinistra mostra una lista di tutti gli elementi con colori personalizzabili. Fai clic su un elemento qualsiasi per attivare una finestra dove potrai modificare il colore. Sotto la lista c'è la casella di selezione <guilabel
->Modalità colore stelle</guilabel
->. Come opzione predefinita, &kstars; visualizza le stelle con un <link linkend="ai-colorandtemp"
->colore realistico</link
-> basato sul loro tipo spettrale. Tuttavia, puoi anche scegliere di visualizzare le stelle come cerchietti bianchi, neri o rossi. Se stai usando i colori realistici delle stelle, puoi scegliere il loro livello di saturazione tramite la casella <guilabel
->Intensità colore stelle</guilabel
->. </para>
-<para
->Il pannello di destra elenca gli schemi di colore definiti. Ci sono quattro schemi: lo schema <guilabel
->Colori predefiniti</guilabel
->, <guilabel
->Mappa celeste</guilabel
-> con stelle nere su sfondo bianco, <guilabel
->Visione notturna</guilabel
-> che usa solo gradazioni di rosso per proteggere l'adattamento dell'occhio all'oscurità, e <guilabel
->Notte senza Luna</guilabel
->, uno schema più realistico, dai colori meno brillanti. In aggiunta, puoi salvare le impostazioni di colore correnti come schema personalizzato, premendo il pulsante <guibutton
->Salva colori correnti...</guibutton
->. Ti sarà richiesto un nome per il nuovo schema, dopodiché esso apparirà nella lista in tutte le sessioni future di &kstars;. Per rimuovere uno schema personalizzato, devi semplicemente evidenziarlo nella lista e premere il pulsante <guibutton
->Elimina schema di colori</guibutton
->. </para>
-<para
->Per una spiegazione dettagliata delle opzioni nella pagina <guilabel
->INDI</guilabel
-> consulta la sezione <link linkend="indi-configure"
->Configura INDI</link
->. </para>
-<!--
-missing:
-INDI, Ekos, Xplanet
--->
-
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Finestra Configura &kstars;</primary>
-<secondary
->La pagina Avanzate</secondary
-></indexterm>
-La pagina <guilabel
->Avanzate</guilabel
-> permette di controllare in ogni dettaglio tutte le più sottili funzionalità di &kstars;. </para
-><para>
-<indexterm
-><primary
->Rifrazione atmosferica</primary
-></indexterm
-> La casella <guilabel
->Correggi per rifrazione atmosferica</guilabel
-> stabilisce se le posizioni degli oggetti debbano o meno essere corrette per gli effetti dell'atmosfera. Dato che l'atmosfera è un involucro sferico, la luce proveniente dallo spazio esterno viene <quote
->piegata</quote
-> mentre l'attraversa per raggiungere i nostri telescopi o i nostri occhi sulla superficie terrestre. L'effetto è massimo per oggetti vicini all'orizzonte, tanto da cambiarne di alcuni minuti gli istanti previsti di levata e tramonto. In effetti, quando si <quote
->vede</quote
-> un tramonto, la posizione vera del Sole è già completamente sotto l'orizzonte; la rifrazione atmosferica dà l'illusione che il Sole sia ancora nel cielo. Nota che non si tiene mai conto della rifrazione atmosferica quando le <guilabel
->coordinate equatoriali</guilabel
-> sono in uso. </para
-><para>
-<indexterm
-><primary
->Movimento animato</primary
-></indexterm
-> La casella <guilabel
->Utilizza movimento animato</guilabel
-> stabilisce come il display cambia quando sulla mappa viene scelta una nuova posizione da centrare. L'opzione predefinita è che il cielo <quote
->scorra</quote
-> verso la nuova posizione; deselezionando l'opzione, il display <quote
->salterà</quote
-> immediatamente alla nuova posizione. </para
-><para>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti nel cielo</primary>
-<secondary
->Etichette</secondary>
-<tertiary
->Automatiche</tertiary>
-</indexterm>
-Se la casella <guilabel
->Mostra nome oggetto centrato</guilabel
-> è marcata, il nome di ogni oggetto inseguito dal programma sarà automaticamente visualizzato. Il nome sarà rimosso quando l'oggetto non sarà più inseguito. Nota che puoi anche visualizzare in modo permanente il nome di un oggetto tramite il suo <link linkend="popup-menu"
->menu a comparsa</link
->. </para
-><para>
-<indexterm
-><primary
->Oggetti nel cielo</primary>
-<secondary
->Scomparsa</secondary
-></indexterm>
-Ci sono tre situazioni in cui &kstars; deve ridisegnare molto rapidamente la mappa del cielo: quando si seleziona una nuova posizione (e si è marcato <guilabel
->Usa movimento animato</guilabel
->), quando il cielo viene trascinato col mouse e quando il passo temporale è grande. In queste situazioni, la posizione di tutti gli oggetti deve essere ricalcolata nel più breve tempo possibile, il che può costituire un notevole carico di lavoro per la <abbrev
->CPU</abbrev
->. Se la <abbrev
->CPU</abbrev
-> non può farvi fronte, il display apparirà lento e "a scatti". Per mitigare questo effetto, &kstars; nasconderà certi oggetti durante queste situazioni di ridisegno rapido, purché la casella <guilabel
->Nascondi oggetti durante il movimento</guilabel
-> sia marcata. Il valore del passo temporale sopra il quale gli oggetti vengono nascosti è determinato dal contatore <guilabel
->Nascondi quando il passo è maggiore di:</guilabel
->. Puoi specificare gli oggetti da nascondere nel riquadro <guilabel
->Configura oggetti nascosti</guilabel
->. </para>
-</sect1>
-
-<sect1 id="customize">
-<title
->Personalizzare il display</title>
-
-<para
->Ci sono diversi modi per modificare il display secondi i tuoi gusti.</para>
-<itemizedlist>
-<listitem
-><para>
-<indexterm
-><primary
->Schemi di colore</primary
-><secondary
->Selezione</secondary
-></indexterm>
-Seleziona uno schema di colori differente in <menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-><guimenuitem
->Schemi colori</guimenuitem
-></menuchoice
->. Ci sono quattro schemi di colori predefiniti, e puoi definirne altri nella finestra <link linkend="config"
-><guilabel
->Configura &kstars;</guilabel
-></link
->. </para
-></listitem>
-<listitem
-><para>
-<indexterm
-><primary
->Barre degli strumenti</primary>
-<secondary
->Personalizzazione</secondary
-></indexterm>
-Scegli se visualizzare o meno le barre degli strumenti in <menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-><guimenuitem
->Barre mostrate</guimenuitem
-></menuchoice
->. Come la maggior parte delle barre strumenti di KDE, è anche possibile trascinarle e ancorarle a un bordo qualsiasi della finestra, o anche separarle completamente dalla finestra stessa se non sono bloccate. </para
-></listitem>
-<listitem
-><para>
-<indexterm
-><primary
->Riquadri informazioni</primary
-><secondary
->Personalizzazione</secondary
-></indexterm>
-<indexterm
-><primary
->Riquadri informazioni</primary
-><secondary
->Riduzione</secondary
-></indexterm>
-Decidi se mostrare o meno i riquadri informazioni nel menu <menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-><guimenuitem
->Riquadri informazioni</guimenuitem
-></menuchoice
->. In aggiunta, puoi modificare i tre riquadri con il mouse. Ciascuno di essi ha informazioni aggiuntive che sono nascoste come impostazione predefinita. Puoi decidere se mostrare queste informazioni facendo doppio clic su un riquadro per modificarlo. Puoi anche riposizionarlo trascinandolo con il mouse. Quando un riquadro è a contatto con un bordo della finestra, vi rimarrà <quote
->incollato</quote
-> quando la finestra viene ridimensionata. </para
-></listitem>
-<listitem>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Simboli campo di vista</primary
-><secondary
->Descrizione</secondary
-></indexterm>
-Scegli un <quote
->simbolo di CDV</quote
-> utilizzando la voce di menu <menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-><guimenuitem
->Simboli CDV</guimenuitem
-></menuchoice
->. <firstterm
->CDV</firstterm
-> è un acronimo per <quote
->campo di vista</quote
->. Un simbolo di CDV viene mostrato al centro della finestra per indicare dove sta puntando il display. Simboli diversi hanno diverse dimensioni angolari; puoi utilizzare un simbolo per mostrare che cosa si vedrebbe dall'oculare di un certo telescopio. Per esempio, se scegli il simbolo di CDV del <quote
->binocolo 7x35</quote
->, sarà tracciato un cerchio del diametro di 9,2 gradi; questo è il campo di vista di un binocolo 7x35. </para>
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Simboli campo di vista</primary
-><secondary
->Personalizzazione</secondary
-></indexterm>
-Puoi definire i tuoi simboli di CDV (o modificare quelli esistenti) tramite la voce di menu <guimenuitem
->Modifica simboli CDV...</guimenuitem
->, che avvia l'editor di CDV: </para>
-<screenshot>
-<screeninfo
->Editor simboli campo di vista</screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="fovdialog.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Editor simboli CDV</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para
->La lista dei simboli di CDV definiti è mostrata a sinistra. A destra ci sono dei pulsanti per aggiungere un nuovo simbolo, modificare le proprietà del simbolo selezionato o rimuoverlo dalla lista. Nota che puoi anche modificare o eliminare i quattro simboli predefiniti (se rimuovi tutti i simboli, i quattro predefiniti saranno ripristinati al successivo avvio di &kstars;). Sotto questi tre pulsanti c'è una finestrella con l'anteprima del simbolo selezionato. Premendo il pulsante <guibutton
->Nuovo...</guibutton
-> o <guibutton
->Modifica...</guibutton
-> si apre la finestra <guilabel
->Nuovo indicatore CDV</guilabel
->: </para>
-
-<screenshot>
-<screeninfo
->Nuovo simbolo campo di vista</screeninfo>
-<mediaobject>
- <imageobject>
- <imagedata fileref="newfov.png" format="PNG"/>
- </imageobject>
- <textobject>
- <phrase
->Nuovo simbolo CDV</phrase>
- </textobject>
-</mediaobject>
-</screenshot>
-
-<para>
-<indexterm
-><primary
->Simboli campo di vista</primary
-><secondary
->Definire nuovo</secondary
-></indexterm>
-Questa finestra ti permette di modificare le quattro proprietà che definiscono un simbolo di CDV: nome, dimensione, forma e colore. La dimensione angolare del simbolo può essere inserita direttamente nella casella <guilabel
->Campo di vista</guilabel
->, oppure puoi servirti delle schede Oculare/Macchina fotografica per calcolarla, dati i parametri dell'accoppiata telescopio/oculare o telescopio/macchina fotografica. Le quattro forme disponibili sono cerchio, quadrato, mirino e bersaglio. Una volta specificati tutti e quattro i parametri, premi <guibutton
->OK</guibutton
-> e il simbolo apparirà nella lista di quelli definiti. Sarà anche disponibile nel menu <menuchoice
-><guimenu
->Impostazioni</guimenu
-><guisubmenu
->Simboli CDV</guisubmenu
-></menuchoice
->. </para>
-</listitem>
-</itemizedlist>
-
-</sect1>
-
-</chapter>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/config.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/install.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/install.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/install.docbook (nonexistent)
@@ -1,112 +0,0 @@
-<appendix id="installation">
-<title
->Installazione</title>
-
-<sect1 id="getting-kstars">
-<title
->Come ottenere &kstars;</title>
-<para
->&kstars; è distribuito con &kde; come parte del modulo kdeedu "Istruzione divertente". </para>
-<!--
-<para>
-We also occasionally make an independent release. These independent
-releases will be available as a gzipped tar archive from the following
-website:
-<ulink
- url="http://prdownloads.sourceforge.net/kstars/"
->http://prdownloads.sourceforge.net/kstars/</ulink
->.
-</para>
-<para>
-Independent releases are announced through the
-<email
->kstars-announce@lists.sourceforge.net</email
-> mailing list.
-Releases are also posted to <ulink url="http://edu.kde.org/kstars"
->the
-&kstars; home page</ulink
->,
-<ulink url="http://www.kde-apps.org/content/show.php?content=9862"
->kde-apps.org</ulink
->, and
-<ulink url="http://freshmeat.net/projects/kstars"
->freshmeat.net</ulink
->.
-</para>
--->
-<para
->&kstars; è incluso in parecchie distribuzioni Linux/BSD, tra cui Fedora, openSUSE, Ubuntu e Mandriva. Alcune distribuzioni includono &kstars; come applicazione separata, altre forniscono un pacchetto kdeedu, che comprende &kstars;. </para
-><para
->Se desideri l'ultima versione di sviluppo di &kstars; da Git, segui <ulink url="http://techbase.kde.org/Projects/Edu/KStars/Building_KStars"
->queste istruzioni</ulink
->. </para>
-</sect1>
-
-<sect1 id="requirements">
-<title
->Requisiti</title>
-<para
->Affinché &kstars; funzioni correttamente, hai bisogno di &kde;
->=4.0 e &Qt;
->=4.3. </para>
-<para
->Per compilare &kstars;, dovrai inoltre avere i seguenti pacchetti installati: <itemizedlist>
-<listitem
-><para
->kdelibs-devel</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->qt-devel</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->zlib-devel</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->fam-devel</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->png-devel</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->jpeg-devel</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->cmake</para
-></listitem>
-</itemizedlist
-></para>
-
-<para
->Sul mio sistema, &kstars; utilizza circa 60 MByte di memoria di sistema con le impostazioni predefinite. Gran parte di questa memoria è occupata dai database degli oggetti. Puoi ridurre enormemente l'utilizzo di memoria riducendo il limite per le stelle deboli nella finestra di configurazione, oppure eliminando cataloghi di oggetti (NGC, IC, comete, asteroidi, ecc.).Quando &kstars; è inattivo utilizza pochissima <acronym
->CPU</acronym
->, ma userà tutta quella che trova durante gli spostamenti e gli zoom. </para>
-</sect1>
-
-<sect1 id="compilation">
-<title
->Compilazione e installazione</title>
-&install.compile.documentation; </sect1>
-
-<sect1 id="configuration">
-<title
->Configurazione</title>
-<para
->Giunti a questo punto, non ci sono requisiti od opzioni di configurazione speciali. Se &kstars; avverte che ci sono file di dati mancanti, diventa <systemitem class="username"
->root</systemitem
-> e copia manualmente tutti i file in <filename class="directory"
->kstars/data/</filename
-> nella directory <filename class="directory"
->$(KDEDIR)/apps/kstars/</filename
-> (se non disponi dei privilegi di <systemitem class="username"
->root</systemitem
->, copia i file nella cartella <filename class="directory"
->~/.kde/share/apps/kstars/.</filename
->). </para>
-</sect1>
-</appendix>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/install.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/spiralgalaxies.docbook
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/spiralgalaxies.docbook (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/spiralgalaxies.docbook (nonexistent)
@@ -1,92 +0,0 @@
-<sect1 id="ai-spiralgal">
-
-<sect1info>
-<author
-><firstname
->Mike</firstname
-> <surname
->Choatie</surname
-> </author>
-</sect1info>
-
-<title
->Galassie spirali</title>
-<indexterm
-><primary
->Galassie spirali</primary>
-</indexterm>
-
-<para
->Le galassie spirali sono enormi raggruppamenti di miliardi di stelle, ed hanno perlopiù forma di disco, con un brillante nucleo sferico di stelle al centro. Nel disco ci sono tipicamente dei bracci brillanti, dove si trovano le stelle più giovani e luminose. Questi bracci si dipartono dal centro seguendo un percorso a spirale, da cui il nome delle galassie. Le galassie spirali ricordano un po' degli uragani, o la forma dell'acqua risucchiata da uno scolo. Sono tra gli oggetti più belli del cielo. </para>
-<para
->Le galassie sono classificate usando un <quote
->diagramma a diapason</quote
->. L'impugnatura del diapason comprende le <link linkend="ai-ellipgal"
->galassie ellittiche</link
-> ordinate dalle più circolari, classificate come E0, alle più elongate, che sono le E7. Sui <quote
->rebbi</quote
-> del diapason si trovano i due tipi di galassie spirali: spirali normali e <quote
->barrate</quote
->. Una spirale barrata presenta il nucleo centrale allungato a formare un segmento, così da avere a tutti gli effetti una <quote
->barra</quote
-> di stelle al centro. </para
-><para
->Entrambi i tipi di galassie spirali sono ulteriormente classificati in base alle dimensioni del loro <quote
->nucleo</quote
-> centrale di stelle, alla brillanza superficiale complessiva e al grado di avvolgimento dei bracci. Queste caratteristiche sono correlate, così che una galassia Sa ha un grande nucleo centrale, un'alta brillanza superficiale e bracci a spirale avvolti strettamente. Una galassia Sb mostra un nucleo più piccolo, un disco meno luminoso e bracci meno avvolti rispetto a una Sa. La tendenza prosegue con le Sc e le Sd. Le galassie barrate adottano lo stesso schema di classificazione, indicato dalle sigle SBa, SBb, SBc e SBd. </para
-><para
->C'è un'altra classe di galassie, chiamate S0, che morfologicamente segnano la transizione tra le spirali vere e proprie e le ellittiche. I loro bracci a spirale sono avvolti così strettamente da non essere più distinguibili. Le galassie S0 hanno dischi con brillanza superficiale uniforme e nuclei assai prominenti. </para
-><para
->La Via Lattea, che ospita la Terra e tutte le stelle visibili nel cielo, è una galassia a spirale, e si ritiene che sia barrata. Il nome <quote
->Via Lattea</quote
-> fa riferimento a una banda di stelle molto deboli visibili in cielo. Non si tratta che del piano del disco della nostra galassia visto dall'interno. </para
-><para
->Le galassie spirali sono oggetti molto dinamici. Sono sedi di formazione stellare, e contengono molte stelle giovani nei loro dischi. I nuclei centrali sono tendenzialmente costituiti da stelle più vecchie, e gli aloni diffusi sono composti dagli astri più antichi dell'Universo. La formazione stellare è attiva nei dischi perché è lì che il gas e le polveri sono più concentrati. Gas e polveri sono le materie prime della formazione stellare. </para
-><para
->I moderni telescopi hanno rivelato che molte galassie spirali ospitano al loro centro dei buchi neri di grande massa, che possono superare il miliardo di masse solari. È noto che sia le ellittiche sia le spirali contengono questi oggetti esotici; addirittura molti astronomi ritengono che <emphasis
->tutte</emphasis
-> le grandi galassie contengano un buco nero di grande massa nel proprio nucleo. Sappiamo che la nostra Via Lattea ospita un buco nero la cui massa è milioni di volte maggiore di quella tipica di una stella. </para>
-
-<tip>
-<para
->In &kstars; è possibile trovare molti notevoli esempi di galassie spirali, parecchie delle quali dispongono di belle immagini accessibili dai loro <link linkend="popup-menu"
->menu a comparsa</link
->. Puoi trovarle tramite la finestra <link linkend="findobjects"
->Trova oggetto</link
->. Segue un elenco di alcune galassie spirali con belle foto disponibili: <itemizedlist>
-<listitem
-><para
->M 64, la galassia Occhio nero (tipo Sa)</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->M 31, la galassia di Andromeda (tipo Sb)</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->M 81, la galassia di Bode (tipo Sb)</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->M 51, la galassia Vortice (tipo Sc)</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->NGC 300 (tipo Sd) [utilizza collegamento a immagine DSS]</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->M 83 (tipo SBa)</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->NGC 1530 (tipo SBb)</para
-></listitem>
-<listitem
-><para
->NGC 1073 (tipo SBc)</para
-></listitem>
-</itemizedlist>
-</para>
-</tip>
-</sect1>
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars/spiralgalaxies.docbook
___________________________________________________________________
Deleted: svn:eol-style
## -1 +0,0 ##
-native
\ No newline at end of property
Deleted: svn:keywords
## -1 +0,0 ##
-Author Date Id Revision
\ No newline at end of property
Deleted: svn:mime-type
## -1 +0,0 ##
-text/docbook
\ No newline at end of property
Index: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars
===================================================================
--- trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars (revision 1524342)
+++ trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars (nonexistent)
Property changes on: trunk/l10n-kf5/it/docs/kdeedu/kstars
___________________________________________________________________
Deleted: svn:ignore
## -1,4 +0,0 ##
-Makefile.in
-Makefile
-index.cache.bz2
-Makefile.am